Materiali e colori in armonia

INTORNO ALL’ ELEGANTE CORNICE DEL CAMINO NASCE UNA GIOCOSA SINFONIA DOMESTICA
Progetto: Ella Gasparotti, architetto
Materiali: pavimenti in parquet in teack, mosaico Bisazza, cornice del camino in Botticino
Testo e Art Direction: Marianna Sainati Foto: Athos Lecce

Questa residenza milanese occupa tutto il volume di una villetta dei primi del ‘900 all’interno della quale l’intervento di ristrutturazione non ha influito in maniera radicale sull’impostazione della distribuzione planimetrica rispettandone la distribuzione delle zone e la scala originale, centrale rispetto alla pianta dell’edificio, con la rampa di invito in asse all’ingresso ed ampli pianerottoli di accesso ai piani superiori. Dal piano terra, sul quale si affaccia un gradevole quanto raro fazzoletto di verde, al piano mansardato, tutto è stato disegnato in ogni particolare. Dagli elementi come infissi, porte ed il camino, ai materiali di finitura e gli arredi, tutto si inserisce in contesto di continuità coerente per colori e materiali. Il camino è realizzato secondo un disegno di estrema semplicità e sottolineato dal mosaico a mezzaluna, ripreso in soggiorno alla base di un pilastro in ferro, cromaticamente in armonia con i toni del giallo, del grigio ferro e del tono chiaro del marmo di botticino. Il giallo oro delle pareti viene ripreso come lucentezza e tonalità da materiali come il legno chiaro e le dorature di alcuni arredi e finiture. Gli infissi, senza partiture, sono di ferro così come le porte, costituite da una grigia intrecciata a quadretti e complementi di arredo.

Nella zona soggiorno e pranzo gli elementi possiedono una loro specifica centralità (2); siano essi pezzi appartenenti ai classici del designer, il tavolino con ruote in gomma di Aulenti per Fontana Arte (3), o realizzati “ad hoc” a sostegno delle sculture. In sala da pranzo il tavolo col piano circolare di legno intarsiato di Ceroli (5), la cornice lignea dello specchio di Carlo Siipts, le volute giallo oro del mosaico a terra, le sedie dorate di Dilmos, il sistema di illuminazione sospeso a tiranti di acciaio di Ingo Maurer, la libreria in ferro su disegno; pezzi unici, ma che nella loro compresenza creano un reciproco richiamo per forme e materiali.

I mosaici per proteggere il pavimento
Rispetto alle scelte operate, merita una particolare menzione la realizzazione del mosaico come inserto nel parquet di teak a protezione del fronte del camino (1); tale scelta appare coerente sia funzionalmente sia stilisticamente. Il mosaico viene impiegato, sin dalla più remota antichità, come parte integrante dell’architettura proprio per le sue intrinseche caratteristiche tecniche, che ne assicurano particolare resistenza, elasticità ed impermeabilità e, secondo alcuni studiosi, nasce proprio come sostituto del tappeto. Costituito da tessere, il cui materiale muta a seconda dei luoghi e dall’epoca – dal marmo alla terracotta, dalla pasta vitrea alle pietre dure – queste vengono applicate su un letto di calce, stucco, gesso o cemento, che ne garantisce la resistenza. Il mosaico vive periodi di alterna fortuna. All’inizio del ‘900, fu rivalutato come tecnica strettamente correlata all’architettura. Tra gli esempi significativi le opere di A. Gaudì, che ne reinterpreta le potenzialità di elemento avente valore intrinseco come nel Parco Gùell a Barcellona.

Ella Gasparotti, architetto. Nasce a Milano nel 1961. Studia alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1985 con indirizzo in Progettazione Architettonica con il Prof. Arch. Enrico Mantero. Successivamente si trasferisce a New York dove lavora in alcuni studi di architettura. Tornata a Milano prosegue con le collaborazioni con studi e imprese di costruzioni dove ha il ruolo di direttore lavori. Nel 1992 sceglie di svolgere la libera professione avviando con l’Arch. Mario Frangipane un’attività orientata all’interior design e alla ristrutturazione.

 

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