Materiali da costruzione per giardini

La conformazione dei parterre, l’ubicazione delle aree asciutte rispetto alle aree verdi, le figure e i limiti che si costruiscono alternando le due superfici, i movimenti di terra, sono gli strumenti di cui dispone il progettista del verde. Non esistono un numero infinito di canoni progettuali ai quali riferirsi, anzi i filoni principali dell’arte dei giardini sono al più quattro, ognuno dei quali vanta tradizioni secolari: k il giardino all’italiana è il tipico giardino rinascimentale, molto disegnato nei contorni geometrici e simmetrici delle aiuole che sono di dimensioni piuttosto contenute e ben distinte dalle aree secche destinate alle percorrenze, k il giardino alla francese, caratterizzato da altrettanta geometricità rispetto al precedente ma ottenuta con l’utilizzo di grandi masse arboree e quindi di grandi spazi, k il giardino o parco all’inglese, che si distingue dai due precedenti perché si propone di mettere in scena una natura incontaminata; sono all’inglese i giardini romantici, con laghetti, radure, rovine etc.. Infine, per la sua particolarità, non si può tralasciare il giardino giapponese che ha la peculiarità di rappresentare la natura in una sofisticata chiave metaforica: mediante l’uso di pochi elementi, come sculture di massi naturali, o parterre di ghiaia “pettinata”, o piccoli laghetti e ruscelli attraversati da minuscoli ponti, il tutto realizzato in spazi ridottissimi. Lo studio di quest’ultimo tipo di giardino si può sicuramente raccomandare a chi voglia ottenere in spazi aperti molto limitati un piccolo angolo di grande privacy e amenità. Per i giardini un po’ più grandi invece, come quelli ottenibili dalle normali dimensioni dei lotti sui quali vengono edificate le case unifamiliari, dai 700 ai 1500 mq., è invece più consigliabile il giardino all’italiana, che, pur essendo il tipo di giardino più antico (anche i giardini dei romani e dei greci erano sostanzialmente dei giardini all’italiana), si presta alla migliore interpretazione in chiave moderna perché è in effetti un giardino molto razionale e funzionale. I materiali per realizzare l’ossatura e le pavimentazioni di un giardino devono essere scelti con cura tra quelli che meglio resistono agli agenti atmosferici, al gelo invernale e al surriscaldamento derivante dalla prolungata esposizione all’irraggiamento solare in estate, e per quanto riguarda i colori dei materiali, questi devono essere in grado di mantenersi il più possibile inalterati nel tempo pur sotto l’azione del sole di giorno e della luna di notte. Bisogna inoltre sempre affidarsi ad un professionista per costruire anche soltanto piccoli cordoli, vialetti, aree pavimentate, muri di contenimento o terrazzamenti, per non sprecare risorse nella realizzazione di manufatti che, essendo posti all’esterno, se non vengono realizzati secondo la miglior regola d’arte, potrebbero rapidamente andare soggetti a usura, o a cedimenti strutturali.

Pietre naturali
Le pietre più indicate per gli esterni sono i cosiddetti sassi e i graniti, i marmi invece essendo rocce calcaree sono meno compatti e più sensibili agli agenti esterni. Esiste una grandissima varietà in questo campo pertanto ci limitiamo ad indicare materiali di origine italiana e di grande diffusione. Tra i sassi ricordiamo i serizzi di colore grigio, le beole nelle varietà di beola bianca, grigia e verde, i quarzi e altre pietre molto usate come la pietra d’Istria, quella di Trani e il travertino. Tra i graniti invece troviamo i graniti sardi bianco e rosa, il rosa di Baveno, la sienite Biella. Tutte queste pietre si prestano molto bene all’impiego per esterni perché hanno una durezza e una compattezza che li rende inattaccabili dagli agenti atmosferici ed estremamente durevoli. Nelle pietre naturali un buon coefficiente di attrito, utile per non scivolare nelle giornate di pioggia, si ottiene con una finitura di superficie che realizzi un piano scabro: ad esempio con lo spacco naturale, il piano sega, l’acidatura, la martellinatura, la bocciardatura, e la frollonatura, solo per citarne alcuni. I formati delle pietre naturali sono variabili a piacere ma costano meno se scelti tra i multipli di 30 cm. perché è in questi casi i sistemi di taglio risultano più economici. Tra i modi di impiego più tradizionali bisogna ricordare le pavimentazioni per esterni realizzate ad opus incertum cioè con pezzi di forma irregolare, ricavati da spacchi naturali della roccia, che vengono giuntati con grosse fughe di cemento oppure appoggiati direttamente sulla terra.

Pavimenti in gomma e in resina
Questi materiali, ottimi per resistenza e durata sia all’esterno sia all’interno, offrono un ampia gamma di colori e una perfetta tenuta all’acqua (purché l’umidità non provenga dal retro cioè dal massetto su cui la gomma o la resina sono posate, in questo caso l’acqua non avendo vie di sfogo, produce condensa e tende a causare distacchi, soprattutto se gomma o resina sono utilizzati in bassi spessori). Le resine offrono poi possibilità di abbinamenti cromatici impensabili con qualunque altro materiale perché possono essere miscelate o stese come a secchiate di diverso colore.

Materiali ceramic
i I materiali ceramici più utilizzati per gli esterni sono i gres, i klinker, e i cotti. Il gres sta progressivamente sostituendo nell’uso corrente il klinker. Quest’ultimo che è stato impiegato moltissimo per i rivestimenti e i pavimenti esterni negli anni 60 e 70, perché ha requisiti di resistenza e durata eccezionali dovuti a processi di cottura dell’argilla a temperature altissime che vetrificano il materiale rendendolo inattaccabile, non dispone però di una grande varietà di colori, di superfici e di formati per ragioni produttive (il klinker è un prodotto trafilato mentre il Gres è prodotto in stampi). Il gres invece. e dispone di una grandissima varietà di colorazioni, di graniglie, di finiture di superficie e di prezzi. Inoltre avendo una maggiore commercializzazione può godere di una migliori sconti per l’acquirente finale rispetto al klinker il cui mercato si è invece un po’ contratto. Anche i cotti presentano ottime caratteristiche per l’uso all’esterno e hanno una grande varietà di formati tradizionali (i listelli tipo mattone messo di costa, le pianelle delle tradizioni costruttive contadine, i formati a quadrato e a losanga etc..). L’attrito con questi materiali è ottenuto o con superfici appositamente stampate con striature irregolari, righe, dentellature o simili, oppure, per non rinunciare ad un materiale a superficie piana, bisogna ricorrere ad appositi trattamenti antiscivolo o antisdrucciolo.

Pavimenti per esterni in legno
Il legno può essere utilizzato per la pavimentazione di aree esterne purché sia un legno resinoso come il teak o legni simili come il Balau Giallo, detto impropriamente teak sumatra, in grado di resistere all’aggressione dell’acqua e dell’umidità (anche se con il tempo questi legni cambiano colore assumendo un colorito argenteo senza però che se ne alterino le doti di resistenza meccanica) oppure un legno impregnato a pressione con appositi oli minerali che hanno la stessa funzione idrorepellente della resina naturale. Normalmente all’esterno il legno viene utilizzato in listoni di grande formato e di alto spessore che abbiano una certa capacità portante così da poterlo appoggiare su di una orditura secondaria di supporto composta di travetti distanziati di circa mezzo metro formando un pavimento ventilato. A sua volta questa orditura di appoggio può essere collocata su un massetto cementizio appositamente predisposto oppure direttamente sul terreno.

Pavimenti in cemento
Le grandi piastre in cemento per realizzare i pavimenti per esterni sono una soluzione che presenta vantaggi sia dal punto di vista economico sia da quello della duttilità delle forme e dei colori. Il cemento necessita come completamento solo dei giunti di dilatazione. Il cemento può essere trattato in superficie in modo da essere idrorepellente e da offrire l’attrito necessario anche nei giorni di pioggia. L’impasto cementizio può essere di diversi colori o avere l’aspetto di una graniglia che si ottiene miscelando nell’impasto pietruzze di diverse dimensioni e colorazioni.

Mosaici per interni e per esterni I pavimenti in mosaici di ciottoli di diverso colore cementati in un letto di posa cementizio e successivamente ripuliti solo mediante spazzolatura, a differenza di quanto avviene per le palladiane che vengono lamate ottenendo una superficie liscia adatta soprattutto per interni, sono una soluzione per realizzare superfici di alto pregio decorativo e perfettamente adatte sia all’interno sia all’esterno. I mosaici sono una pavimentazione molto tradizionale ed elegante che può essere arricchita con una grande varietà di decorazioni che vanno dalle più semplici cornici o greche di bordo fino alle decorazioni a figure, che spesso riproducono soggetti che ci sono stati tramandati dalla millenaria storia di questo materiale e che oggi sono fedelmente riproposti dal catalogo delle più importanti ditte produttrici di questo materiale.

 

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)