La stufa passante

Si tratta di una stufa in maiolica che ha una camera di combustione costruita con mattoni refrattari di grosso spessore, dalla quale partono dei condotti a sezione decrescente, che si restringono a mano a mano che i fumi si raffreddano per mantenerne la velocità costante. Il carico di legna da dieci chili alla volta si fa dalla zona pranzo, mentre i giri fumo si sviluppano sul lato del soggiorno in modo da riscaldare anche quella parte. I fumi prima scivolano dietro la camera di combustione e poi risalgono verso la canna fumaria. La prima accensione dev’essere fatta da uno specialista perché, per innescare il meccanismo di tiraggio, occorre lottare contro l’umidità della costruzione che tende a far ricadere i fumi verso la bocca di fuoco con conseguente affumicamento della casa. Una volta asciutta, la stufa diventa semplicissima da usare. La grande superficie curva che dà sul soggiorno ha al centro una fila di piastrelle sporgenti che coprono i cosiddetti “tappi d’ispezione” utilizzati per una verifica ogni dieci anni.

 

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