L’essenza costruttiva del legno

Dalla notte dei tempi l’uomo ha utilizzato il legno come materiale per soddisfare quello che oggi possiamo definire il bisogno primario e il diritto universale e imprescindibile alla protezione e sicurezza offerta dalla propria abitazione.
L’uso del legno come materiale strutturale era prassi consolidata fino alla fine dell’Ottocento in tutta Europa.
Al termine del XIX secolo, l’introduzione dell’acciaio e del cemento armato ne hanno segnato il progressivo regresso, limitandone l’impiego a pochi campi come l’ingegneria naturalistica o ad applicazioni leggere come la serra o addirittura mortificandolo come cassaforma. Tale declino è stato molto più marcato in Italia che nelle altre nazioni europee mentre nell’America settentrionale si è continuato a utilizzare il legno in maniera estensiva, specialmente nell’edilizia civile.
Solo il recente sviluppo della progettazione architettonica e di nuove tecniche costruttive, nonché l’approfondimento dell’analisi strutturale e della resistenza alla combustione del legno, unitamente all’introduzione di nuovi prodotti preservanti dal degrado e dagli insetti sociali, hanno consentito di riappropriarsi delle innumerevoli possibilità architettoniche, della straordinaria natura estetica e della totale compatibilità con i criteri dello sviluppo sostenibile che una struttura in legno può offrire.Le abitazioni con struttura portante in legno si dividono in due grandi famiglie che derivano da due sistemi costruttivi tradizionali. Uno dei più antichi metodi di costruzione delle case è quello definito Blockbau (anche indicato con un altro termine tedesco »Blockhaus«, oppure con il termine inglese “Log House”) nel quale si sovrappongono orizzontalmente tronchi o travi fino a formare delle pareti. L’aggancio è
ottenuto sugli angoli, dove vengono ricavate delle connessioni che permettono l’incasso, garantendo allo stesso tempo un irrigidimento della struttura. Il sistema “Log House”, (utilizzato da Finn Gerenda es Rönkhaz kft), prevede essenzialmente l’impiego di tronchetti in legno massiccio di abete rosso e pino silvestre, squadrati o stondati,
con doppia o tripla lavorazione a maschio e femmina, sovrapposti verticalmente tra loro fino a formare la parete divisoria o portante secondo il sistema costruttivo finlandese della casa madre Eurohonka Oy.
Dal 1961 la Eurohonka Oy produce abitazioni e tecnologie di lavorazione su vasta scala diffondendo i suoi prodotti in tutta Europa, Stati Uniti, Canada, Giappone. Ecologia, tecnologia d’avanguardia e qualità dei materiali sono i tre punti di forza del produttore finlandese, espressione di una tradizione costruttiva di case in legno massiccio che si tramanda da secoli. Quindi, massimo grado di affidabilità ed esperienza sono la garanzia di una prestigiosa realtà aziendale di fama internazionale. I tronchi utilizzati per la costruzione delle case in legno sono in abete rosso e pino silvestre a lenta crescita tagliato in prossimità della linea del Circolo Polare Artico. È lì che cresce e si rafforza questa straordinaria materia prima; è proprio lì, dove il clima è più impietoso per temperature glaciali e latitanze solari che queste conifere si compattano molecolarmente in 80/150 anni di vita.

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