MATERIALI MOBILI


La società di design, produzione e ricerca molo è specializzata nelle esplorazioni sui materiali e gli spazi; le sue creazioni, come la float tea lantern o i paper softwall, generano uno spazio intimo e temporale.

Molo è uno studio di design di Vancouver guidato da Stephanie Forsythe, Todd MacAllen e Robert Pasut che esplora
i materiali e gli spazi abitativi oltre a produrre e distribuire oggetti innovativi. Soft è una linea che utilizza una struttura flessibile ed espansibile a nido d’ape la quale permette la creazione di spazi scultorei.
I materiali utilizzati sono: il leggero paper in carta ignifuga, bianco o nero, lievemente trasparente; il kraft paper, resistente e adatto per le sedute, in carta riciclabile ed ignifuga marrone e nera; il textile, bianco e nero, misto di filato di polietilene e fibra di carta, leggero, resistente agli strappi e all’acqua. Softwall (Foto 1 e 6) è una partizione autoportante che può essere compressa ed espansa per allestire, separare o arredare un ambiente.
Le pareti, alte da 1,2 a 3 metri, sono modulabili e allungabili fino a m.6 e si uniscono con un magnete o un nastro di velcro. I softwall si piegano come una coperta. La struttura cellulare attutisce i suoni. Il softwall è stato acquisito dalla collezione permanente del MoMA di New York City e grazie al suo progetto molo ha vinto l’International INDEX Award 2005. Le Softlight, (Foto 2), sono un gruppo di lampade a nido d’ape espandibili.

Le sedute Softseating, (Foto 3 e 4), in kraft paper nero e marrone e in textile per gli esterni, si aprono a ventaglio e grazie ai pannelli magnetici sulle estremità permettono di collegare due o più elementi della stessa dimensione creando infinite composizioni di sgabelli, tavolini cilindrici e panche serpeggianti.
Nell’immagine 5 notiamo i sofblocks, alti da 30 a 120 centimetri ed allungabili fino a cm. 450, versatili e modulabili,
con essi si costruiscono tavolini, pareti divisorie o d’appoggio.
Le love letter diffondono la luce attraverso la busta, costituita da una pellicola elettro – luminescente bi – direzionale scrivibile. Nella foto 7 vediamo un omaggio ai fratelli Castiglioni, dove i supporti sono i “buchi” della lampada Arco, mentre nella foto 8 la love letter, sorretta da una felt rock, s’ispira a Ingo Maurer, col suo scorrere lungo il filo d’acciaio.
Float glassware, (Foto 9), è una linea di bicchieri, caraffe, infusori, tazze in vetro di borosilicato lavorate da maestri soffiatori della Repubblica Ceca. La lanterna per le tisane o le bevande ghiacciate, grazie al doppio strato di vetro, isola il calore come un thermos. I bicchieri proteggono le mani. Le felt rocks, (Foto 10), sono grumi di feltro che si formano come prodotto di scarto della produzione delle spazzole di feltro per la lucidatura delle lenti ottiche, rifinite a mano. G. C.

MOLO
Stephanie Forsythe e Todd MacAllen, architetti e designer

Stephanie Forsythe e Todd MacAllen, di Forsythe + MacAllen Design, fondano molo a Vancouver con l’amico Robert Pasut, dopo aver operato per dodici anni nei campi dell’architettura, dell’arte e dei materiali. La costruzione manuale dei progetti costituisce il fondamento del loro lavoro. Nel 2001 Forsythe e MacAllen vincono il concorso per la realizzazione di 200 unità abitative per la città di Aomori, in Giappone, presieduto da Tadao Ando e Jean Nouvel. Gli oggetti molo sono stati inseriti nella collezione permanente del Museum of Modern Art di New York ed hanno ricevuto i più importanti premi internazionali come il “body of work” award ICFF nel 2006, l’INDEX award nel 2005 e il “new designer” award ICFF nel 2004.

 

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