Le pagine tecniche: giochi d’acqua e giochi in acqua, la manutenzione ordinaria della piscina

di Carlo Goglio

GIOCHI D’ACQUA…
Negli ultimi anni la cultura della piscina ha subito diversi cambiamenti evidenziando sempre più frequentemente la funzione di svago legato all’ambiente acqua. Senza trascurare gli aspetti estetici e di inserimento ambientale, l’angolo piscina è diventato sempre più spazio di vita all’aria aperta ove trascorrere gran parte della giornata e non solo il luogo per la nuotata o per prendere il sole. Infatti sempre maggior attenzione e successo riscuotono tutti quegli interventi ed accessori che consentono il divertimento in acqua trasformando la piscina da ambiente statico in un punto vivo, allegro, di divertimento nel quale l’acqua scorre, salta, cade e comunque si muove in cascate e giochi con il caratteristico suono che da già una sensazione di freschezza. La fantasia dei produttori di accessori ha portato alla realizzazione di attrezzature in grado di ricreare in piscina dei comportamenti che l’acqua ha in modo naturale nei ruscelli, nelle cascate ed in diversi tipici luoghi termali ove l’acqua è utilizzata a scopo terapeutico per conferire benessere al nostro corpo. La maggior parte di questi accessori deve essere installata in fase di costruzione della vasca, altri invece possono essere inseriti successivamente posizionandoli a bordo vasca a all’interno della piscina. Sono sconsigliabili le improvvisazioni se non si vuole restare delusi sull’effetto desiderato. L’ipotesi più frequente è la realizzazione di una cascata, che scaturisca dalla parete del bordo, da rocce naturali o artificiali per simulare una sorgente, oppure da un vaso contenitore, da una statua o da una vasca posta ad una quota più alta. Anche per le cascate come del resto per tutti i giochi d’acqua, è consigliabile realizzare un circuito idraulico indipendente rispetto all’impianto di depurazione dell’acqua, con propria presa d’acqua e pompa, e tubazioni di adduzione. Questo accorgimento consentirà di interromperne il funzionamento quando non desiderato, senza pregiudicare la depurazione dell’acqua della piscina, ed inoltre sarà possibile un corretto dimensionamento di entrambi gli impianti senza limitazioni ed influenze reciproche. Dati caratteristici e fondamentali per la progettazione di una cascata ad effetto voluto e non casuale sono la larghezza della lama desiderata, lo spessore, l’altezza e la distanza in orizzontale tra la soglia o punto di inizio della cascata ed il punto di arrivo ove si realizzerà il contatto con la superficie della piscina. Questi dati determineranno la portata e la potenzialità della pompa necessaria a garantire l’effetto desiderato. Altri accorgimenti riguarderanno il gocciolatoio per evitare che l’acqua cada lambendo la parete e la possibilità di illuminazione con sistema tradizionale o a fibre ottiche che consentiranno di conferire colorazioni diverse alla cascata d’acqua. Meno impegnative dal punto progettuale, in quanto già standarizzate, ma comunque di gradevole effetto sono tutte le cascate o le fontane per le quali la scelta è tipicamente di natura estetica e che prendono il nome dalla forma del componente dal quale scaturiscono : luna, mezzaluna, cascata, cannone, pellicano, airone, ventaglio, riccio, fungo, ombrello ecc.


…E GIOCHI IN ACQUA
Quando non si voglia effettuare interventi di una certa rilevanza, sono anche disponibili delle mini fontane con la base galleggiante che si posizionano direttamente sull’acqua e che sono in grado di realizzare degli zampilli semplicemente mediante un collegamento di raccordo ad una bocchetta di immissione dell’acqua filtrata in piscina. Effetti e caratteristiche diverse sono invece ottenibili dall’uso di aria insufflata medianti soffiatori ed convogliata in piscina da componenti particolari. Escludendo volutamente l’idromassaggio nelle sue varie forme,in quanto piuttosto conosciuto, sono interessanti e relativamente poco conosciuti i tre sistemi che seguono. Lettino a bolle : è costituito da un cassonetto in acciaio inox, di circa due metri di lunghezza per venti centimetri di larghezza e quattro centimetri di spessore con la parte superiore forata opportunamente e sagomata in modo da somigliare ad una sdraio con inclinazioni studiate per favorire il riposo ed il rilassamento del corpo. Vengono posizionati in orizzontale in una zona particolare della vasca con il fondo che segua le inclinazioni del lettino, ad una profondità di 20-40 centimetri in modo che sia consentito al bagnante di restare con il corpo disteso e sommerso, ma con la testa fuori dall’acqua. L’aria spinta dal soffiatore uscendo dai fori del lettino crea un massaggio effervescente su tutto il corpo in posizione distesa e rilassata, lungo la schiena, le gambe e le braccia che danno una gradevole sensazione di galleggiamento e di sospensione in aria. Geyser : tramite quattro bocchette speciali posizionate nel fondo della piscina nella zona meno profonda, viene immessa dell’aria tramite un soffiatore, creando un effetto turbolenza originato dalle bolle che salgono verso la superficie. Aqua bubble o mille bolle : è la versione molto potenziata del precedente ove l’aria è convogliata in una piastra larga 70×70 cm ricoperta da una griglia forata con formazione di una forte corrente d’aria ascendente con getto consistente che sale di 20-30 cm oltre la superficie della piscina. Gli adulti possono apprezzare la forza del massaggio verticale realizzato dal grande flusso di bolle, mentre i bambini si divertono facendosi trascinare in alto da un ascensore acquatico. Per aumentare le possibilità di gioco in acqua non c’è che l’imbarazzo della scelta : realizzati in materiali plastici leggeri e poco costosi i più attivi possono mettere in acqua la rete per la pallavolo, il canestro per il basket, la porta per la pallanuoto, mentre chi cerca il relax può scegliere comode poltrone galleggianti con portabicchieri per non essere costretto ad uscire dall’acqua per degustare una bibita sempre fresca.

LA MANUTENZIONE ORDINARIA DELLA PISCINA
Come per tutte le macchine, anche per la piscina vale la regola aurea della manutenzione: pochi interventi semplici, regolari e costanti evitano faticosi e costosi interventi straordinari. Per rendere più semplice la comprensione e possibile applicazione pratica abbiamo elencato i vari interventi di manutenzione secondo la cadenza della frequenza e non secondo la rispettiva importanza, ed abbiamo riassunto il tutto in una tabella che consigliamo di tenere a portata di mano.

1) INTERVENTI DA EFFE
TTUARE QUOTIDIANAMENTE
1.1) Controllo del valore del pH
Il valore ideale da mantenere è normalmente compreso tra 7,2 e 7,4. Valori maggiori rendono meno efficace l’azione disinfettante del cloro e devono essere corretti con aggiunte di un prodotto acido. Valori inferiori sono pericolosi per le possibili corrosioni delle parti metalliche e per l’aggressione nei confronti delle malte cementizie e devono essere corretti con prodotti alcalini.
1.2) Controllo del valore di cloro
Il valore ideale da mantenere è normalmente compreso tra 0,4 e 0,6 mg/l. Sarebbe utile disporre di un corredo in grado di analizzare sia il cloro attivo libero sia il cloro combinato (corredo DPD), con quest’ultimo entro 0,2-0,4 mg/l, tenendo così sotto controllo la formazione di clorammine che sono la causa degli odori sgradevoli della piscina. E’ utile sapere che i consumi di cloro sono variabili e dipendenti dalle condizioni climatiche oltre che dal numero dei bagnanti. Sole caldo, raggi ultravioletti e pioggia favoriscono il consumo di cloro.
1.3) Aggiunte di prodotti
E’ preferibile effettuare le aggiunte di prodotti la sera con il filtro ancora in funzione per favorirne la miscelazione nell’acqua della piscina. E’ da evitare l’aggiunta diretta del prodotto tal quale in vasca per evitare eccessive concentrazioni locali che potrebbero danneggiare i rivestimenti; molto meglio sciogliere prima il prodotto in acqua utilizzando un contenitore e poi versare la soluzione in modo uniforme sulla superficie della vasca o molto lentamente nello skimmer. Ogni prodotto deve essere dosato singolarmente, evitando pericolose miscelazioni di prodotti diversi in un’unica soluzione.
1.4) Pulizia della superficie
Utilizzare la retina frequentemente, specialmente la sera per togliere dall’acqua gli insetti, le foglie e tutte le impurità galleggianti. L’aspetto della piscina sarà molto più gradevole, si eviterà che vadano a depositarsi sul fondo con conseguente maggior fatica per la loro eliminazione e costituire fonte di maggiori inquinamenti.

2) INTERVENTI DA EFFETTUARE OGNI 3-4 GIORNI
2.1) Pulizia del fondo vasca
E’ sufficiente un leggero strato di polvere depositato sul fondo della piscina per togliere all’acqua la caratteristica brillantezza e favorire la proliferazione delle alghe e dei batteri. Anche se non sono presenti impurità di maggiori dimensioni è sempre consigliabile effettuare con regolarità la pulizia del fondo, immettendo il robot automatico alla sera (quando disponibile) oppure utilizzando l’aspirafango la mattina prima di fare il bagno quando l’acqua è ancora in fase di riposo e il tempo trascorso nella notte ha consentito il deposito anche delle impurità più leggere. Avremo così meno problemi di alghe e risparmieremo sicuramente fatiche e prodotti chimici.
2.2) Pulizia dei cestelli skimmer
Il ristagno delle impurità aspirate dallo skimmer e trattenute dal cestello provocano un riduzione della sua capacità di aspirazione e quindi una minore efficacia nella pulizia della superficie della piscina oltre a favorire lo sviluppo di batteri ed alghe. La regolare pulizia dei cestelli è un efficace modo per la riduzione dei consumi di prodotti chimici.
2.3) Pulizia del cestello prefiltro
Alla cadenza indicata e sempre quando si termina l’uso dell’aspirafango deve essere aperto il prefiltro posto davanti alla pompa di circolazione ed estratto il cestello per una completa pulizia eliminando anche gli aghi di pino. Con questa operazione viene assicurato che la portata della pompa non subisca riduzioni mantenendo le caratteristiche originali di efficienza dell’intero impianto di depurazione.

3) INTERVENTI DA EFFETTUARE SETTIMANALMENTE
3.1) Lavaggio del filtro
Pochi minuti di lavaggio settimanali, nel caso l’impianto sia dotato di filtro a sabbia, sono sufficienti a mantenere la capacità filtrante originale eliminando tutte le impurità accumulate nel suo ciclo di lavoro. Attenzione però, controllate il manometro del filtro dopo l’uso dell’aspirafango e se necessario effettuate un lavaggio supplementare.
3.2) Trattamento antialghe
In via preventiva è consigliabile aggiungere all’acqua dei prodotti antialghe che, oltre ad avere azione specifica, aiutano l’azione delle sostanze disinfettanti. In condizioni normali il prodotto ha un consumo modesto ed è quindi sufficiente un controllo con eventuale aggiunta con cadenza settimanale. Attenzione però, in caso di forti piogge o all’avvicinarsi di temporali è utile controllare e rinforzare la presenza di antialghe e disinfettanti.

4) FUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO
L’impianto di depurazione deve essere in funzione per almeno 10-12 ore al giorno. Nel caso si voglia interromperne il funzionamento frazionandolo è raccomandabile non suddividere il tempo in più di due cicli essendo non produttivi cicli di 2-3 ore perché troppo brevi. Mentre l’impianto può essere fermato nelle ore serali o notturne per consentire alle impurità non ancora eliminate di depositarsi sul fondo della vasca per essere aspirate con il robot o l’aspirafango. Come per la macchina, anche per la piscina la prevenzione con la manutenzione ordinaria è più facile, conveniente e vantaggiosa di cure e interventi straordinari.

Una realizzazione ArtRock

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