Essere minimalisti non significa rinunciare al colore.
Un tuffo corroborante nei colori primari o nelle mezze tinte.
Vi piacciono le figure geometriche primarie: i cubi, i parallelepipedi, le sfere? Ciò significa che avete il temperamento del minimalista. Ma non per questo dovete fare a meno del colore. Il colore è bello, la natura è piena di tinte forti, perché non attingere a quella fonte di gioia e di emozioni? Si può addirittura esagerare, fare tanti piccoli armadi ognuno in un colore diverso dagli altri, e rimanere minimalisti. I più esigenti preferiscono seguire l’esempio dei maestri del modernismo, facendo ricorso solo ai colori puri: il rosso, il giallo e il blu. Gli altri pensano che anche le farfalle, nel loro genere, possono essere considerate minimaliste, e che non c’è niente di male se si scelgono le sfumature e le combinazioni di colore anziché i colori puri.
1. Volumi equilibrati, proporzioni misurate e un aspetto estremamente morbido caratterizzano il divano “Luis” disegnato dall’intramontabile Antonio Citterio. Due le profondità di seduta e le larghezze, e due le varianti in altezza di schienali e braccioli. B&B Italia. 2. Questa serie multicolore di sedie da interni e da giardino è l’evoluzione della sedia da ufficio “Palm” disegnata da Lievore, Altherr e Molina. Nuova la scocca realizzata anche in polietilene, Arper.
3. Libreria a elementi verticali “Sidewall”, designata da Piero Lissoni. È costituita da moduli sovrapposti di diversa altezza e si può appendere alla parete o appoggiare a terra, Porro. 4. Sedia “Bolla” disegnata da Alberto Turolo. È una sedia “effervescente” dalla struttura in tubolare sottile, con sedile e schienale tagliati al laser. Si può tenere anche in terrazza perché rifinita con un trattamento chiamato “cataforesi” che la rende resistente alla corrosione. ITF. 5. Poltrona composta da cilindri imbottiti e vari contenitori da parete e da centro. Collezione “Casa Design” di Angelo Sciuto e CRS Presotto, Presotto.
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