Servizio di: Nausicaa Ferrini Sul lungomare di Anzio la superba casa di Leopoldo Mastrella, architetto e appassionato di archeologia, sorge sulle rovine di un’antica villa romana. Sul lungomare di Anzio, erosa dalle onde, si affaccia la superba villa di Leopoldo Mastrella, architetto e appassionato di archeologia. Per un amante della storia romana Anzio non è un luogo qualunque; porto dell’Impero Romano era il luogo di villeggiatura degli imperatori. Nel giardino della casa emergono le rovine di un’antica villa romana, di proprietà pare di Cicerone, come attestano le lettere ad Attico scritte dal grande giurista. Si individuano alcuni resti sparsi; tronchi di colonne, il contenitore per il braciere e il sistema di riscaldamento che portava vapore caldo nei vari ambienti, attraverso canali del doppio pavimento. “Ho cercato di valorizzare l’esistente e di creare spazi dove potessero convivere i molteplici pezzi archeologici e le opere d’arte che amo acquistare nel corso dei miei viaggi”, racconta il padrone di casa. Così sul bordo “frastagliato” della piscina è stata collocata un’antica anfora romana dal peso di una tonnellata, ricordo di un viaggio, ed un grande pesce in bronzo proveniente da Bangkonk. Nelle due foto: sdraio “Cubo” (Emu); tavolo e sedie “Corinto e Melissa” (Unopiù). Scolpita da forti venti mediterranei questa singolare abitazione nasce attorno ad un’antica torre e si integra perfettamente nella natura selvaggia del paesaggio circostante, quello dell’isola di Minorca. La casa, progettata dall’architetto Javier Barba, è organizzata in tre appartamenti separati ed ha come centro la torre, ora diventata ingresso principale. E’ costruita come le altre ville del luogo in pietra “mares”, che grezza o levigata, la riveste per
La casa “dai lineamenti” aspri e duri si apre dolcemente nelle vetrate verso l’azzurro della piscina e del mare, che appare a pochi metri di distanza in tutta la sua maestosità. Quando cala la sera e si placa il caldo torrido del giorno, le rocce acquisiscono calde sfumature rossastre e la ricca vegetazione mediterranea prende il sopravvento con i suoi inconfondibili profumi. Nelle due foto: raffinata piscina di Union Al primo frettoloso sguardo può trarre in inganno e confondersi fra le sagome bianche delle moltissime barche che si stagliano all’orizzonte. Agli occhi più fantasiosi la tenda in tessuto bianco svolazzante può anche ricordare una vela. Un inganno degli occhi è il terrazzo dello stilista Giorgio Correggiari, a Panarea. E’ affacciato sul mare a tal punto da esservi sopra, e permette di sentire le onde che vi sbattono contro proprio come fosse una barca. Il gazebo, in stile nordafricano realizzato con dei montanti in ferro a cui è stata legata una tenda bianca, quasi una vela, avvalla l’illusione “di prendere il largo”. Panarea è l’isola più “civettuola” e chic dell’arcipelago eoliano. Ma la casa dello stilista ha forme semplici, è un cubo bianco, e un arredamento puro, senza fronzoli. Sedili in muratura completati da morbidi cuscini blu e bianchi corrono lungo i muri perimetrali del terrazzo (caratteristica delle case mediterranee).
L’intonaco è fatto con sabbia, gesso e polvere di marmo, che lo rende luccicante sotto i raggi del sole. Nelle foto: collezione sdraio prendisole “Riviera” (Gloster); comoda sdraio “Gea” (Unopiù). |