Materia nobile

MARMI, PIETRE E MOSAICI SONO MATERIALI CHE NOBILITANO OGNI ARCHITETTURA, PER LA LORO CAPACITÀ DI DECORARE, PER LA LORO RESISTENZA ALL’USURA, PER LA LORO ROBUSTEZZA UNITA ALLA BELLEZZA, IN UN INSIEME VINCENTE DI FORZA E DI GRAZIA, DI POTENZA E DI ARMONIA

Servizio di Caterina Parrello architetto

Anche se nell’architettura marmi, pietre, mosaici non hanno mai conosciuto un vero e proprio abbandono, c’è stato un lungo periodo in cui tali elementi erano quasi del tutto negletti dagli architetti, che preferivano materiali più innovativi, sotto l’influenza del Movimento Moderno che proclamava a gran voce la prevalenza dell’acciaio, del cristallo e del cemento a vista. Oggi per fortuna le cose sono cambiate: il Post Moderno ha portato una ventata di aria nuova, rivalutando la grande importanza della storia nell’architettura e della decorazione nell’edificio: la maggior consapevolezza che ne deriva ha riportato in grande auge i materiali più tradizionali e che meglio si possono prestare, pur nella loro naturalità, ad una decoratività ricca e articolata, il cui solo limite è l’abilità immaginativa e tecnica del progettista.

PIETRE D’ECCEZIONE

La pietra “Broccato Venezia” si presta a coprire vaste superfici verticali e riveste poderose colonne cilindriche. In “Broccato Venezia”, che è un calcare compatto di provenienza istriana, caratterizzato da una gentile policromia di tono chiaro, tendente al beige, si possono rivestire tutti i pavimenti. Pietre policrome (“Picasso Brown”) rivestono i setti murari che scandiscono gli spazi (vedi immagine a sinistra) e instaurano un interessante dialogo con l’ebano degli arredi. Le pietre sono fornite da Margraf, che gestisce diversi giacimenti di marmo, alcune esclusive di materiali (tra cui il Fior di Pesco Carnico®, estratto dall’unica cava al mondo, in suo possesso), un commercio di blocchi provenienti da cave di ogni parte del mondo: fattori che rappresentano un elemento di forza, uniti ad una capacità produttiva aziendale altissima per lastrame, modulmarmo e lavorati.

ACQUA & PIETRA
L’ospite dell’hotel è accolto al suo arrivo da un musicale gorgogliare d’acqua che sgorga dalla parete rocciosa che occupa tutto il lato orientale della vasta hall. L’acqua che scaturisce dalla roccia è raccolta in un sottile bacino metallico dal quale poi deborda per tracimazione e accarezzando la superficie verticale di una poderosa lastra di acciaio scompare in una fessura del pavimento costituito da una luminosa superficie lapidea.

LA LOCATION
Le foto di queste due pagine sono state scattate presso l’hotel Acquaviva del Garda, progettato dall’architetto Ferruccio Franzoia e in cui l’acqua e la pietra sono elementi atti a costituire il tema dominante del percorso architettonico, caratterizzanti e unificanti.
  • Naturalmente marmo e pietra sono in prima fila tra tutti questi: la naturale decorazione “disegnata” dalla natura ne fa un elemento primario per la bellezza di un edificio, la vasta gamma cromatica li rende versatili come il pennello di un grande pittore nell’esprimere emozioni col colore, la proverbiale robustezza li rende resistenti agli insulti meccanici e agli agenti aggressivi (solamente gli acidi riescono ad intaccarlo, proprio per una questione chimica di base), la durezza forgiata dalla natura attraverso milioni d’anni, pressioni enormi e temperature elevatissime li rendono praticamente eterni e inalterabili nel tempo, la brillantezza superficiale ne accresce le qualità estetiche e moltiplica la luce in una miriade di riflessi. Tanto come pavimentazione che come rivestimento delle pareti, tanto in lastra come in blocco per particolari esigenze plastico-architettoniche o scultoree, la versatilità ne consente un uso sempre valido sotto tutti i profili estetici e tecnici.
  • Il mosaico, una composizione pittorica ottenuta mediante l’utilizzo di frammenti di materiali (tessere) di diversa natura e colore (pietre, vetro, conchiglie), ha anch’esso una lunga tradizione, che risale addirittura agli antichi Greci e Romani, e oggi si ripropone come validissimo strumento per nobilitare ogni ambiente, decorandolo.

MARMI DI DESIGN
Salvini Marmi, azienda attiva da oltre trent’anni nell’estrazione e nella lavorazione del marmo, propone una collezione speciale, Marmo Art, in collaborazione con l’artista Marco Nereo Rotelli, e oggetti di design, come il bel lavello nella foto accanto, della linea Salvini Stile, progettata con l’architetto Carla Baratelli.
Innovative le soluzioni che rendono il marmo una materia del tutto nuova: inserti luminosi che realizzano eleganti giochi di contrasti e rallegrano pareti, rivestimenti ed elementi d’esterno (vedi foto accanto), miscele di resine colorate e marmo che esaltano le naturali venature della pietra grezza, artistici graffi che rendono pavimenti e pareti originali e personali, lamine d’oro, d’argento e di bronzo o cristalli Svarovski per rendere il marmo un un pezzo unico di valore (sotto), combinazioni di marmo e cuoio per una nuova dimensione.

SOLO UN CIOTTOLO

Originalissimo il lavello disegnato da Fabio Fazio e Patrizia Furnari dalla forma organica a mezzo uovo che ricorda un gran ciottolo: è ricavato da un unico grande pezzo di pietra modellato a mano con inserti di fasce sottili in marmo di colore contrastante (sotto); le combinazioni cromatiche sono sui toni del marrone e grigio. (MGM)

LINEE PREZIOSE
Marmo e pietre naturali sono i materiali scelti dal sistema IQuadro per la realizzazione di lavabi e accessori su misura delle esigenze, dei desideri, delle idee e delle emozioni del cliente: il lavabo “Dolce”, completo di top e mensole, è realizzato in marmo White Imperial o Blach Chelsea o con una combinazione di entrambi (per gli accessori è anche disponibile il basalto uniforme Grey Material dalle caratteristiche materiche eccezionali).

COLORI BRILLANTI
Il termine mosaico è di origine incerta: per alcuni deriva dal greco musaikòn (µ?sa????), “opera paziente degna delle Muse”; in latino veniva chiamato opus musivum, cioè “opera delle Muse” o anche “rivestimento applicato alle grotte dedicate alle Muse”. Il richiamo alle Muse risale all’usanza degli antichi romani di costruire, nei giardini delle ville, grotte e anfratti dedicati alle Ninfe (ninpheum) o Muse (musaeum), decorandone le pareti con sassi e conchiglie. Potrebbe derivare anche dall’arabo muzauwaq, che significa “decorazione”. Qualunque sia l’origine del nome, il mosaico permette di creare rappresentazioni originali con brillanti colori grazie alla materia di cui è costituito: marmi eleganti o luminose tessere di pasta vetrosa. Accanto vediamo una serie di tessere dai colori metallizzati che aggiungono raffinate sfumature allo splendore del vetro. (Aton)

ILLUMINA I COLORI
Il mosaico, questa arte antica, cattura la luce e illumina i colori: Opiocolor ha saputo aggiornare la tradizione adattandola ai nostri giorni con proposte decorative di grande efficacia ma anche di grande praticità, come i pannelli Opiosystem, pronti da assemblare, che oltre a decorare con tantissimi disegni e colori, sono anche isolanti termici e acustici, impermeabilizzanti e perfettamente rifiniti.

COME UN COCCODRILLO

Si ispira alla pelle pregiata del rettile questo nuovo mosaico realizzato nelle sfumature del nero e del marrone da un’azienda leader del settore, fondata nel 1956 e oggi all’avanguardia per dinamismo imprenditoriale, utilizzo di moderne tecnologie e attenzione all’evoluzione di mercato; i più famosi architetti e designer in campo mondiale collaborano alle più esaltanti creazioni che rinnovano i fasti dell’arte musiva. (Bisazza
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