La cucina che scompare


UN APPARTAMENTO MILANESE DAL GUSTO CLASSICO

Design contemporaneo, art déco, stile etnico e richiami classici si fondono in un gioco di continui
rimandi tra un ambiente e l’altro. L’intervento è significativo soprattutto dal punto di vista della
distribuzione degli spazi; infatti, senza nessun tipo di partizione murale, si è riusciti a separare la
zona cottura da quella pranzo, inserendo inoltre un pratico bancone snack per i pranzi più veloci

Contemporary design, Art Deco, ethnic style, and classical touches merge in an interplay of continuous references between one room and the other.
The most noteworthy feature of this project is the distribution of space. Sure enough, without using any
type of wall partition, the cooking area has been separated from the dining area by inserting a practical snack counter for quick lunches

Progetto di: Studio SMT
Arredamento a cura di: Roberta Tagliavini
Servizio di: Stefania Fiondini
Foto di: Athos Lecce

L’appartamento è situato a Milano all’ultimo piano di Casa Donzelli (1913), antica palazzina protetta dalle Belle Arti per il suo valore artistico.
Il progetto dello Studio SMT è molto interessante dal punto di vista della progettazione degli spazi interni. La zona pranzo è collegata alla zona living con una disposizione a "L", resa possibile grazie alla costruzione di un’interparete in cartongesso movimentata da una serie di nicchie illuminate da led che fungono sia da “vetrina porta oggetti” che da contenitore-dispensa nella parte interna. Una soluzione che permette ai due locali di non interferire tra loro pur rimanendo comunicanti. Lo snack, posto a lato della zona pranzo, delimita la cucina che scompare dietro ai tre pannelli scorrevoli di vetro laccato nero.
Il piano del bancone, come tutta la pavimentazione della zona giorno, è realizzato in travertino.

The apartment is located in Milan on the top floor of Casa Donzelli (1913), an old listed building because of its artistic value. The Studio SMT project is most interesting because of the design of the interior spaces.
The dining area is connected to the living room area by means of an L-shaped feature, made possible thanks to the
construction of a mid-wall in plasterboard that contains niches that are lit up and used as a display cabinet.
It is another way to join the two rooms together without having them interfere with each other.
The snack counter on the side of the dining area delimits the kitchen that disappears behind three sliding black-lacquered glass panels.
The counter top, like the floor in the living area, has been made of travertine.

L’ARCHITETTO
si racconta

Lo Studio SMT di Mauro Gastreghini e Giacomo Gajano Saffi si forma a Roma nel 1999. Opera nel campo della progettazione architettonica di edifici terziari, industriali, commerciali, residenziali, di interventi di recupero edilizio e di sistemazione ambientale, di allestimenti espositivi, del design e nel campo della rappresentazione grafica.
Conduce significative esperienze progettuali, in particolare applicandosi – sia alla scala edilizia che urbana e territoriale – ai temi della sostenibilità ambientale, della fattibilità tecnica degli interventi, della sperimentazione di forme e procedure innovative.

The picture shows a view of the living room used as a lounge, playroom and workshop. The varied blend of materials
and colours adds interest to this space. The kitchen is an island, with cooker hood in steel (Gaggenau); LC4 chaise longue by Le Corbusier with structure in chrome steel with pony cover. On the left we see the staircase that leads
from the entrance to the living room.

ART DÉCO
L’Art Déco è stato un fenomeno del gusto che interessò sostanzialmente il secondo e il terzo decennio del secolo XX: riguardò le arti decorative, l’architettura, la moda e le arti visive. Il nome deriva per estrema sintesi dalla dizione Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes, Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne, tenutasi a Parigi nel 1925.
Ma l’Art Déco non nacque con l’Esposizione ma scaturì nella stessa Parigi intorno al 1910 ad opera di Paul Poiret, stilista dai molteplici interessi, rivolti alla completa riforma estetica dell’ambiente esistenziale moderno. Oltreoceano, gli Stati Uniti aderirono più lentamente al Déco, raccogliendone in un certo senso il testimone verso gli anni ’30, col caratteristico gusto per un modellato aerodinamico del cosiddetto Streamlining Modern, di cui furono artefici principalmente i designer Raymond Loewy, Henry Dreyfuss e Walter Dorwin Teague. Parigi rimase in ogni caso il centro maggiore del design Art Déco, col mobilio di Jacques Emile Ruhlmann, che rinnovava i fasti dell’ebanisteria parigina fra Rococò e Stile Impero, con l’azienda di Süe et Mare, con i pannelli e i mobili modernistici di Eileen Gray, con il ferro battuto di Edgar Brandt e gli oggetti in metallo e le lacche di Jean Dunand, con i lavori in vetro di René Lalique e Maurice Marinot, con gli orologi e la gioielleria di Cartier. L’Art Déco è caratterizzata dall’uso di materiali come l’alluminio, l’acciaio inox, lacca, legno intarsiato, pelle di squalo o di zebra. L’uso massiccio di forme a zigzag o a scacchi, e curve vaste, motivi a ‘V’ e a raggi solari. Alcuni di questi motivi erano usati per opere molto diverse fra loro, come i motivi a forma di raggi solari: furono utilizzati per delle scarpe da donna, griglie per termosifoni, l’auditorium del Radio City Music Hall e la guglia del Chrysler Building.

UNA PARETE IN CARTONGESSO SEPARA GLI AMBIENTI E ACCOGLIE OPERE ART DÉCO

LA CUCINA SCOMPARE DIETRO A TRE PANNELLI SCORREVOLI DI VETRO LACCATO NERO

LA VERANDA È LO SCRIGNO MAGICO E ZONA RELAX DELLA CASA

Nell’immagine grande, una vista dell’ambiente cucina con la zona cottura a scomparsa e il banco snack per i pranzi veloci; cucina, (Arclinea); pannelli scorrevoli in vetro acidato nero, (Rimadesio); elettrodomestici, (Smeg).
Sopra, il disegno della pianta dell’appartamento.
A sinistra, la veranda che in origine era un terrazzino aperto, chiuso in fase di ristrutturazione con un sistema semi – mobile di vetri in base alle richieste del committente.

Large picture, view of the kitchen area with hideaway cooking area, and snack counter for quick lunches; kitchen (Arclinea); sliding etched glass black panels (Rimadesio); household appliances (Smeg).
Above, the floor plan of the apartment.
Left, the veranda, originally an open terrace, was closed by the renovation with a semi-removable glass system
requested by the customer.

 

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