Linee e colori per il fuoco

UNA SOBRIA E ELEGANTE PARETE ATTREZZATA PRENDE VITA DALLA STRUTTURA DEL CAMINO
Progetto: Marco Fumagalli, architetto
Località: Intra (VB)
Materiali: legno di rovere tinto e granito di Baveno
Testo e Art Direction: Rita Ghisalberti
Foto: Fabrizio Gini

Marco Fumagalli, architetto e designer, laureato presso il Politecnico di Milano dove svolge attività didattica per il corso di Progettazione Architettonica. Lavora nel campo del product design e svolge come libero professionista attività di progettazione nell’ambito della ristrutturazione, riqualificazione urbana e architettura d’interni, allestimenti espositivi per show room e locali pubblici. Particolarmente attento alle problematiche dell’abitare la sua progettazione è mirata al controllo del dettaglio, all’attenzione nella scelta e nell’applicazione dei materiali. Vive e lavora tra Stresa e Milano.

In una villa affacciata sul Lago Maggiore il disegno del camino, oggetto di una mirata progettazione degli spazi interni, è ispirato al massimo rigore. L’intervento dell’architetto si esplicita in maniera cauta, controllata e lineare: tutto è calmo, pacato e preciso. La nitidezza dell’idea architettonica è rafforzata da una gamma severamente ristretta di materiali e rigorosi particolari funzionali. La decorazione è assente tutto è ridotto al minimo, funzionale e semplice. Con un gioco di spessori materiali e colori gli elementi della parete attrezzata, sfuggono al loro banale destino di arredi per integrarsi fisicamente all’architettura. Nel contesto domestico il colore viene introdotto con l’arredamento su misura disegnato dall’architetto. È una combinazione che permette ai contenitori funzionali di assumere un carattere nuovo: ad esempio centrando tutti gli impianti (stereo, televisione e camino) in un unico blocco collocato dal pavimento al soffitto in una parete attrezzata con contenitori color blu e mensole in vetro, le qualità spaziali si esprimono al meglio senza sacrificare le esigenze funzionali. Inoltre un uso sensuale del colore crea coreografie spaziali e sottolinea la prospettiva. La sua presenza intermittente dà vita a un motivo decorativo sequenziale per l’occhio: lo sguardo in movimento ne viene attratto, catturato e guidato sul camino, unico elemento di raccordo verticale.

 

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