LOMBARDIA, “L’ALTRA SEDE”


Milano. Inaugurato il nuovo grattacielo più alto d’Italia, dotato di sistemi fotovoltaici e geotermici di ultima generazione.

Tra gli edifici curvilinei del nuovo centro amministrativo della Regione, si aprono piazze e passaggi coperti. Le facciate sono totalmente vetrate e le coperture sono tutte a giardino. La torre si eleva per 161 metri.

Da piazza del Duomo una successione di vie definite da auguste facciate, slarghi, parchi urbani (la Galleria Vittorio
Emanuele, via Manzoni, i giardini di Villa Reale…) segue il cammino verso il nuovo polo amministrativo regionale segnato dalla svettante silhouette de L’Altra Sede, il nuovo grattacielo di 161 metri, l’edificio più alto d’Italia, inaugurato lo scorso gennaio.
“Un’agorà aperta al dialogo con la città” l’ha definito l’Arch. Gjlla Giani, Direttore Responsabile di Casa99Idee, intervenendo alla conferenza svoltasi nella “Piazza delle Città Lombarde” che costituisce il centro del nuovo complesso. Perché se l’altezza è l’aspetto più evidente della nuova realizzazione che, in vista dell’Expo 2015, torna a proiettare Milano sul proscenio dell’architettura di frontiera, le dimensioni che ne informano il progetto, come ha sottolineato Paolo Caputo (che ha firmato l’opera insieme con Pei Cobb Freed & Partners e SD Partners),
sono molteplici: quella verticale, a scala geografica (la torre di 39 piani culminante con un giardino pensile, belvedere sul panorama della regione), e quella orizzontale, a scala urbana: la piazza, aperta e intima allo stesso tempo, raccolta tra le facciate vetrate, coperta in alto da un manto tecnologico, leggero, semitrasparente che scherma la pioggia ma lascia intravedere il cielo. Un edificio progettato, secondo quanto richiesto dal governatore Roberto Formigoni, al servizio dei cittadini, pensato anzitutto come spazio pubblico.

1. Cerimonia di inaugurazione in “Piazza delle Città Lombarde”: l’Arch. Gjlla Giani, Direttore Responsabile di Casa 99Idee, sul palco con l’Arch. Henry Cobb, Dott. Pietro Petraroia (che ha presieduto l’evento) e Arch. Paolo Caputo. 2. Il Presidente Roberto Formigoni.
3. Henry Cobb e Gjlla Giani. 4. La torre dalla piazza. 5. Gioco di riflessi sulle facciate. 6. Rendering del complesso.

Progettato non su una maglia ortogonale, ma secondo una serie di linee curve che si incontrano e divergono con fluida dialogicità, il nuovo edificio è fortemente articolato. “Abbiamo voluto rappresentare i monti e le valli lombarde – riferiscono i progettisti – col sinuoso accostarsi di crinali e spazi vuoti, e il corso dei fiumi che aprono la strada verso la pianura… i fabbricati diventano le dorsali montuose del nord, mentre le piazze e gli spazi aperti sono le valli…”. La torre si eleva dal punto di tangenza più occidentale dei quattro edifici curvilinei alti nove piani fuoriterra,
che lasciano tra di loro molteplici ambiti aperti, oltre alla piazza centrale coperta di 4000 mq.

Vi sono 3700 mq di aree a bosco, 3200 mq di piazze alberate, 9000 mq di giardino lineare oltre a 2060 mq di aree porticate che mettono in comunicazione i diversi spazi; vi si affacciano, oltre agli uffici, sale convegni, mediateche, edicole, caffè, ristoranti, biblioteche, un asilo e altri servizi pubblici… Delle facciate, leggermente curvilinee, quelle esposte al sole hanno pannelli fotovoltaici interposti tra i vetri esterni e quelli interni: con l’impianto geotermico questo sistema è inteso a permettere l’autosufficienza energetica.

L.S.

 

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