LA VOCE DELLE DIOCESI

Sono moltissime le iniziative che vengono intraprese nelle Diocesi italiane in merito alla
conservazione dei Beni Culturali Ecclesiastici, alla edificazione di nuove chiese, alla presentazione di nuove opere d’arte, alla discussione su tematiche attinenti al rapporto vivo tra architettura, arte e Chiesa. La nostra rivista,CHIESA OGGI architettura e comunicazione, nasce come strumento di documentazione, di informazione e di servizio. Il servizio consiste proprio nel mettere in comunicazione le diverse realtà che si muovono nel vasto mondo dell’architettura per la Chiesa, con tutto quel che questo comporta, con tutte le implicazioni nel campo progettuale, tecnologico, artistico, liturgico, ecc. Gli Uffici diocesani che si occupano dell’edificazione di nuove chiese e del mantenimento dei Beni Culturali Ecclesiastici sono l’interlocutore di tutti coloro che a diverso titolo stanno partecipando o desiderano partecipare al progetto della chiesa e al suo rinnovamento.
CHIESA OGGI architettura e comunicazione è l’unica rivista specializzata nell’architettura della chiesa in tutte le sue articolazioni: l’unica rivista che raggiunge sia le parrocchie italiane, sia chi nell’ambito professionale o imprenditoriale ha fatto dell’edificio chiesa una parte importante, talvolta esclusiva, della propria specializzazione.

www.chiesaoggi.it

Queste pagine sono a disposizione delle Curie diocesane: qui possono presentare le iniziative che hanno intrapreso, che stanno realizzando o che intendono concretizzare in futuro. Una iniziativa di una singola diocesi può essere fonte di ispirazione per altri, può essere motivo di dibattito, ablemi specifici. Siamo sicuri che altri vorranno comunicarci le loro iniziative e che il flusso di informazioni, proposte, analisi, suggerimenti, richieste che su queste pagine troveranno ospitalità, sarà sempre più ricco e fecondo. Inviate la Vostra comunicazione per posta elettronica:
<chiesaoggi@dibaio.com>

 

Durante tutto il mese di ottobre 2010, si è svolta in diversi luoghi dei Musei Vaticani, quali la Pinacoteca e le Terrazze della Pinacoteca, il Cortile della Pigna-Propilei, una serie
di eventi culturali serali dal carattere fotemente spettacolare, con il titolo Che c’è di Bello? Incontri tra uomini, arti e culture. Il titolo evoca il senso di attesa a fronte di opere e forme artistiche non note, come alcune di quelle proposte nel corso del programma, che era rivolto “a chi vuole passare una serata piacevole, a chi desidera conoscere, a chi cerca altro da sé”. La serie di incontri si è aperta il 1° ottobre con un concerto dal titolo Arte della leggerezza e leggerezza nell’arte del Duo Keira – Michela Chiara Borghese & Sabrina De Carlo, che ha eseguito opere di S. Barber, E. Grieg, C. Debussy e D. Milhaud. Gli altri incontri, a cadenza settimanale, sono stati: Spes mea cara. Omaggio a Maria, concerto di Nicola Di Foggia, Luca Salerno e Stefania Colesanti; Notte Australiana, incontro con la cultura indigena australiana curata dall’Ambasciata d’Australia presso la Santa Sede e dall’Università Cattolica Australiana; Musica tradizionale russa, col Coro della Cattedrale cattolico-romana di Mosca, a cura dell’Arcidiocesi di Madre di Dio a Mosca e della Fondazione De Boni Arte; Bel canto nei Musei, brani scelti dal Trovatore verdiano, con Dario Ciotoli, Paola Romanò, Stefania Colesanti, Sergio Panajia, Emanuela Della Torre, Andrea Adriani, Rolando Nicolosi, Rosa Alba Russo Mazzetti.B&C
Restauro conservativo decorazioni pittoricheStrumenti per la cogestione dei beni culturali tra Chiesa e Stato

Nei giorni 27 e 28 settembre 2010, presso l’Oasi Bartolomea in Lamezia Terme si è tenuto il convegno I beni culturali Ecclesiastici in Calabria. Comprensione – cooperazione
– responsabilità, organizzato dall’Ufficio Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Calabra.
All’incontro, che si rinnova con cadenza biennale, hanno partecipato oltre 120 operatori che afferiscono agli Uffici dei Beni Culturali Ecclesiastici della Regione, che in questa occasione si sono confrontati con i dirigenti degli Uffici e degli Organismi statali e regionali.
Dopo l’indirizzo di saluto di Mons. Arduino Cantafora, Vescovo della diocesi di Lamezia Terme, è seguita la relazione dell’Ing. Paolo Martino, direttore dell’Ufficio regionale B.C.E. che ha descritto l’organizzazione che l’Ufficio si è data, il lavoro compiuto nell’ambito delle 12 Diocesi calabresi, sia nel settore della catalogazione, sia della salvaguardia dei beni culturali ecclesiastici. Don Domenico Vernì, della Consulta regionale B.C.E., che ha coordinato la prima sessione dei lavori, ha poi introdotto il Prof. Giorgio Feliciani, Presidente del Centro studi ecclesiastici dell’Università Cattolica di Milano, che nella sua relazione su Le intese Stato/Chiesa Cattolica Italiana per i beni culturali: quale responsabilità per le istituzioni civili e religiose ha ripercorso le vicende legislative e l’attuazione delle Intese del 1996 e del 2005 ponendo l’attenzione sull’importanza della cogestione dei beni culturali che deve avvenire nell’ambito delle rispettive competenze. Ha poi evidenziato come vanno interpretati i termini cultura, sviluppo, collaborazione e le
procedure con cui la nuova intesa, che travalica i limiti della norma concordataria, affronta i temi della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici.
È seguita una tavola rotonda, coordinata da don Franco Greco, con gli interventi di Mons. Luigi Renzo, On. Mario Caligiuri, Arch. Francesco Prosperetti. Nel corso della seconda sessione, coordinata dal Dr. Giacomo Oliva, responsabile della sezione Musei dell’Ufficio regionale B.C.E., il Prof. Giorgio Feliciani ha relazionato su Le intese Stato/Chiesa: limiti dell’attuazione e prospettive di lavoro a livello regionale, argomento di base per lo sviluppo della tavola d’incontro successiva che sul tema I beni culturali ecclesiastici quale concertazione in Calabria? Esperienze, difficoltà, nuovi strumenti e tracce di lavoro ha visto confrontarsi l’Arch. Roberto Banchini, la D.ssa Simonetta Bonomi, il Dr. Fabio De Chirico, l’Arch. Giuseppe Stolfi, la D.ssa Francesca Tripodi. La seconda parte della tavola d’incontro ha visto gli interventi dell’Ing. Tito Arno, di don Filippo Ramondino ed il mio, seguiti da quello dell’Arch. Domenico Schiava: tutti volti a elaborazioni sul tema della collaborazione tra attività ecclesiastiche e delle Soprintendenze a livello regionale. Nel corso della seconda giornata sono state affrontate le tematiche legate alla catalogazione dei B.C.E. per la CEI. Dopo l’introduzione di Franco Belsito, sono seguite le relazioni di Laura Gavazzi, D.ssa Lucia Loiacono, D.ssa Concetta Di Bella, D.ssa Orsola Foti, D.ssa Grazia Pascuzzi e quindi, con il coordinamento di Enzo Chiodo, la relazione di Mons. Stefano Russo, Direttore Ufficio nazionale per B.C.E. della Conferenza Episcopale Italiana. L’Ing. Paolo Martino, nel concludere i lavori, ha evidenziato come, per la prima volta, è stato possibile confrontarsi con tutti gli uffici istituzionali presenti nella Regione, per poter migliorare l’avanzamento
del rapporto tra Stato e Chiesa anche in sede locale.
Prof. Arch. Renato Laganà, Responsabile sezione Arte e Architettura Ufficio Regionale B.C.E. – C.E.C.
(testo completo nel sito <www.chiesoggi.it>)Rassegna espositiva nazionale Assisi Arte Sacra 2010

Quattro giorni di produzioni, alto artigianato made in Italy, servizi e arte per il mondo ecclesiastico: questo è stato Assisi Arte Sacra 2010, un percorso espositivo che, dal 7 al 10 ottobre, ha animato i suggestivi saloni di Palazzo Monte Frumentario di Assisi, nel centro storico d
ella città, luogo ideale per dar voce e far esprimere un tessuto imprenditoriale – spesso artigianale – caratterizzato da realizzazioni di elevato pregio, frutto dell’incontro fra linguaggio artistico del passato e nuove forme stilistiche e tecnologiche.
La manifestazione ha avuto lo scopo di avvicinare gli operatori di settore e i destinatari, ed è stata seguita dagli amanti dell’arte che hanno osservato le opere in esposizione.
Sono stati presenti gli scultori della Val Gardena; gli artigiani e i monaci che producono paramenti sacri e riproduzioni pregiate in filo; l’arredo sacro e le opere di scultori e mastri vetrai; gli organi fatti a mano dalle piccole botteghe siciliane e toscane; i restauratori specializzati nella conservazione di antichi monumenti religiosi; i mosaici religiosi provenienti da tutta Italia.
Spiccava un presepio ligneo, otto metri per quasi due metri e mezzo di altezza, molto apprezzato e recensito dalla critica.
Altra importante presenza è stata quella dell’Istituto Serafico di Assisi, uno dei centri di eccellenza del nostro Paese nella riabilitazione per disabili, che ha esposto le opere dei pazienti.
L’evento ha avuto luogo all’interno di Palazzo Monte Frumentario, struttura del XIII sec., restituita alla città dopo quasi mezzo secolo di abbandono. Il percorso espositivo si apriva da via San Francesco.
La particolarità di questa cornice conferisce ad Assisi Arte Sacra 2010 l’unicità nel panorama degli eventi sulle arti rivolte al mondo religioso: un percorso espositivo impreziosito da spazi flessibili e “sostenibili”, che si sposano perfettamente con le storiche volte del Palazzo.
L’iniziativa è stata patrocinata, oltre che dalla diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino, dal Comune di Assisi, dalla Provincia di Perugia e dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali.

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