Lo splendore notturno delle basiliche milanesi

Il progetto illuminotecnico riguarda 14 chiese.
Le prime sette sono quelle inserite nell’itinerario del Grande Giubileo del 2000. Le altre sette fanno parte del piano urbano della luce, in quanto luoghi di grande rilevanza urbanistica.
AEM E OSRAM protagonisti della luce per la città di Milano

Su quattordici chiese storiche milanesi, grazie all’interessamento coordinato della Diocesi, del Comune di Milano, dell’OSRAM e dell’AEM, è stato realizzato un ampio intervento illuminotecnico che restituisce alla città, rivestiti di nuovo splendore, i suoi luoghi più densi di tradizione e di significato. Il successo dell’iniziativa che ha fatto incontrare il privato con il pubblico, merita particolare risalto. L’opinione pubblica e il mondo dei media hanno riconosciuto il valore progettuale e il significato urbanistico nella sua essenziale spettacolarità.
Ne riportiamo una accurata presentazione perché il successo e la qualità degli interventi illuminotecnici sono esempio fruttifero non solo per la città di Milano. Con questo intervento Milano si pone allo stesso livello delle maggiori città europee: diventa gradevole e suggestivo passeggiare la sera per le strade del centro e soffermarsi ad ammirare le sue chiese, le architetture che meglio rappresentano la storia, la cultura, la tradizione, l’autentica anima della città.

Vista notturna dell’abside di S.Lorenzo, da Piazza Vetra


Gli interventi illuminotecnici sono stati studiati in modo tale da esaltare le particolarità delle chiese storiche milanesi che prevalentemente presentano, data l’epoca storica in cui sono state costruite, superfici in cotto. L’impostazione di fondo dei progetti ha teso a illuminare le architetture nella loro complessità, con una luce che le distingue pur mantenendole in armonia con l’intorno del tessuto urbano. L’attenta progettualità di luci e di ombre, che mette in rilievo la presenza monumentale dei complessi ecclesiastici, porta altresì l’attenzione sul particolare. Significativi risvolti arhitettonici e scultorei, testimonianze che fino a ieri passavano inosservate, oggi si possono rileggere e riconoscere come memoria del lavoro e dello spirito che la comunità di Milano ritrova nelle sue chiese. CHIESA OGGI architettura e comunicazione, dando ampio spazio a quest’iniziativa, vuole sottolineare come la luce sia, secondo le parole del Card. Carlo M. Martini, “strumento efficace della vita associata”.

SANT’AMBROGIO
P.zza S. Ambrogio
(IV secolo)
SAN BABILA
P.zza S. Babila
(XI secolo)
SAN NAZARO IN BROLO
P.zza S. Nazaro in Brolo
(IV secolo)
SAN CARLO
C.so Vittorio Emanuele
(XIX secolo)
S. MARIA DELLE GRAZIE
P.zza S. Maria delle Grazie
(XV secolo)
S. MARIA DELLA CONSOLAZIONE
Via S. Giovanni sul Muro
(XVI secolo)
S. MARIA INCORONATA
C.so Garibaldi
(XV secolo)
SAN MAURIZIO
C.so Magenta
(XVI secolo)
SANT’EUSTORGIO
P.zza S. Eustorgio
(IV secolo)
SAN PIETRO IN GESSATE
C.so di Porta Vittoria
(XV secolo)
SAN LORENZO
C.so di Porta Ticinese
(IV secolo)
SAN TOMASO
Via Broletto
(XVI secolo)
SAN SATIRO
Via Speronari
(XVI secolo)
SAN MARCO
P.zza San Marco
(XII secolo)

Teatralità nello spazio urbano
Il Progetto Luce delle Basiliche di Milano ha risposto in maniera positiva ai requisiti di illuminazione corretta: l’illuminazione non ha alterato, bensì ha evidenziato. Il Prof. Gillo Dorfles, docente di Estetica nelle Università di Milano, Cagliari e Trieste, è colui che come nessun altro ha influenzato l’estetica e la critica del gusto italiano. Prolifico pittore e scrittore, egli con le sue ricerche ha tracciato le linee guida della cultura e del design italiano contemporaneo. Qui risponde alle nostre domande sul tema delicato e importante dell’illuminazione delle chiese storiche.
Qual è l’importanza dell’illuminazione notturna dei monumenti?
Penso sia fondamentale. I monumenti devono essere bene illuminati,, perché la loro presenza è la cosa più importante della Milano storica.
Quali sono i principi generali da rispettare nell’illuminare le chiese storiche?
È fondamentale non travisare l’aspetto architettonico del monumento. Bisogna illuminare dall’esterno senza alterare i rapporti volumetrici dell’architettura. L’illuminazione non deve alterare, bensì evidenziare. La luce diurna proviene dall’alto. L’illuminazione notturna spesso dal basso.
Questo di per sé non determina un’alterazione?
No, l’illuminazione notturna crea teatralità che è importante per evidenziare e sottolineare il monumento stesso, suggerendo la lettura di un passato ricco di storia e di arte.
Che cosa è importante far risaltare in una chiesa?
Gli elementi simbolici di carattere religioso. In Sant’Ambrogio è bene mettere in evidenza il nartece, in Santa Maria delle Grazie la cupola. In generale è bene evidenziare certi elementi scultorei sui portali. Una chiesa illuminata acquisisce un particolare significato urbanistico… Ho sempre sostenuto che a Milano mancassero punti di riferimento urbanistico. Si tratta di una città di pianura, non vi sono quindi dei riferimenti nella conformazione naturale del territorio come a Roma, con i suoi colli. In questa situazione l’illuminazione notturna fornisce leggibilità allo spazio urbanistico. Le chiese sono poli di riferimento significativi, di individuazione e di indicazione di situazioni ambientali.
Quali ritiene siano le chiese più importanti in quanto segni urbanistici?
Le basiliche romaniche costituiscono l’aspetto più tipico della città. Sant’Eustorgio, San Simpliciano, S. Nazaro in Brolo, S. Maria delle Grazie, San Lorenzo sono le presenze più caratteristiche.

 

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