Libri: armonie tra quattro mura

14 LUGLIO 1902-2002

La ricostruzione del Campanile di San Marco è stata completata col restauro della Madonna del Sansovino, presentato l’11 luglio 2002 a Venezia. Il prossimo CHIESA OGGI architettura e comunicazione ne darà ampio resoconto.

La ricostruzione del Campanile di San Marco è stata perfezionata col restauro della Madonna del Sansovino, collocata nella loggetta ai piedi del campanile. Si ruppe in 1400 pezzi quando il 14 luglio del 1902 il campanile crollò: l’ha ricordato CHIESA OGGI architettura e comunicazione ne darà ampio resoconto. Pietro Zei ricompose pazientemente i frantumi della statua entro il 1903. L’Opificio delle Pietre Dure di Firenze riprese la prima ricostruzione nel 1955, a causa del deperimento del gesso che connetteva i frammenti recuperati. Nel 1997-2002 il successivo e terzo restauro a opera dell’Opificio ha ridotto e protetto il cemento del secondo intervento, ha protetto e valorizzato la doratura originaria riapparsa su molte parti della statua. Il suo restauro è stato presentato l’11 luglio 2002 a Venezia da P. Angelo Caccin, Mons. Dr. Antonio Meneguolo, Dr. Giovanna Nepi Scirè, Arch. Ettore Vio, Prof. Irene Favaretto, Arch. Gjlla Giani e Arch. Giuseppe M. Jonghi Lavarini (da sinistra nella foto sotto).


Libri
Armonie tra quattro mura
“Architettura & Musica” (Edizioni Lybra Immagine, Milano 2002). Realizzato con Musica per Roma SpA, il volume presenta sette “cantieri” per la musica su progetto di Renzo Piano. Un excursus importante tra progetti fatti per l’ascolto.

L’architettura modella lo spazio: la conosciamo con la vista anzitutto. Ma c’è un’altra dimensione spaziale della quale bisognerebbe sempre tener conto, soprattutto nel progetto delle chiese. L’acustica di un volume chiuso contribuisce in modo assolutamente sostanziale alla nostra percezione dello spazio. “La musica è l’architettura più immateriale che possa esistere” afferma Piano in un dialogo con Tullio Regge e Luciano Berio che introduce il volume, alla ricerca di un linguaggio comune tra musica e architettura. “C’è dappertutto una potenzialità musicale, ce n’è in ogni anfratto acustico….” afferma Berio. Il dialogo si sviluppa nella ricerca del principio della creatività, riferibile alle più diverse discipline. La fusione tra architettura e musica risulta palpabile nei progetti illustrati nel volume: l’Auditorium Parco della Musica di Roma, l’Auditorium Niccolò Paganini di Parma, il Teatro in Potsdamer Platz di Berlino, il Centro culturale Jean-Marie Tjibaou di Nouméa, lo Spazio musicale per l’opera Prometeo, a Venezia e Milano, l’Auditorium del Lingotto a Torino, il Centro Nazionale d’Arte e Cultura Georges Pompidou di Parigi.Tutti luoghi concepiti per accogliere i musicisti e la loro immateriale produzione.

 

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