Maiolica: fascino e tradizione


Plurisecolari esempi di bellezza e di rendimento, le maioliche per stufe sono sempre attuali per rivestirle di decori classici o contemporanei e per realizzare quella capacità di accumulo e lenta cessione del calore che altri materiali non garantiscono

Protagonista dell’arredo, la stufa in maiolica ha una plurisecolare tradizione alle spalle, che deriva dall’esperienza di riscaldamento dei Romani, con condutture e vasi di terracotta (le prime portavano il vapore o l’aria calda agli ambienti, i secondi venivano annegati nelle cupole delle stufe di muratura per aumentarne il rendimento termico verso l’ambiente), e un caldo futuro davanti a sé per la sua capacità di abbinare brillantemente estetica e funzionalità: le maioliche sono spesso decorate a mano (ancor oggi), secondo motivi stilistici classici, che ci provengono dal Rinascimento o dal Barocco, dall’Ottocento o dal Liberty, o moderni, con i limiti che solo la fantasia del progettista può stabilire, e i colori sono enormemente aumentati, mentre quelli classici erano solo gli ossidi facilmente producibili
(i tipici verdi) o tutt’al più il blu ceruleo, mentre oggi l’industria dei pigmenti mette a disposizione una varietà

A sinistra: ogni stufa in maiolica realizzata da questa azienda di Vipiteno è un pezzo unico che fonde esperienza artigianale e continua ricerca tecnica in funzione di un processo di accumulo termico ideale e di un aggiornamento dei materiali utilizzabili. Solo dopo un accurato sopralluogo si definiscono i termini della progettazione.(Cloblisch)
Sopra: questa azienda, attenta e propositiva, oltre a produrre 100 modelli di stufe a legna, ha realizzato una gamma che esternamente rappresenta al meglio le linee storiche della stufa di Castellamonte, con una tecnologia di assoluta attualità, la caldaia a pellet, in tre modelli da 7,5 a 10,5 kW di potenza, con sistemi di controllo a normativa CEE. (Ceramiche Cielle)

estesissima di tinte; ma non c’è solo l’estetica, è importantissima la grande capacità della maiolica di accumulare il calore, prodotto dal focolare in refrattario (o talvolta di ghisa) e distribuito dai canali del fumo, nelle sue molecole e poi di cederlo con gradualità all’ambiente; la sua grande massa fa da volano termico, così che, se ci mette un po’ più di tempo, rispetto al metallo, a scaldarsi, poi si raffredda molto lentamente e continua a irradiare calore anche quando
la stufa è spenta da molte ore (mentre quelle di metallo dopo poco tempo sono già solo tiepide).
Altro vantaggio è che, grazie alla sua struttura, la superficie della maiolica non raggiunge mai temperature elevate, così che si può tranquillamente appoggiare le mani sulla stufa in funzione, cosa decisamente sconsigliabile su una stufa metallica se si vogliono evitare ustioni di terzo grado. Infine la maiolica emette calore per irraggiamento, ovvero attraverso i raggi infrarossi che penetrano direttamente nelle strutture murarie, negli arredi e nel corpo, con effetto benefico per la casa e per la nostra salute, mentre le stufe metalliche scaldano soprattutto per convezione, muovendo l’aria (e la polvere).

 

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)