La vasca come alle terme

Una via di mezzo tra la piscina e la vasca: il centro di una sala da bagno, mercato dal sommarsi di quadrato e di cerchio inscritto, nella tradizione geometrica rinascimentale. La forma circolare garantisce la massima accoglienza e la più libera possibilità di movimento. In dimensioni ridotte, la sensazione di galleggiare nel cielo è trasmessa dall’ampiezza delle vetrate. Un luogo dove la “sensazione” diventa totale. I colori chiaro e scuro distinguono e completano gli elementi che compongono la forma. bagno, ma
anche soggiorno.

Sentirsi al centro del mondo, provare l’appagamento nella levità di chi galleggia sopra la consuetudine dei giorni.
Ecco la nuova dimensione del bagno.
Blue Moon by Duravit.Ma non si tratta solo di stare immersi nell’acqua.
Nel bagno ci si aspetta la completezza: la possibilità di passare dall’asciutto al bagnato e viceversa, con soffice sobrietà

La vasca richiede un intorno attrezzato: è l’elemento centrale ma ha bisogno di una serie di accessori che rifiniscono il rapporto con l’acqua.
COmodità non è soltanto lo stare dolcemente abbandonati a godere il principio di  Archimede (un corpo immerso in un liquido riceve una spinta…).

Conformata un poco a tinozza: la forma essenzializzata è completata da schienale.

L’esperienza di anni di evoluzione del design, non solo in ambito privato, porta a una fusione di forme, e nascono luoghi-sculture

L’innovazione non conosce confini. Le tendenze attuali, dopo aver conosciuto la riduzione all’essenziale che nel minimalismo ha trovato la sua espressione massima, portano verso un ripensamento dal rapporto tra essere umano e natura. Questo è accompagnato dal riemerge dell’idea di ornamento, ma in forme sommesse, pure, non distanti dalle linee di forza che innervano la struttura dell’oggetto. Ecco dunque che basta una svasatura, studiata con cura, e l’oggetto si riveste di un richiamo alla forma della campanula. Il lavabo diventa un poco un fiore: può essere bianco o colorato, ma c’è in esso un che di delicato.

Come un pezzo unico a sé stante. Sorge dal suolo e sembra poter trovare posto ovunque.
Come un monolito i cui profili iperbolici agli spigoli conferiscono una snellezza unica nel suo genere.
L’offerta in più colori consente ambientazioni diverse e variegate.
È il lavabo monolito in ceramica Relais di Globo.

Il “fattore garanzia” è rappresentato da un prodotto al 100% italiano: ricerca e innovazione, tecnologia e design e l’attenzione costante alle esigenze degli installatori e degli utenti sono il risultato di un prodotto italiano leader del settore nella produzione di cassette per WC.
L’italianità del prodotto consente di rispettare appieno le norme ambientali e di etica del lavoro.
Il consumatore finale e prima ancora il progettista, l’installatore , l’impresa, l’idraulico riconoscono e apprezzano anche questo privilegio, che è importante, in un prodotto di vera qualità. (Pucci )Se il bagno è lo scenario in cui spendiamo una parte importante delle nostre ore, l’ostentazione diventa un “must” che accompagna la perfezione desiderata per la nostra persona.

La fonte di luce è un elemento primario: vi sono bagni privi di finestre e comunque l’orario più praticato è quello notturno. La piantana che sorge come un pennacchio che slancia uno sbaffo di fresca luminescenza verso l’alto è il culmine dell’eleganza e della semplicità. Mentre per lo specchio si preferisce uno sfondo scuro, così che la lucida superficie si animi di una vita che resta ben impressa e focalizzata. In campiture di luce e ombra si assaggia lo splendore della solitudine con se stessi.

Il piacere della contemplazione, il gusto della cura che ci consente di trovare in noi un nuovo sorriso di soddisfazione. Servono accessori coordinati e funzionali. Linea 5000 di Axia.La situazione tipica avviene di prima mattina: lo specchio è la fonte di nuove scoperte. Quanto lo attornia disegna una danza che accompagna: val la pena farne una ridda rivitalizzante

Il lavello non è uno strumento concavo nel quale scorre l’acqua avvolgendosi in gorghi e
mulinelli che scompaiono assorbiti nello scolo.
La descrizione tecnica di un oggetto è lontana dallesaurirne la funzione nella logica del rapporto con la persona. La forma e il colore hanno infinite possibilità: possono generare un sorriso e dare una salutare sferzata di ottimismo.

Lavelli binati: a conca petrosa, oppure a calice floreale.
E la consolle di sostegno con i suoi sportelli o cassetti che lasciano a portata di mano gli oggetti necessari.
La scelta della forma e del colore dipende dal carattere della persona. L’offerta è vasta. (Prodotti di Karol).

Ecco gli elementi primari: terra, acqua, aria, fuoco: no, non si torna ai presocratici, ci si ritrova con i colori che si associano agli elementi del bagno e ne ricavano suggestioni nuove e antiche

I rubinetti: il tocco magico che fa sgorgare lo scorrere dell’acqua. Li vogliamo soffici e capaci di chiudere bene; atti a regolare il flusso a piacimento.
L’erogatore è complicato dal fatto che esso regola il miscelatore: dalle giuste proporzioni
di acqua calda e fredda otteniamo la temperatura gradita. Solo l’assieme misurato di tutte queste funzioni è veramente adatto a rispondere non solo alle necessità, ma al desiderio di sentire amico l’ambiente del bagno.
A questo, si associa la luce: il colore. Si chiama “cromoterapia”: cura tramite il colore. È l’effetto del cullare l’emozione da cui dipende il benessere della persona. Il rosso che rivitalizza, il verde che calma, l’azzurro che genera speranza, il giallo che incuriosisce.

Bastano piccoli punti luce e i getti a pioggia assumono un “sapore” differente: personalizzato. Alla sensazione epidermica si aggiunge quella visiva. Nobili rubunetterie.
Il colore cambia, la temperatura si regola: non siamo sempre dello stesso umore, non abbiamo sempre gli stessi bisogni. Rubinetterie per cromoterapia Nobili.

Dove gli elementi restano come sospesi nel vuoto, basta un accenno di colore, una pausa di precisione geometrica

Si apprezza il concetto di spazio, di silenzio e da pochi elementi ben collocati nasce il senso della poesia: si apprezza la profondità delle dimensioni.
Resta un’impressione di purezza. La vasca si presenta come qualcosa di astratto: nel contrasto con la parete densa di colore risalta il suo biancore e la sua forma resta bene in vista.
Colore e disegno si compenetrano l’un l’altro, mentre l’ampiezza della conca esprime il movimento avvolgente dell’abbraccio, quasi come quello di una culla.

Vasca free standing, dal profilo finemente disegnato.
Sembra quasi un’imbarcazione accanto al molo. È spazio disponibile per il comfort. Bohemienne di Simas.

Il disegno diventa un momento di riflessione in cui l’utilità è messa a confronto con l’emozione. Anche nelle più piccole cose si trova il piacere della forma e la ricercatezza dei dettaglio. Portaspazzolino Bertocci.

Il materiale è collegato al tempo: e il cotto ha un retaggio storico, antico come l’uomo

Se oggi si dice “free standing”, un tempo era semplicemente la vasca di metallo con le zampe conformate ad artigli leonini che poggiava precariamente al suolo: una pavimentazione in cotto su cui l’usura aveva scolpito avvallamenti e fessure. Di questa “antichità”, ci resta la nostalgia. Ed ecco che ancora si trovano pavimenti in cotto fatto a mano, ed elementi un tempo standardizzati, oggi pieni di affettività, figlia dei ricordi di generazioni.

Sembra poggiare con leggerezza, il lavabo ha una forma a conca che sembra affondare nella superficie della mensola.
Lo specchio con la sue vertica
lità disegna una dimensione differente.
Ma è il pannello disegnato quel che determina l’ambientazione.
C’è un’atmosfera Liberty che si staglia contro il fondo a rigature ortogonali: quasi un tessuto che posa leggero sulla parete. Il bagno è fatto anche per sognare. Trend di Frorim.La vasca appare nella sua superficie liscia quasi tornita: una presenza eterea contro la parete tempestata di rigature irregolari.
Come scale che si intersecano, scalini e borchie, tratti che si alternano e si dilatano.
Lo scorrere della luce inciampa qui e là: il gioco delle ombre varia nelle ore e si afferma come un fluido vibrare di sensazioni altalenanti. La texture variata del piano è intessuta di sprazzi. Basaltina, Coem.

Porcellana da sempre è sinonimo di disegno e colore: persino di scultura. Ma non è necessario il rilievo là dove la forma è data dalle rigature che con la forza del colore diventano onde e ombre

Il piano della parete diventa lo schermo sul quale si racconta una storia: no, tante storie.
Bastano lievi sfumature di colore e un fluido intrecciarsi di spighe cromatiche per suggerire alla fantasia stati d’animo, emozioni, per evocare momenti di pura estetica contemplativa. Gli oggetti si presentano come sospesi in un mare di pacata musicalità. La ceramica nel corso delle epoche ha rappresentato il meglio dell’arte. Oggi la si ritrova
nelle Ceramiche Supergres

Non è antagonista all’acqua. Il legno è da sempre materiale che protegge, isola, accompagna. Nel bagno le sue superfici attraversate dai solchi della linfa rivelano il lento scorrere del tempo. Compongono immagini di suggestione infinita, ripercorrono epoche lontane e raccordano il desiderio dell’oggi con l’imperturbabilità del sempre. Il contrasto tra le superfici ilignee con la loro innata rugosità e il metallo, così indefettibilmente liscio genera immagini che non stancano mai: che non conoscono ripetizione.
Basta un breve scarto e la visuale appare nuova, il raccontocambia, l’estetica divente differente. Antico Cadore.

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