Il ‘palazzetto bianco’ è frutto di uno strano connubio tra uno psichiatra e un architetto: Massimo Fagioli, noto psichiatra ed artista, autore dell’immagine e Paola Rossi, architetto, qui volutamente nel ruolo di interprete. Il progetto fa parte di una ricerca collettiva culturalmente unica che ha indagato sulle radici del processo creativo in architettura e delineato un itinerario ricco di suggestioni tra architettura e linguaggio. Gli oltre settanta progetti, realizzati da architetti italiani su idee e disegni di Massimo Fagioli nel corso della ricerca, sono pubblicati sul catalogo ‘Il coraggio delle immagini’ e sono stati esposti in una mostra inaugurata da Oriol Bohigas a Barcellona nel 1994 e allestita successivamente in varie capitali da Tunisi a Praga, da Roma a Osaka e Tokio.
Il ‘palazzetto bianco’ , progettato nel 1990, vede la luce soltanto nel 2005, a causa di interminabili e complesse problematiche urbanistiche e giuridiche. Il progetto prevede due prospetti sostanzialmente differenti: l’uno, sul fronte strada, segnato esclusivamente dall’apertura delle finestre e dall’entrata, corrisponde alla zona notte; l’altro, che affaccia sul pendio trattato a verde, costituito da una superficie completamente finestrata, solcata da terrazze continue lungo tutto il suo sviluppo longitudinale e progressivamente aggettanti dal basso verso l’alto, corrisponde alla zona giorno. L’edificio si colloca in un ultimo tassello edificabile a completamento di un pezzo di città definito dal vecchio piano regolatore di Roma ‘zona edificabile a villini e palazzine’. In questo senso il progetto doveva necessariamente corrispondere all’impianto della tipologia a palazzina, che si impose a Roma nei primi decenni del 1900 e disegnò, per sommatoria, tutti i quartieri della Roma moderna.
Le foto n. 1, 2, 3 sono dell’arch. Riccardo Morchella. La foto n. 4 è di Andrea Calabresi
Mi piacerebbe che questa piccola opera di architettura residenziale prima o poi riuscisse a dimostrare che la qualità può essere diffusa e non perseguita esclusivamente nelle grandi opere pubbliche, occasioni che, peraltro, i nostri amministratori gestiscono con la malcelata convinzione che solo quegli architetti che sono riusciti ad emergere come personaggi solitari possono realizzare l’architettura ‘di qualità’ … Siamo sempre alla solita separazione tra il Palazzo del Principe e le … baracche per ripararsi dal freddo e dalla pioggia!
L’ideazione e il progetto I riconoscimenti, da parte di tutti, del valore e del pregio dell’edificio, evidentemente tendono a sottolineare l’artisticità dell’immagine di Fagioli e riconoscere la validità dell’elaborazione-interpretazione dell’architetto. In questo senso si potrebbe affermare che l’opera è riuscita in quanto è riuscita l’operazione e la ricerca di separare il momento dell’ideazione da quello della progettazione, per poi ricomporli in un’immagine intera e definita nella quale potrebbe essere impossibile individuare i contributi dell’uno e dell’altra. Resta da parte mia l’ammissione del ‘furto’ e la mia ‘autodenuncia’ è rivendicazione del diritto ad una libera ricerca di immagini ed ispirazioni al di fuori di ogni accademia e insieme liberazione da ogni senso di colpa ma, soprattutto, è il riconoscimento della bellezza delle immagini dell’altro!
‘Palazzetto bianco’ di Massimo Fagioli e Paola Rossi anno di progetto: 1990/1991 anno di realizzazione: 2004/2005
Credits Committente privato ideazione Massimo Fagioli progetto Paola Rossi località via di S. Fabiano, Piccolomini, Roma
collaborazioni: al progetto F. Bliek alle elaborazioni grafiche F. Bliek, L. Bocchini fotografie Claudio Palmisano Andrea Calabresi Riccardo Moschella
Scheda tecnica Superficie del lotto mq 895,14 area di sedime mq 166,00 superficie coperta f.t. mq 825,99 parcheggio interrato mq 538,23 area libera mq 729,14 di cui a verde mq 675,14 volume mc 2682,59
Pubblicato in Il coraggio delle immagini, Catalogo della mostra, Nuove Edizioni Romane (1994, reed 1995) L’Arcan. 84, Redazionale, ‘Una nave metropolitana’, Arca Edizioni (1994) Controspazion. 6, ‘Il palazzetto bianco’, Cangemi Editore (1995) Controspazion. 2, ‘Il palazzetto bianco’, Cangemi Editore (1996) C. Piccioni in, L’architettura e la morte dell’arte, N.E.R. (1996) S. Facchini in, Immagine della linea, N.E.R. (1998)
Esposto in Mostra collettiva di Architettura Il coraggio delle immagini con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri: Barcellona 1994 Madrid 1994 Tunisi 1994 Malta 1995 Atene 1995 Praga 1995 Roma 1996 Napoli 1996 Firenze 1996 Mumbai 1997 New Delhi 1997 Singapore 1997 Tokio 1997 Osaka 1997 Kioto 1997
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