MILANO CITTÀ EUROPEA


Quindici piani in legno per la social house.

L’Architettura della Casa, in questi ultimi anni, particolarmente in questi ultimi mesi, ha avuto degli stimoli progettuali di grande valenza:
la professionalità del progettista, in quanto stimolato da nuove responsabilità e arricchito per nuove competenze, sa riconoscere soluzioni e tecnologie che inviano segnali e riflessioni dove il percorso del manufattocasa cambia, riconoscendo la tradizione ma facendosi garante dell’innovazione.
Il risparmio termico diventa il valore di eccellenza: il dramma dell’Abruzzo ci comunica ancora nuove responsabilità nel progettare e costruire oggi per il domani.
La parola “CRISI”: è molto indicativo quello che con la parola “kiki” riassumono i giapponesi tramite due ideogrammi: , che disegnano e fanno riconoscere nel primo il “Pericolo” , nel secondo l’“Opportunità”
Oggi, alla parola crisi, che è purtroppo tanto ricorrente, questi 2 ideogrammi ci permettono di fare una attenta riflessione.
Il Piano C.A.S.E., nel suo acronimo voluto: Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili, riconosce l’opportunità di rivedere "la casa" nel progettare e realizzare le nuove costruzioni per l’Abruzzo.

La filosofia progettuale prevede:

– abitazioni e quartieri disponibili entro 5-6 mesi;
– sicurezza antisismica di “isolato urbano“;
– elevato livello tecnologico orientato alla autosufficienza impiantistica;
– nuovi materiali;
– sostenibilità ambientale e bioedilizia;
– innovazione.

Silvio Berlusconi, oggi a capo del Governo, avendo nel suo DNA la grinta e la competenza del costruttore, con questa propria esperienza ha coinvolto con Guido Bertolaso, Direttore del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tutta una squadra di professionisti, politici e industriali competenti: ha portato così al successo un vero progetto di ricostruzione con qualità, nel rispetto dei tempi stabiliti.
Un’altra occasione di grande novità progettuale viene oggi documentata nelle nostre pagine attraverso il progetto, le planimetrie, le sezioni, i rendering dello studio dell’arch. Dante Oscar Benini.
“Social Housing” è un progetto politico-economico di Antonio Intiglietta, fondatore della Compagnia delle Opere (CDO).
Il tema e il problema del social housing sono oggi molto discussi. Si continua a parlare del problema delle case in affitto, di normative da rivedere e rifondare.
Il progetto “Social Housing” di Benini viene riconosciuto valido in quanto è in grado di rispondere alla domanda e quindi diventare una “casa” di grande convenienza ma con la qualità della ecosostenibilità: quindici piani in strutture lignee!
A fianco di questo progetto le istituzioni pubbliche e lo Stato nelle sue rappresentanze preposte devono saper agevolare e rendere fruttuosa ogni singola responsabilità: la nostra mission d’architetti-comunicatori deve e vuole partecipare alla sua approvazione e conferma.

In Edicola

Per realizzare una tale riforma è necessario semplificare le fasi operative che compongono qualsiasi politica di social
housing, e per farlo deve essere chiaro innanzitutto quale è il punto focale del social housing.
È la possibilità di mettere a disposizione case in affitto calmierato per differenti categorie sociali ovvero per tutte quelle categorie sociali che appartengono alla cosiddetta fascia debole: per esempio, i nuclei famigliari o le giovani coppie a basso reddito; gli anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate; gli studenti o gli impiegati fuori sede; gli immigrati ma con la condizione categorica che siano regolari e abbiano un lavoro riconosciuto.
Costruzioni economiche quindi ma rispondenti in tutto alla ecosostenibilità.
Affitto calmierato significa un canone che non superi il 25-30% dello stipendio.
Il social housing riguarda quindi esclusivamente case in affitto permanente, che renda possibile abitare in un bilocale: per esempio, a una giovane coppia con un canone d’affitto attorno ai 500 € al mese.
Un approccio di questo tipo porterebbe la nuova politica di social housing a diventare il punto di riferimento a 360 gradi su tutto il problema “casa”.
Con le nostre edizioni cartacee e gli approfondimenti online www.dibaio.com vogliamo apportare un valido contributo alla nuova architettura, per una nuova società civile, a questa generazione e alle nuove generazioni future.

Giuseppe Maria Jonghi Lavarini

 

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