La stufa in maiolica non è soltanto un’efficacissima fonte di calore, coni suoi colori e disegni sempre originali. Nella foto sotto vediamo un modello di Zardini di Cortina d’Ampezzo; a destra una Prosch Keramich rivestita in formelle dai delicati disegni bianchi e verdi, un motivo ornamentale originale del ‘700. Queste stufe sono eccezionali scambiatori di calore, tramite camere in cui fluiscono i gas della combustione, che cedono la loro energia ad una serie di circuiti interni in cui circola l’aria ambiente che, una volta riscaldata, fuoriesce attraverso griglie o viene incanalata in più vani, riuscendo così a riscaldare anche ambienti di parecchi metri cubi.
Il gusto della ceramica
Deliziosa e semplicemente perfetta per un ambiente rustico, questa madia con alzata a tre piani; è il modello “Linea” De Agostini. In questo caso, però, ciò che conta non è solo la madia ma anche l’atmosfera creata dalle belle ceramiche antiche.
Creazioni artigianali
Ogni formella di questo cotto viene “creata” da un pezzo di argilla che è poi singolarmente impastata a mani nude, senza l’ausilio di alcun attrezzo.
All’essiccazione, che avviene completamente al naturale, segue la cottura in forni a legna, alla temperatura di 1050 C. Questo impedisce la cristallizzazione del materiale, conferendogli un’eccezionale porosità e omogeneità in tutto il suo spessore. In questo modo, il trattamento e l’eventuale coloritura non rimarranno soltanto in superficie, ma diventeranno un tutt’uno con il prodotto che risulterà così impenetrabile alle macchie.
Ogni pezzo diventa “unico” e il pavimento risulta nel complesso assolutamente irripetibile (centro Affari Veneto).
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