Risolvere i problemi con la “terza via” Testi: Loredana Santandrea Una balconata d’acqua sul mare di Sicilia. Un’ambientazione splendida che esalta la vocazione della piscina quale brano di panorama. Tra pergolato e belvedere, la vasca funge da preludio della duplice immensità del cielo e del mare: entrambi lontani, entrambi catturati nell’azzurra superficie dell’acqua leggermente increspata dalla brezza.Giù, sotto il rapido declivio, che è quasi un dirupo, il mare si infrange sugli scogli. SCHEDA TECNICA Una parete sagomata, aperta sul lato, divide la vasca in due settori. In quello di altezza minore il gioco dei bambini è sicuro. Qui il problema è risolto con grande efficacia dalla tecnologia usata per la vasca, che offre i vantaggi della libertà progettuale del calcestruzzo e la velocità di costruzione della prefabbricazione. È la “terza via” tecnologica tra le tradizionali piscine in cemento armato, e le tradizionali piscine prefabbricate: delle prime ha la flessibilità che consente di realizzare liberamente la forma prescelta adatta all’intorno e nelle dimensioni più appropriate; delle seconde ha la rapidità e la precisione di esecuzione. La struttura è realizzata con contrafforti e chassis perimetrale che la rendono autoportante e antisismica, permettendo anche una regolazione millimetrica della verticalità e del livello orizzontale della vasca. Grazie a questa precisione di regolazione è possibile realizzare lo scenografico bordo a sfioratore o a cascata, che richiede assoluta continuità orizzontale. Resistenti e inalterabili nel tempo, i pannelli vengono
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