Le rocce della Sardegna entrano in casa

L’utilizzo del granito di Sardegna ha dietro di sè una lunga storia. Perché allora non farlo protagonista della propria casa? Fu lavorato dagli scalpellini nuragici in lastroni e monoliti per erigere Nuraghi e Tombe dei Giganti.
Gli stessi Romani utilizzarono il granito di Sardegna per monumenti, ville patrizie e pavimentazioni.
Altri esempi si possono trovare in alcune delle colonne del Pantheon, erette in granito proveniente dalla Gallura e nel colonnato del Duomo di Pisa (XIV-XV sec.). Il nome “granito” deriva dal latino granum, data la sua superficie fatta di grani di cristalli visibili a occhio nudo. Ecco allora una bella occasione per farlo entrare protagonista anche nella nuova casa di vacanza in Sardegna. La scelta di un blocco di pietra si sposa bene con l’angolo magico del fuoco, con l’angolo del camino.
L’asprezza del suo sasso così ricco di storia permette al padrone di casa e ai suoi ospiti
una riflessione antica che si fa sempre viva nel quotidiano.
Il bianco delle pareti, il soffitto disegnato di travi lasciate grezze d’ulivo, il cannucciato
sono l’atmosfera di questa casa molto bella perché ritrova, nel nuovo, un genius loci, che si sposa con il paesaggio della Sardegna. L’attenta scelta degli arredi, i divani bianchi e il tappeto dell’artigianato locale riconoscono all’architetto che ha curato la casa un’attenta armonia di materiali, colori e soluzioni.

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