SOTTO UN MANTO DI SCANDOLE

Il luogo è quello dove fino al 1841 sorgeva un’antica chiesa in legno, tra Nivala e Haapärvi, nell’Ostrobothnia del Nord, in Finlandia.
Qui la parrocchia di Kärsämäki ha voluto ricostruire un luogo di culto, nei campi accanto a un corso d’acqua, e ha scelto di farlo, complice la Facoltà di Architettura della vicina università di Oulu, ricorrendo alle tecniche antiche. Il concorso indetto nel 1999 è stato vinto da Anssi Lassila, cofondatore dello studio Lassila Hirvilammi Architects ed è stato realizzato nel giro di cinque anni, grazie alla partecipazione di altri istituti universitari e grazie al lavoro di diversi studenti: il cantiere, per certi versi simile – si parva licet – a quello della Sagrada Familia, è stato anche un campus dove ristudiare e riesumare tecniche ormai dimenticate. Ma per realizzare un progetto decisamente radicato nella cultura dell’oggi. Come dicono i progettisti: “Il concetto di base è semplice sia sul piano strutturale, sia sul piano funzionale. La forma deriva in parte da quella delle chiese vernacolari. Ma risente anche della tendenza minimalista contemporanea.
L’idea di una chiesa di oggi costruita con metodi antichi è apparsa subito non solo inconsueta, ma anche problematica. Alla fine la realizzazione ha portato un arricchimento generale.”La struttura si compone di un volume interno in assi e di un volume esterno in scandole incatramate. L’avventura costruttiva, in questo simile al cantiere barcellonese, è stato anche il terreno di studio e di prova di sistemi artigianali un tempo noti, oggi dimenticati. Gli alberi sono stati selezionati uno a uno, segati a mano, trascinati in situ da un cavallo e qui lavorati fino a ottenere le assi (l’opera più faticosa) e le scandole. Anche i chiodi sono stati fusi ad hoc. In questo modo l’opera è stata totalmente artigianale, con materiali locali e molti – proprio come nei cantieri medievali – hanno lavorato come volontari. Tutto questo contribuisce a rifondare il genius loci, come nessun disegno architettonico in sé potrebbe.
Lo spazio tra i due volumi esterno e interno riceve una luce fioca e ospita spazi di servizio (vestibolo, ingresso, depositi). Mentre l’aula è illuminata da una lanterna sommitale.Progetto: Arch. Anssi Lassila, Lassila Hirvilammi Architects
Committente: Parrocchia di Kärsämäki
Realizzazione: autocostruzione
Foto: Jussi Tiainen (tratte dal volume WOOD architecture in Finland, Rakennustieto Edizioni)

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