La torre dell’Orologio di Piazza San Marco a Venezia

Il tempo della Serenissima

Comincia il restauro di uno dei principali simboli della capitale adriatica. Edificato tra il 1496 e il 1499, l’edificio ospita una meccanica costruita dai maestri orologiai emiliani. Nel corso dei secoli ha subito modifiche architettoniche. I problemi da risolvere sono sostanzialmente di natura statica, e sono dovuti alla "traslazione" della fabbrica, già da tempo monitorata.

Dopo l’edificazione, avvenuta tra il 1496 e il 1499 su progetto attribuito a Mauro Codussi, nei secoli la Torre dell’Orologio di piazza San Marco ha subito vari interventi, sia di allargamento (quale la costruzione delle ali laterali nel 1506 e la sopraelevazione di due piani nel 1755), sia di restauro, tra i quali il più significativo fu quello del 1857, durante il quale vennero eseguiti anche rinforzi strutturali. La fabbrica si sviluppa su cinque piani nella parte della piazza e su sette dal lato delle Mercerie, per un totale di 25,43 m di altezza; sulla sommità si trovano i famosi Mori che battono le ore sulla grande campana. Attualmente la Torre presenta notevoli problemi statici, dovuti ad un progressivo cedimento della fondazione sud – est, che ha comportato una significativa traslazione della fabbrica, già denunciata peraltro fin dal 1953. Fino a pochi anni fa la Torre era abitata dal “temperatore”, l’orologiaio che aveva il compito di vigilare sui meccanismi del grande orologio; gli interni perciò presentavano, oltre alle sale che ospitavano i grandi meccanismi dell’orologio, i locali di residenza del temperatore stesso; oggi tale figura è destinata a scomparire in quanto il restauro dei meccanismi dell’orologio ha portato alla sua automazione. Perciò è necessario effettuare un puntuale intervento di restauro di tutti i locali interni che potranno in futuro essere visitati dagli interessati. Le numerose indagini effettuate in fase di studio, quali magnetometrie, endoscopie e prove soniche e ultrasoniche, hanno confermato la necessità di intervenire quanto prima con i lavori di restauro, sia strutturale che architettonico. L’importo totale dei lavori, curati da Brandolin Dottor Group, è di 1.050532,17 euro.

Due immagini della "maquette" dell’impianto di cantiere per il restauro
della Torre dell’Orologio di piazza San Marco.

Il cantiere di restauro vedrà tutta la zona degli uffici e del magazzino, nonché il nuovo ponteggio, posti su un impalcato ad un altezza di 4,50 metri dalla piazza; tale sistema, già approvato dalla Soprintendenza, garantirà durante i lavori la massima fruizione della piazza; al di sotto di tale soppalco si troverà un box prefabbricato dove saranno ospitati gli uffici del Cambio durante le opere che saranno attuate nel negozio di pertinenza dello stesso; alla fine di questo periodo tale locale verrà utilizzato come area di comunicazione sugli interventi in corso di attuazione. Il consolidamento statico della Torre comincerà con il rinforzo di tutte le fondazioni con cuciture armate, previo completamento dei sondaggi al piede dei pilastri tramite ispezione visiva, con il rilievo accurato di tutti i “masegni” di pavimentazione; quindi anche tutti i pilastri del “sottoportego” della Merceria verranno rinforzati con staffature orizzontali composte da barre in acciaio e resina epossidica. Le trabeazioni del 1° livello, opportunamente verificate, andranno solidarizzate per ripristinare la continuità mediante barre in acciaio inox. I tiranti in ferro presenti ai vari piani dovranno essere puntualmente verificati e sostituiti ove necessario. Anche i solai interni, alcuni in legno, altri in volterranee e profili di ferro, andranno opportunamente rinforzati e ripristinati; è prevista anche la costruzione di un nuovo solaio ed il rifacimento di quello che dovrà ospitare la nuova struttura dell’orologio. Giungendo alla copertura è previsto un intervento impegnativo, necessario però per il completamento dei lavori strutturali sul tetto: il sollevamento dei Mori, della Campana e di tutte le lastre di copertura in pietra; al momento è in fase di studio la modalità migliore per questa movimentazione, che rappresenta un momento particolarmente delicato. Per quel che riguarda il restauro architettonico della Torre, è previsto innanzitutto un intervento accurato su tutte le parti lapidee della copertura, del sottoportico e degli interni, per le quali sono stati approntati specifici interventi, a seconda del materiale e dello stato di degrado.

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