La cultura è la vera voce dell’Italia

Il sagrato ha sempre rappresentato il luogo d’incontro tra la Chiesa e la società civile, spazio di scambio e osmosi della comunità. Un ruolo che si intuisce a prima vista osservando una qualsiasi delle tante meravigliose
piazze delle nostre città d’arte, dove l’architettura scandisce lo spazio con armonia e gusto nell’abbraccio del tessuto urbano al luogo di culto. Il Premio Nazionale di Idee I Sagrati d’Italia, organizzato da Chiesa Oggi con il Consiglio Nazionale degli Architetti, ha il merito di mettere in luce la necessità di tutelare il valore storico e artistico di questi luoghi e di rielaborarne il significato nel contesto delle città contemporanee. Questo strumento mette a disposizione nuovi stimoli, spunti e riflessioni per le amministrazioni comunali, in questi ultimi anni sempre più sensibili ai temi dell’arredo urbano, della riqualificazione di aree periferiche o dimesse, della qualità della vita.
On. Giuliano Urbani

La rivista Chiesa Oggi diventa quindi, grazie all’entusiasmo e alla passione del suo Direttore del settore beni culturali, Gjlla Giani, un prezioso laboratorio di idee e proposte cui tutti devono guardare con interesse.
Il Governo, con un disegno di legge ora all’esame delle Camere alla cui elaborazione ha contribuito significativamente il Consiglio Nazionale degli Architetti, ha proposto una norma sulla qualità architettonica che sostiene gli Enti Locali in questa direzione. L’obiettivo è riscoprire il carattere originale della città italiana, concepita a misura d’uomo in piena armonia con il territorio e il paesaggio circostante, per superare le brutture che spesso, soprattutto fra gli anni Sessanta e Settanta, hanno offuscato l’estetica dei nostri centri urbani. Confido nella sensibilità dei colleghi parlamentari per approvare al più presto questa legge, che tra l’altro può contribuire anche a rilanciare il turismo culturale nelle nostre città d’arte. In questo contesto, il Sagrato può ritrovare, anche in chiave moderna, il suo antico significato di luogo di aggregazione, spazio della comunità dove incontrarsi e confrontarsi. Un ruolo che può essere decisivo per risollevare le sorti delle nostre periferie, nate spesso con disordine negli anni impetuosi del boom e prive di aree sociali. In questo modo, rinnovando un elemento tradizionale, possiamo restituire al banlieu una qualità della vita finora trascurata da una certa architettura “ideologica” che guardando troppo a sé stessa ha dimenticato l’uomo.

On. Prof. Giuliano Urbani
Ministro per i Beni e le Attività Culturali

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