Massimo Angrilli



La Direzione Natura e Paesaggio del Ministero dell’Ecologia e dello Sviluppo Sostenibile ha istituito nel 2004, in applicazione dei principi della Convenzione Europea del Paesaggio, il Prix du Paysage. Il premio, che sostituisce il Grand Prix du Paysage ed il Trophée du Paysage, organizzati in alternanza dal 2001, è aperto alla partecipazione di tutte le città della Francia, nonché a raggruppamenti e collettività territoriali, come le aree metropolitane, su tutto il territorio nazionale.

Il Premio ricompensa una realizzazione esemplare, completata da almeno tre anni, e viene assegnato sia al Maître d’Ouvrage pubblico (l’ente pubblico che promuove l’opera) sia al Maître d’OEuvre (il progettista) con l’obiettivo di valorizzare gli approcci esemplari nell’attuazione dei principi contenuti nella Convenzione e nell’ambito di politiche
di protezione, di gestione o di riqualificazione del paesaggio.

Il parco ‘en reseaux’ sul canale de la Deule nella regione metropolitana di Lille

Il parco nell’ambito urbano del comune di Wavrin

I vincitori del Prix du Paysage ottengono la candidatura al Premio europeo, istituito ai sensi dell’articolo 11 della Convenzione Europea del Paesaggio.1 Tale articolo prevede che il Comitato dei ministri assegni il Premio del paesaggio del Consiglio d’Europa ad un ente locale, o regionale, che abbia attuato una politica o delle misure relative alla salvaguardia, la gestione e/o la pianificazione dei paesaggi, che dimostrino un’efficacia durevole e possano servire da esempio alle altre collettività d’Europa. Il premio europeo si prefigge inoltre lo scopo di stimolare un processo che gli Stati potrebbero innescare in tutta Europa per incoraggiare e riconoscere una gestione esemplare dei paesaggi.

Il Prix du Paysage fa parte di una politica più ampia ed articolata che la Direction de la Nature et des Paysages ha intrapreso dal 1995, da quando cioè il ministro dell’Ambiente ha assunto la reponsabilità della politica per il paesaggio, con l’obiettivo di salvaguardare la diversità dei paesaggi francesi.

Tale politica si articola in tre assi:2
 sviluppare la conoscenza
 rafforzare la coerenza
 sostenere la competenza.

Sviluppare la conoscenza
All’interno del primo asse la Direction de la Nature et des Paysages sta realizzando, con il contributo delle collettività territoriali ed altri servizi dello Stato, gli Atlas de paysages, concepiti come quadro conoscitivo condiviso del territorio nazionale; l’Observatoire photographique du paysage, finalizzato al monitoraggio costante delle trasformazioni del paesaggio; soprattutto il Ministero ha condotto un programma di ricerca intitolato Politiche pubbliche e paesaggio: analisi, comparazione, valutazione (1998-2005), nella consapevolezza che le politiche del paesaggio non possano essere separate dalle altre politiche pubbliche. Attualmente il Ministero è impegnato in un programma di ricerca dal titolo Paesaggio e sviluppo sostenibile.

Immagini del parco

Rafforzare la coerenza
Il paesaggio, sia quello eccezionale sia quello quotidiano, sono in Francia l’oggetto di norme e regole distribuite all’interno dei codici di urbanistica, dell’agricoltura, delle foreste. Tale ricchezza legislativa presuppone la ricerca di coerenza tra politiche pubbliche. Se infatti le politiche settoriali sono diverse, il territorio in cui concretamente esse
si attuano è unico, dunque le diverse politiche declinano in modi diversi uno stesso paesaggio.
Dal momento che l’evoluzione dei paesaggi dipende, in larga parte, dalle politiche pubbliche, la qualità stessa dei paesaggi è il riflesso della qualità delle politiche. In altre parole il paesaggio viene considerato in Francia, salvo eccezioni, non come l’oggetto di una politica specifica e settoriale, quanto piuttosto una preoccupazione di qualità
da inscrivere in tutte le politiche di settore.

Dunque il paesaggio offre un principio di coerenza alle politiche, che i Plans de paysage consentono di mettere in opera, esprimendo un progetto di territorio che corrisponde agli obiettivi di qualità paesaggistica definiti dalla Convenzione Europea del Paesaggio.
Ad una scala più ampia il Conseil national du paysage, presieduto dal Ministro dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, si propone come un luogo di riflessione e di dibattito sulla politica del paesaggio condotta dal ministero, oltre che come un luogo dove concordare la coerenza, da porre in termini di paesaggio, tra le diverse politiche di settore concernenti la gestione e lo sviluppo sostenibile del territorio. Il consiglio è anche l’occasione per monitorare lo stato dell’attuazione e dell’applicazione dei dispositivi legislativi relativamente al paesaggio.

Sostenere la competenza
Il terzo asse della politica per il paesaggio riconosce il ruolo fondamentale del mondo esterno a quello della committenza pubblica (maîtrise d’ouvrage publique). Il mondo della professione – e qu
indi i paesaggisti, gli architetti, gli ingegneri – e il mondo dell’impresa, devono saper rispondere al meglio alla domanda sociale di qualità del paesaggio. In Francia i paesaggisti esercitano la libera professione per larga parte (più dell’80%) nel quadro della committenza pubblica; se si considera anche l’attività dei paesaggisti che operano al suo interno (come dipendenti di enti pubblici) si può comprendere l’interesse del ministero verso la qualità della formazione nelle scuole di paesaggio.
Il Ministero dell’Ecologia e dello Sviluppo Sostenibile partecipa, attraverso convenzioni, alla gestione delle scuole e svolge un ruolo attivo nelle Journèes des ècoles, concepite come occasioni annuali per una riflessione sullo stato dell’insegnamento in rapporto al quadro europeo. Il rapporto del ministero con le scuole si rafforza attraverso
l’organizzazione degli ateliers règionaux des sites et paysages, centrati su tematiche di interesse per il Ministère de l’ecologie, che consentono a docenti e studenti il confronto su punti di vista e metodi del progetto di paesaggio.
È all’interno del terzo asse che si colloca il Prix du paysage.

Il Parc de la Deûle
Il Prix du Paysage 2006 è stato attribuito nel febbraio 2007, da una Giuria di esperti francesi ed internazionali,3 al Parc de la Deûle.4 Il Parco è un vasto territorio naturale ed agricolo, che si estende lungo il Canale de la Deûle, nella regione di Lille Mètropole, ed è concepito come ‘parc en rèseau’. Una rete verde che si infiltra tra le maglie del tessuto periurbano e post-industriale dell’agglomerazione che orbita intorno a Lille. Il parco è una porzione di un disegno più
ampio che tende a costituire in futuro una coulée verte che collegherà la metropoli di Lille all’antico bacino minerario ed all’agglomerazione di Lens. Le due prime parti di questo grande corridoio ecologico e paesaggistico sono state realizzate nei comuni di Santes e Wavrin.
La bonifica dei siti inquinati dalle attività industriali del passato, la ricostituzione degli ambienti naturali e la valorizzazione delle strutture paesaggistiche primarie rappresentano il cuore degli interventi. Il progetto, che si è sviluppato a partire dal 1995, interviene dunque in una periferia caratterizzata da una estrema frammentazione del territorio e dalla progressiva perdita di identità; una periferia che colonizza la campagna, destrutturandola. Il progetto interpreta tale contesto intervenendo secondo le sue linee di forza, restituendo cioè leggibilità al tessuto agricolo ed eleggendo il paesaggio a vecteur identitaire, ciment de la cohérence du tissu périurbain.

Uno degli aspetti più rilevanti del Parc de la Deûle è l’attenzione prestata al contesto rurale, l’agricoltura gioca infatti nel progetto un ruolo centrale e le due entità spazio del parco/spazio dell’agricoltura sono fisicamente e visivamente interdipendenti ed interrelate.
La creazione del parco ha rappresentato per il settore agricolo locale l’opportunità di valorizzare, attraverso un orientamento più rispettoso dell’ambiente, il proprio ruolo. Sono state infatti avviate operazioni di diversificazione delle colture, formazione di consorzi aziendali, vendita diretta dei prodotti e turismo rurale. Inoltre la stretta collaborazione
tra comune, progettisti e chambre d’agriculture ha permesso di migliorare l’integrazione delle aziende e dei terreni annessi nelle maglie del parco, attraverso operazioni di restauro dei tradizionali ‘bocage’ e la piantumazione di siepi e filari arborei.
Gli agricoltori sono conseguentemente attori fondamentali della gestione del parco e ne mantengono l’equilibrio ambientale.

La spina dorsale del parco è naturalmente il canale della Deûle, che con il complesso sistema di zone umide e di canali di bonifica forma un insieme di rilevante interesse ecologico. Il progetto di Parco nasce peraltro strategicamente come progetto di protezione della risorsa idrica potabile, in un ambito territoriale in cui un terzo dell’acqua potabile proviene dalle acque di falda. Il sistema idrico è stato pertanto oggetto di interesse specifico: creusement de fossées et de
noues, établissement de prairies humides, profilage differérencié des berges et des fonds aquatiques, mise en place de zones de rétention d’eau.

I punti qualificanti del progetto e della realizzazione, che la Giuria ha posto alla base dell’attribuzione del premio, sono stati in primo luogo il rapporto del progetto con i caratteri del contesto, che ha consentito di inscrivere il parco tra le maglie dell’urbanizzazione e dell’agricoltura, valorizzando le permanenze come la trama delle sistemazioni idrauliche
e del particellare; la capacità di far convivere usi agricoli ed usi ricreativi, mantenendo e sostenendo l’economia rurale accanto alle nuove economie introdotte dal parco; la rigenerazione ambientale dell’ecosistema fluviale; il contributo ad un avanzamento della cultura francese del progetto di paesaggio, meno formalista ed a favore di un approccio fondato sui contenuti; l’appartenenza del progetto di parco ad una visione di futuro del territorio metropolitano, ed infine l’aderenza del progetto ai principi della Convenzione Europea, rintracciabile nell’importanza assegnata al paesaggio come quadro di vita delle popolazioni locali, riunite attorno ad una visione comune di paesaggio.

1. Il Premio del paesaggio del Consiglio d’Europa può essere assegnato alle collettività locali e regionali e ai loro consorzi che, nell’ambito della politica paesaggistica di uno Stato Parte contraente della presente Convenzione, hanno attuato una politica o preso dei provvedimenti volti alla salvaguardia, alla gestione e/o alla pianificazione sostenibile dei loro paesaggi che dimostrino una efficacia durevole e possano in tal modo servire da modello per le altre collettività territoriali europee. Tale riconoscimento potrà ugualmente venir assegnato alle organizzazioni non governative che abbiano dimostrato di fornire un apporto particolarmente rilevante alla salvaguardia, alla gestione o alla pianificazioine del paesaggio
2. I paragrafi 1, 2 e 3 sono tratti dal documento ‘La politique des paysages du Ministère de l’ecologie et du dèveloppement durable entre culture partagèe et coherence territoriale’, del marzo 2006.
3. Com
posizione della giuria:
 Presidente: Jean-Marc MICHEL, directeur de la nature et des paysages
Membri:
 Massimo Angrilli architecte, faculté d’architecture de Pescara, Italie
 Johanna Bougon vice-présidente d’Amiens métropole, Prix du paysage 2006
 Gilles Davoine, journaliste, Le Moniteur des Travaux Publics et du Bâtiment
 Didier Leroux, président de l’Union nationale des entreprises de paysage
 Katri Lisitzin, paysagiste, professeur à l’Université d’UPPSALA, Suède
 Jacqueline Osty, paysagiste, Prix du paysage 2006
 Sylvie Schlumberger, paysagiste, Association française des directeurs de jardins et d’espaces verts
 Isabelle Schmit, paysagiste, présidente de l’Association des paysagistes conseil de l’Etat
 Jean-Pierre ThibAult, directeur régional de l’environnement d’Aquitaine
 Pierre Marie Tricaud, paysagiste, président de la Fédération française du paysage
 Gilles Vexiard, paysagiste, Prix allemand du paysage 2005
4. Soggetti premiati:
 Lille Métropole, Communauté urbaine de Lille, présidée par Pierre Mauroy, Espace Naturel Lille Métropole, dirigée par Pierre Dhenin, maître d’ouvrage
 Equipe franco belge, maître d’oeuvre
 Jacques Simon: Grand Prix du Paysage en 1990, diplômé de l’école des Beaux-arts de Montréal et de l’école nationale supérieure de Paris. Défricheur d’idées, il a conçu tout à la fois, des projets de paysages, des espaces de jeux et des oeuvres éphémères apparentées à du land-art
 Jean-Noël Capart: paysagiste, urbaniste, fondateur de JNC International en 1984 à Bruxelles. Ce bureau d’études qui réunit des paysagistes, architectes et urbanistes a ouvert une succursale à Lyon en 1990
 Yves Hubert: paysagiste, urbaniste. Formé en Belgique mais aussi en Suisse et en Allemagne, il a rejoint l’équipe de Jean-Noël Capart dès 1982

M.A. Ricercatore di Urbanistica presso la Facoltà di Architettura di Pescara
Università degli Studi ‘G. d’Annunzio’, Chieti-Pescara

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www.archeoclubitalia.it
Archeoclub d’Italia
movimento di opinione pubblica
al servizio dei beni culturali e ambientali

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