GAETANO PESCE – VICO MAGISTRETTI

L’unicità della Broadway: colorazione irripetibile e adattabilità al fruitore. La serialità della Maui, perfetta nei luoghi pubblici. Entrambe progettate “per tutti”.Broadway, nella versione originale, viene ideata da Gaetano Pesce nel 1993. Materiali e tecniche sono moderne: il telaio è in acciaio inox, seduta e spalliera sono in resina epossidica multicolore, i piedini a molla. Con questa sedia l’Autore raggiunge due obiettivi: unicità e adattabilità. Infatti la resina epossidica viene proposta in due varianti di colore, verde/bianco/ rosso o blu/bianco/rosso, ma la realizzazione crea combinazioni specifiche per ogni pezzo. Ognuno potrà avere una sedia unica: un ossimoro per un prodotto industriale. L’uso delle molle per ogni gamba rende ogni sedia adattata a chi la utilizza, assecondandone postura e atteggiamenti. Produzione, Bernini.Maui porta la firma di Vico Magistretti.
È stata realizzata nel 1996 e, come la più anziana Silver, possiede una natura pratica e nasce in più versioni. Il telaio è in acciaio cromato e il pannello che forma seduta e schienale è in polipropilene. Un semplice gancio permette di creare file orizzontali infinite, per allestire i luoghi pubblici. È disponibile in numerose varianti cromatiche e in tre versioni di forma: con o senza braccioli, con tavoletta ribaltabile.
Non poteva mancare la possibilità di impilare fino a sette elementi. Bellezza, semplicità e praticità si fondono in questa sedia, ideale sia nei luoghi pubblici sia in quelli privati. Produzione, Kartell.Arredi colorati e strutture artistiche per la veranda progettata dall’architetto Pino Danieli e da Fiorella Mancini. Sedute lignee Mario Ceroli, decorazioni parietali Riccardo Licata, seggioline “Broadway” di Gaetano Pesce, Bernini.FIORELLA MANCINI, designer e performer
L’arte di Fiorella Mancini non si pone limiti, figurativi o materiali.
Spesso usa il simbolo della sua città d’adozione: il leone di Venezia. Ferrarese d’origine, la Mancini fa di ogni creazione una performance che scuote il pubblico e diverte.
Scritte al neon, gabinetti a mo’ di presepi e dogi muscolosi sono solo alcune delle installazioni che si alternano nelle vetrine provocatorie della sua galleria veneziana.

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