Elemento predominante e caratterizzante non solo del focolare ma anche dell’ambiente che lo ospita, la cappa oltre ad assicurare la corretta evacuazione dei fumi, e ovviamente deve essere sempre un poco più sporgente del focolare per favorire il perfetto tiraggio, ha sempre avuto una grande funzione decorativa, grazie alla possibilità di scolpirla, fregiarla di bassorilievi, arricchirla di elementi antropomorfi o floreali o animali o semplicemente astratti.
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Un gioco di volumi che culmina nella cappa dal disegno ellittico caratterizza il rivestimento da centro ambiente, Dubai prodotto da Palazzetti, in pietra bianca bocciardata con piano in marmo Bianco Mediterraneo lucido con inserto sul piano e la colonna in legno impiallacciato wengé.
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L’espressione moderna del camino ha preferito rinunciare a queste forme ornamentali, e pertanto l’espressività grafica e plastica si basa di più sulla forma pura dei volumi: la più consueta è quella trapezoidale, elegante nella sua semplicità e ugualmente adatta per ambienti classici e moderni; ugualmente molto diffusa è quella parallelepipeda, nitida nella sua essenzialità, ideale per gli spazi contemporanei; altrettanto bella e funzionale, sempre moderna, è la cappa semicilindrica o a sezione sferica, che con la sua forma morbida stabilisce il perfetto tramite tra il fuoco e l’ambiente; particolarmente originale la composizione libera di forme curvilinee, nata dalla fantasia del designer per esprimere tutto il gusto della contemporaneità.
Il volume semicilindrico della cappa in acciaio satinato sovrasta il focolare chiuso ad alto rendimento Ecomonoblocco L45 Tondo con rivestimento in pietra bianca bocciardata con piano Nero Marquina. Modello: Sydney Prodotto da: Palazzetti.
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Sulle colline di Trento, in una luminosa villa che si sviluppa planimetricamente su un piano il fulcro dello spazio è il camino passante. Un grande volume parallelepipedo in muratura bianca con la bocca del fuoco priva di cornice affiancata da una pratica legnaia. L’arredamento è composto da mobili d’epoca e il pavimento ha una calda tonalità rossiccia. Progetto: architetto Carlo Alberto Marenghi con la collaborazione di Valentina Indricci. |
Nella baita ottocentesca, immersa nell’incantevole scenario delle Alpi, il camino posto nell’area più riservata dello spazio domestico: la zona notte ha la cappa triangolare che svetta fino a congiungersi al soffitto mansardato e la lineare cornice in legno. Realizzazione di: Paolo Costantini, ingegnere e Ornella Vignolo Lutati, architetto.
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Tradizionale cappa a trapezio per il soggiorno nella casa di Bardonecchia realizzata su progetto dell’architetto Mainardi. Foto: Martelli. |
Cappa a trapezio per il rivestimento frontale Rialto di Zetalinea con l’esclusiva tecnologia Deville. Il modello qui presentato ha alzata di base e spalle in Crema Mediterraneo levigato, piano del fuoco in un unico pezzo, zoccolo e architrave sono in Crema mediterraneo lucido. La trave e la panca apribile sono in impiallacciato in tinta noce. Lo stesso modello è disponibile con altri abbinamenti di marmi e in quattro versioni (reversibile, appoggio angolo destra, appoggio angolo a sinistra e angolo a 45°). |
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Al rivestimento del camino appartengono, anche, i piedritti o spallette, le due parti sporgenti ai lati del focolare che servono a definire il perimetro della bocca del fuoco e hanno la funzione statica di sostenere l’architrave che a sua volta sostiene la cappa.
I piedritti con l’architrave sono stati in passato lo spunto per scatenare la fantasia decorativa: è proprio dalla loro forma che si può distinguere lo stile del camino; anche per esse la contemporaneità ne ha limitato fortemente la capacità ornamentale, pur tuttavia oggi le loro forme pure, rettilinee o tonde, poss
ono essere fondamentali per un camino di grande fascino espressivo.
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Linee geometriche squadrate per il focolare nella casa di città. La cappa a sbalzo comprende due elementi contenitori laterali, mentre la bocca del fuoco è definita dal taglio orizzontale dei due volumi che conferiscono al camino una particolare imponenza. Realizzato su progetto dell’architetto Monsani. Foto: Pareschi. |
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