Lo spirito oltre il tempo


Boiserie e sapienza artigianale per una cantina nella Val di Fassa

“In vino veritas” e nell’artigianato l’autenticità. Se le due cose vanno assieme,
nasce una cantina raffinata, studiata nei minimi dettagli

È il tempo della cultura diffusa. Si riscoprono le tradizioni antiche e in Italia, terra del vino – “Enotria”, come la chiamarono i colonizzatori Greci – e a Moena, il maggiore centro della Val di Fassa, un hotel ha organizzato una cantina che ospita tutti i vini del Trentino: 500 etichette allineate in diverse salette, tutte intime e ambientate, con le bottiglie che occhieggiano orizzontali dalle strutture di appoggio, o troneggiano imponenti su ripiani. È un’ambientazione
accuratamente studiata con grande sapienza artigianale, che definisce un’atmosfera di pacatezza e contemplazione. L’artigianalità, tipica della lavorazione manuale del legno, si riflette nell’unicità di ogni pezzo. I materiali impiegati, ovviamente, sono sempre di primissima qualità, al fine di garantire nel tempo durata e bellezza.
Oltre ad utilizzare l’abete, e altre essenze come noce, rovere e ciliegio, vengono realizzati arredi con il legname recuperato da antiche abitazioni e vecchie baite. Archi di pietra locale a secco, scaffalature in legno recuperato dalle baite della Valle, pavimenti con inserti di cristallo che lasciano trapelare altre bottiglie, luci soffuse e qualche inserto elettronico compongono uno scenario di intima familiarità: la sapienza artigiana del carpentiere si è unita
a quella del muratore, ed ecco le pietre e la boiserie composte da un’unica mano artigiana che ritrova nel legno antico un nuovo splendore.
Specchi, finestre, mobili, impiantistica; tutto è eseguito da un’unica regia architettonica: per questo scaffali e archi, pavimenti ed espositori si accostano con fluida continuità e la cantina diventa un paradiso.

Una sala dell’articolata cantina a Moena. Il legno di recupero, organizzato in scaffalature e piani di appoggio, di per sé è sufficiente a creare un’atmosfera molto suggestiva, che completa la sensazione di nobiltà che ispirano vini pregiati.
Gli archi in pietra ricordano l’antica tradizione costruttiva locale “a secco”.
Gli espositori raccolgono le bottiglie per annata e alcuni riquadri retroilluminati ne indicano nomi e caratteristiche, con cura e precisione museale.
Su una vecchia botte campeggia uno schermo in cui si racconta la storia del più pregiato tra i vini locali.
La pavimentazione in pietra è interrotta da finestre orizzontali in cristallo
Progetto e realizzazione: Arredamenti Defrancesco.

La cantina diventa un po’ museo, un po’ raffinato luogo di incontro. Con un arredo in legno
di recupero e l’ispirazione del vino di qualità, l’ambiente si presenta unico e irripetibile

L’ACCOSTARSI DI MATERIALI
MONITOR LCD E ASSI RECUPERATE DALLE VECCHIE BAITE MONTANE; LAMPADE METALLICHE DI DESIGN E CARDINI IN FERRO BATTUTO AGLI SPORTELLI; PIETRA LOCALE E INSERTI A PAVIMENTO D IN CRISTALLO. L’ANTICO E IL CONTEMPORANEO, L’ESPRESSIONE DEL MONDO “GLOBALIZZATO” E IL GENIUS LOCI: NEL SEGNO DELLA CONTAMINAZIONE E DEL DIALOGO TRA GLI STILI E TRA LE EPOCHE.

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