Milano

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“Pensiamo al progetto di costituire una Biblioteca digitale di tutti i codici, così da assicurarne una visione più diffusa e una migliore tutela dell’originale.”

A sinistra: Mons. Gianfranco Ravasi

Il Card. Federico Borromeo mai avrebbe potuto immaginare una cosa simile, quando nel 1609 diede vita alla Biblioteca Ambrosiana. Col suo prezioso deposito storico di incunaboli, manoscritti, libri, disegni, l’Ambrosiana, che è anche uno dei più prestigiosi centri studi del mondo, si aggiorna e entra in Internet.

Il sito è: www.ambrosiana.com . È stato presentato alla stampa il 19 giugno 2002 dalla Biblioteca Ambrosiana e da Microsoft. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza del patrimonio artistico e culturale di questa che è una delle più prestigiose biblioteche del mondo. Il sito contiene un’ampia raccolta di immagini digitalizzate e indicizzate delle opere più preziose e dei volumi più interessanti della Biblioteca. Le opere possono essere consultate online non solo a fini di studio e ricerca ma anche per il semplice piacere di ammirare queste straordinarie testimonianze della nostra storia. “Microsoft è convinta che il valore reale delle tecnologie informatiche risieda nella loro capacità di adattarsi e rispondere alle esigenze espresse dalla società” ha dichiarato Umberto Paolucci, Vice Presidente di Microsoft Corporation. “Siamo particolarmente orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di un proget-to così prestigioso che, siamo certi, sarà in grado di dare un nuovo impulso alla diffusione sempre più capillare di arte e cultura”. La Biblioteca Ambrosiana raccoglie oggi oltre 450.000 volumi a stampa, 15.000 manoscritti originali, 3000 incunaboli e oltre 12.000 disegni e altrettante pergamene. Nel 1618 si è arricchita con la fondazione della Pinacoteca, che oggi conta più di 1500 opere su tavola, tela o rame. Nel 1637 acquisì il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. Il nuovo sito è stato sviluppato su tecnologia Microsoft dalla società milanese EmotionBook. Oltre a informazioni relative a orari, eventi e attività della Biblioteca, il nuovo sito offre innovativi servizi tra cui la possibilità di consultare online i cataloghi, ammirare le immagini digitalizzate di libri e dipinti e visitare on-line alcune sale della Biblioteca e della Pinacoteca.

Il catalogo online dei libri a stampa contiene attualmente 120.000 volumi e permette di reperire facilmente le informazioni attraverso chiavi di ricerca basate su autore, titolo, editore, parole chiave, accedendo non solo alle descrizioni delle diverse edizioni ma anche a informazioni sugli aspetti storici delle raccolte e dei singoli esemplari. L’indice elettronico dei manoscritti, unico in Italia nel suo genere, contiene più di 60.000 nomi di personaggi e consente ai ricercatori di individuare rapidamente le fonti storiche necessarie ai loro studi e di accedere a oltre 5.600 immagini degli indici stessi. Grazie all’inventario delle pergamene, che contiene circa 12.000 documenti provenienti da antiche canellerie medievali, è possibile effettuare ricerche su reperti storici che altrimenti non potrebbero essere più consultati a causa della loro fragilità.
Sul nuovo sito è stato avviato inoltre il progetto Biblioteca digitale, che permetterà agli utenti di tutto il mondo di accedere e consultare online i manoscritti più antichi e interessanti. Le prime opere consultabili sul sito sono il Codice Atlantico di Leonardo: dei suoi 1119 fogli 400 sono stati digitalizzati e possono essere sfogliati in sequenza; ricercati in base a parole chiave o tramite ricerca libera sul testo descrittivo che accompagna le immagini. Anche il Terenzio Ambrosiano, manoscritto del IX-X secolo, è disponibile in rete. Col tempo il numero dei testi consultabili direttamente andrà aumentando. Un’altra innovativa funzione del sito è quella di consentire la visione delle sale della Pinacoteca, grazie a una piantina interattiva che ne riproduce fedelmente il percorso. Si possono anche visualizzare i singoli quadri esposti. Il sito offre anche la possibilità di scaricare sul computer personale una guida completa delle opere esposte in formato ebook.Infine, nel sito dell’Ambrosiana è possibile richiedere online le fotoriproduzioni delle opere possedute dalla Biblioteca e dalla Pinacoteca, attraverso la compilazione di un modulo elettronico. “L’intervento che Microsoft ha compiuto a favore dell’Ambrosiana costituisce uno straordinario modello anche per altre istituzioni culturali internazionali” ha detto Mons. Gianfranco Ravasi, Prefetto della Biblioteca e della Pinacoteca Ambrosiana. “Esso permetterà alla Biblioteca Ambrosiana di avviare una serie di attività che coinvolgono non solo il mondo degli studiosi ma anche l’impegno culturale di enti e di privati. Pensiamo al progetto grandioso di costituire una ‘Biblioteca digitale’ di tutti i codici, così da assicurarne una visione più diffusa e una migliore tutela dell’originale. Si configurerebbe, allora, la possibilità di ‘adottare’ sia la digitalizzazione sia il restauro di questi manoscritti attraverso un atto di mecenatismo e di conservazione di un patrimonio culturale inestimabile”.
Mons. Gianfranco Ravasi

La collezione di opere d’arte del Borromeo Con atto notarile in data 28 aprile 1618 il Card. Federico Borromeo donò all’Ambrosiana le sue raccolte d’arte. «La scienza – scrisse il Borromeo nel suo trattato Pallas compta – può anche essere scarna e nuda, ma sta meglio ornata, come la bellezza delle fanciulle non è affatto oscurata, ma anzi resa più luminosa dalle gemme e dall’oro».

La storia

Spaccato della Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana dopo i più recenti restauri.

Fondata dal Cardinale Federico Borromeo nel 1607, l’Ambrosiana fu concepita come un centro di studio e di cultura, con un Collegio di Dottori, una biblioteca attrezzata per i differenti ambiti del sapere e una pinacoteca con dipinti dei più rinomati autori italiani e stranieri. Aperta al pubblico nel 1609, nei suoi quattro secoli di esistenza è stata più volte aggiornata nelle sue strutture e rilanciata nella sua azione. Nel corso del ‘900 l’Ambrosiana ha subito una serie di ristrutturazioni dovute essenzialmente agli amplmenti dell’edificio e al danno inferto dai bombardamenti del 1943. Si ricordano quindi i lavori del 1905- 1906, eseguiti sotto la direzione di Luca Beltrami, Antonio Grandi e Luigi Cavenaghi; quelli degli anni 1932-38 sotto la guida di Ambrogio Annoni; il riassestamento del 1963 curato dall’architetto Luigi Caccia Dominioni per finire con l’attuale riordino compiuto negli anni 1990-97 (cfr. CHIESA OGGI architettura e comunicazione n° 29/1998). L’Ambrosiana ha riaperto nel 1997 offrendo in forma pienamente rinnovata il suo servizio culturale alla società. La Biblioteca ha carattere storico, letterario, religioso, particolarmente classico retrospettivo, ossia volto allo studio del passato; è retta da due Collegi, uno dei Dottori – presieduto del Prefetto – che sovrintende alla sua attività culturale e l’altro dei Conservatori, preposto alla sua Amministrazione. Agli studiosi di ogni provenienza, italiana e internazionale, che frequentano quotidianamente l’Ambrosiana, la Biblioteca rende disponibile il suo patrimonio, che è in continuo aumento grazie alle nuove acquisizioni e ad alcune donazioni . La conservazione dei beni è garantita da una costante opera di restauro cui sono sottoposti periodicamente i beni più fragili. La Pinacoteca Ambrosiana, costituita da Federico Borromeo pochi anni dopo l’istituzione della Biblioteca, raccoglie straordinari dipinti di maestri come Botticelli, Bramantino, Breughel, Luini e alcuni capolavori assoluti come la “Canestra di frutta” del Caravaggio, il “Musico di Leonardo” e il car tone della “Scuola di Atene” di Raffaello. Il patrimonio della Pinacoteca, che ha il suo nucleo originario nella donazione del Cardinale Federico Borromeo, è andato accrescendosi grazie a continue donazioni, di intere collezioni o di singole opere ed è attualmente quantificabile attorno ai milleseicentocinquanta pezzi (tra dipinti e oggetti artistici). Di questi, trecento sono esposti nel percorso pubblico della Pinacoteca, gli altri sono conservati nei depositi o nelle sale della Biblioteca come arredo. Tutte le opere sono tutelate quanto a climatizzazione e quelle in esposizione sono protette anche da particolari sistemi di allarme. Il programma della Pinacoteca prevede un piano continuativo di restauri, con imponenti recuperi di opere fino a ora mai esposte; i restauri sono di solito finanziati da sponsor privati o da istituzioni pubbliche. L’Ambrosiana partecipa normalmente attraverso prestiti alle più importanti mostre internazionali e nazionali. In seno all’Ambrosiana si svolgono anche diversi eventi di carattere culturale. Si ricordano il Convegno Santambrosiano nell’occasione delle celebrazioni del sedicesimo centenario dalla morte di sant’Ambrogio di Milano, convegni su Seneca, Parini, Origene; attualmente ospita parte del percorso della mostra “Fiamminghi e Olandesi,” organizzata dal Comune di Milano, dal ministro van de Vlaamse Gemeenschap in collaborazione con l’Istituto universitario olandese di Storia dell’Arte di Firenze. Per l’ottobre 2002 è in programma la mostra “Miniature Ferite”: saranno esposte miniature strappate dai codici originari nel corso dei secoli. Nell’aprile 2003 si aprirà la mostra “Illuministi, massoni e garibaldini all’Ambrosiana” e nell’autunno 2003 la mostra “Musiche e musicisti”: un’immagine inedita della musica attraverso codici antichi, preziosi manuali e autografi di musicisti.

 

 

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