La casa scolpita nel legno


A Cortina d’Ampezzo, uno chalet nello scenario dolomitico

Il risultato di una perfetta sintonia tra committente e architetto

Interior design di Gretchen Alexander, architetto
Servizio e testo di Azzurra Lorenzetto
Foto di Lorenzo Carone

Ci troviamo a Cortina d’Ampezzo, la “Perla delle Dolomiti” che si è affermata già dai primi ‘900 come meta turistica di fama internazionale, prediletta da artisti, intellettuali, principi, rampolli ed esponenti del jet-set internazionale.
Si trova in una posizione privilegiata in cui il sole riflettendosi sulle rocce dolomitiche crea un suggestivo e unico paesaggio.
Luogo in cui le tradizioni sono preservate e rispettate, un esempio è la lingua ladina che ritroviamo sia nei cartelli stradali bilingue che nei documenti comunali. Nella tradizione ladina gli arredi sono generalmente in legno, dalle
forme ricche e dipinti con colori vari ricreando il tipico ambiente ampezzano.
La tradizione di ricami e intagli è resa in modo moderno e funzionale dall’architetto che li rivisita incastonando piccoli specchi riquadrati da intagli lignei che a primo impatto sembrano forellini nella parete.

This is Cortina d’Ampezzo, the ‘Pearl of the Dolomites’, already established in the early 1900s as a tourist locality of international repute and a favourite among artists, intellectuals, princes, and members of high society. It has a privileged position where the sun, by reflecting on the mountainside, creates a unique and evocative landscape.
This is a place in which traditions have been preserved and respected.
One example is the Ladin language on bilingual road signs and municipal buildings. Ladin culture traditionally uses furniture made of wood with elegant shapes and motifs in various colours recreating a typical home of Ampezzo.

Il legno è l’assoluto protagonista: riveste pareti e soffitti e veste i pavimenti di calda eleganza.
La realizzazione del progetto è stata affidata a Falegnameria Lorenzi .

Wood is the key player: it imbues walls, ceilings, and floors with a warm elegance.
This project was implemented by the Falegnameria Lorenzi.

Design “architettonico” per il tavolo progettato ad hoc per essere il prolungamento del pensiero
progettuale dell’architetto, un mix tra il primitivo e l’elegante

Dettagli in corno e ferro realizzati da precisi artigiani rimandano al gusto selvaggio tipico del luogo.
Il pavimento è costituito da larghe doghe in larice.
La cucina è completamente incastonata nel legno e separata dal salotto con due ante scorrevoli
Le sedie con rivestimento in lana cotta sono confezionate con due bugie nella parte anteriore e una bugia nella parte centrale posteriore, di gusto classico.

Details in horn and iron made by skilled craftsman are typical of local style and taste.
The floor is made using wide larch wood planks. The kitchen is built into the wood and separated from the living room
with two sliding panels.
Chairs upholstered with cooked wool and padded front and back have a classical appearance.

Superfici che raccontano una storia di luoghi, persone e vissuti quotidiani

www.dibaio.com

Oggettistica varia scelta insieme all’architetto in modo da essere aderente al fil-rouge del progetto.
Divano in velluto martellato anticato colore noisette a lavorazione artigianale, pouf in pelle cavallino naturale.
The delightful mountain panoramas inspire gaiety, as can be said for the interior with handcrafted furniture in solid wood that reflects a straightforward and functional taste.

Light design curato da Gretchen Alexander e Karl Oberlechner, l’illuminazione complementare al progetto.
A tutte le finestre tende leggere per diffondere la luce in tulle ricamato, mentre sono in lino le tende “arredo”.
Light design by Gretchen Alexander and Karl Oberlechner provides a finishing touch to the project.
All windows have soft embroidered tulle curtains that diffuse light; flax furnishing curtains.

Questo piccolo espediente ha un grande valore estetico ma anche funzionale in quanto alleggerisce molto le pareti dando la percezione di vedere al di fuori. Un tipico problema delle case realizzate nel rispetto della tradizione e tutte in legno è la mancanza di luce, stanze buie e troppo ricche, l’ambiente invece di risultare caldo e accogliente diviene s
offocante. L’architetto Gretchen Alexander crea una casa in cui il legno è la materia su cui si fonda e scolpisce la casa ma è luminoso e solare.
È riuscita in questo intento attraverso un’illuminazione studiata ad hoc, faretti e luci nascoste che illuminano di riflesso il legno di abete allo stato grezzo. Ha creato un luogo caldo, confortevole e luminoso che si contrappone all’inverno grigio e freddo della valle. Una nota particolare va messa sulle pareti interne in quanto si tratta di pezzi “vintage”originari di un vecchio fienile.
Quest’aria si respira subito entrando in casa, si percepisce che le pareti parlano un linguaggio loro, raccontano una storia.
Tecnicamente il legno è stato smontato, spazzolato e ripulito con acqua, senza nessun tipo di trattamento risultando, così, più chiaro rispetto a quello che generalmente si è abituati a vedere nelle case di montagna; anche questo è un dettaglio progettuale al fine di ottenere una migliore illuminazione all’interno della casa.

The architect has revamped the embroidery and fretwork tradition by inserting small mirrors inside wooden fretwork which at first sight look like little flowers on the wall. It is a small trick of considerable impact. But it is also functional because it gives the wall a light appearance and an impression that you can look outside. A common problem with traditionally made houses in wood is the lack of light, together with dark and excessively lavish rooms; instead of being warm and welcoming, settings become suffocating. Architect Gretchen Alexander has created a house built using wood as a material, only that it is bright and full of light. He has managed to do this by means of specifically designed lighting, spotlights and hidden lamps that use reflection to illuminate the coarse fir wood.

Meglio prevenire che curare

PER UNA BUONA MANUTENZIONE DEL LEGNO UNA REGOLA FONDAMENTALE: ANTICIPARE IL TOTALE DEGRADO, INTERVENENDO NON APPENA SI AVVERTONO I PRIMI SINTOMI E QUANDO SI COMINCIANO A NOTARE ASSORBIMENTI D’ACQUA ANOMALI O SENSIBILI VARIAZIONI DI COLORAZIONE O DI BRILLANTEZZA DELLE VERNICI. PENSIAMO AD UN MOBILE ANTICO DALLA VENATURA PREGIATA, ALLE PARETI E AGLI INFISSI DI UNA VILLA DI MONTAGNA: LE MINACCE PER LA SALUTE E LA BELLEZZA DEL LEGNO DERIVANO DA PIÙ FATTORI E COLPISCONO SIA L’ASPETTO STRUTTURALE CHE
QUELLO ESTETICO.

GLI AGENTI BIOLOGICI AUMENTANO L’ASSORBIMENTO DELL’ACQUA E IL CONSEGUENTE GONFIORE E LA PRESENZA DI ALCUNI INSETTI POSSONO DANNEGGIARE LE PROPRIETÀ STRUTTURALI DEL MATERIALE A CAUSA DELLE PICCOLE GALLERIE SCAVATE NELLA CELLULOSA. PERICOLOSI SONO GLI AGENTI ATMOSFERICI: I RAGGI UV CHE TOLGONO COMPATTEZZA AL LEGNO, O L’ACQUA CHE CAUSA RIGONFIAMENTI E GLI SBALZI TERMICI CHE CAUSANO PICCOLE CREPE.
I CICLI DI VERNICIATURA PER IL LEGNO FORNISCONO UN’EFFICACE PROTEZIONE E NE ESALTANO LA BELLEZZA, DANDO RISALTO ALLA VENATURA FINO A IMITARE LE TONALITÀ DEI LEGNI PIÙ PREGIATI. (TASSANI)

Togliendo il superfluo si sono decorate le superfici, dato aria alle
pareti così che potessero interagire con lo spazio

L’ARCHITETTO: GRETCHEN ALEXANDER

ORIGINARIA DELLA CALIFORNIA, GRETCHEN ALEXANDER SI È LAUREATA NEGLI STATI UNITI – PRINCETON UNIVERSITY 1988 – E SUCCESSIVAMENTE ANCHE IN ITALIA – UIAV VENEZIA 1993.
ESERCITA LA PROFESSIONE DI ARCHITETTO DAI PRIMI ANNI NOVANTA CON UN SUO STUDIO DI VENEZIA DOVE È ISCRITTA NELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI VENEZIA DAL 1994. NEGLI ULTIMI ANNI HA FONDATO AGC DESIGN GROUP SNC, CON SEDE A CORTINA D’AMPEZZO. OGGI GRETCHEN ALEXANDER OPERA NEL CAMPO DELLA PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA, DEL RESTAURO, MA IN PARTICOLARE NELL’INTERIOR DESIGN, DI MODERNISSIMI HOTEL, CENTRI BENESSERE E VILLE PRIVATE IN ITALIA E ANCHE ALL’ESTERO.
GLI STUDI DI VENEZIA E CORTINA SONO SPECIALIZZATI NEL CREARE AMBIENTI ESCLUSIVI E PARTICOLARI PER OGNI PROGETTO. LA CURA DELLE FORMULE PER I COLORI E PRODOTTI È ESSENZIALE PER CREARE UN DIALOGO STIMOLANTE E DI SUCCESSO FRA IL CLIENTE E IL TERRITORIO.

All’ingresso troviamo una panca con cuscino in lana cotta, pavimenti intarsiati che ci accolgono in una calda e intima
atmosfera.
Particolare di una delle maniglie in corno.
At the entrance there is a bench with a cushion in cooked wool, and inlay wood floors that welcome you into a warm and private setting.
Detail of one of the horn handles.

Oltre all’utilizzo di legno “vintage” sono stati utilizzati tronchi proveniente dall’Austria e da Belluno anche al fine di realizzare il tavolo pranzo “architettonico”.
Emozionante ed estremamente elegante è il contrasto tra il legno grezzo delle pareti con i precisi intagli in cui sono incastonati frammenti riflettenti. Un esempio ben riuscito in cui la tradizione è stata rivista e rimodernizzata in una chiave nuova: le tende pur riportando tipici ricami risultano impalpabili e delicate grazie al tessuto sapientemente
scelto che lascia filtrare la luce e genera piccoli riverberi sulle superfici attraverso i raggi che rimbalzano sugli specchi. Un progetto d’interni di grande unicità e continuità, il sapore nordico di calore e leggerezza scorre in tutta la casa come un
soffio che accarezza le pareti e non ti abbandona neppure negli ambienti come la cucina o il bagno dove gli elementi funzionali e caratterizzanti come il frigorifero e i sanitari sono a scomparsa o inseriti nell
’ambiente senza stridere.
Maniglie di osso intagliato con particolari forme sono state realizzate su disegno dell’architetto, come le serigrafie raffiguranti un paesaggio montano, che non è scelto a caso ma rappresenta un paesaggio ampezzano.

Le luci disegnano lo spazio, lo rendono luminoso ed evidenziano i dettagli e la
matericità dell’intervento

Vecchi sci a connotare ulteriormente gli interni e a sottolineare la cura al dettaglio dell’architetto.
Le luci posizionate sopra lo schienale del divano ricordano la calda fiamma di una candela.

Old skis add to the identity of the interiors and underline the architect’s attention to detail.
Lights positioned over the backrest of the sofa bring to mind the warm flame of a candle.

La piccola stanza padronale non abbandona lo stile quasi artico: morbidi tessuti
e plaid sui toni del beige per mantenere l’armonioso accostamento di nuance
che iniziano dall’abete grezzo delle pareti

La testata del letto è in velluto martellatoanticato,
copriletto a due lati: uno in seta e uno
in lino. Il plaid è in lapin beige a lavorazione cincillà,
foderato con tessuto satin, e ha cuciture a scomparsa.

The headboard of the bed is in antiqued hammered
velvet. Reversible bedcover: one side in silk and the
other linen. Beige plaid lapin worked with
chinchilla, satin lined with hidden stitching.

La casa si sviluppa per circa 100 mq, suddivisa in 3 aree. Subito dall’ingresso si è immersi in uno spazio ovattato che introduce al linguaggio che caratterizza tutto l’arredo. L’architetto ha inserito una seconda pelle che dà nuova vita allo spazio e ti immerge in un’alcova di montagna. Proseguendo si entra nel living-room suddiviso idealmente in cucina, pranzo e salotto più due terrazzi.
La zona notte, dove troviamo le camere dei ragazzi, si sviluppa sul lato ovest della pianta dove troviamo due camere da letto e il bagno.
I tessuti sono stati scelti personalmente dall’architetto a completamento del progetto: cuscini, copriletto di pelliccia, pouf in cavallino rimandano al gusto selvaggio della natura locale.
Nell’ingresso come in alcune parti del soggiorno sono stati inserite particolari lavorazioni a pavimento, il legno forma decorazioni circolari come a disegnare un tappeto virtuale che interrompe le doghe in larice. In questo progetto d’interni ogni cosa ha il suo giusto peso nell’equilibrio generale e non è superfluo: un gioco di equilibri formali ed estetici che si armonizzano rafforzando il progetto.

He has created a warm, comfortable and brightly lit setting that contrasts with the cold, grey winter of the valley.
It is worth mentioning that the interior walls are vintage pieces taken from an old barn. This atmosphere is immediately perceived upon entering the home; you can feel that the walls are speaking a language of their own, and that they have a story to tell. Technically speaking, the wood was dismantled, brushed, and cleaned with water – not by resorting to any special treatments – which made it lighter in colour compared to the wood we are accustomed to seeing in mountain homes; this is another detail of the project that aims to increase the amount of light inside the home.
In addition to the use of vintage wood, beams from Austria and Belluno have also been used to make an ‘architectural’ dining table. The contrast between the rough wood of the walls and the precise fretwork in which are inserted reflecting fragments is of great effect and very elegant. A good example of a revamped tradition are the curtains: although decorated with typical motifs, they are very fine and delicate thanks to a carefully chosen fabric that lets light come in; meanwhile mirrors reflect light and create small reverberations on surfaces. The interior decoration here provides continuity and coherence. The Nordic atmosphere of warmth and lightness can be felt throughout the home; it caresses the walls even in rooms such as the kitchen or bathroom where functional elements such as the refrigerator and sanitary fixtures are either built in or inserted without standing out.
Bone handles carved with special shapes were made on a design by the architect, as are the serigraphies depicting a mountain landscape – more specifically a landscape of Ampezzo.
The house covers about one hundred square metres and is divided into three areas. From the entrance, you immediately enter a hushed space that introduces the style of furniture used. The architect has inserted a second skin that gives a new lease of life to the space and plunges you into a mountain alcove. You then continue into the living room which has three areas: a kitchen, dining, and living room area, plus two terraces.
The sleeping area, with the children’s bedrooms, extends to the west with two bedrooms and a bathroom.
Furnishing fabrics were the personal choice of the architect, and they provide a finishing touch: cushions, fur bedcovers, and pouffes in pony hide are evocative of the local nature.
In the entrance, as in other parts of the living room, small details have been inserted into the floor. The wood forms circular motifs almost like a virtual rug that interrupts the larch wood planks. In this interior, every object plays a part in the overall balance without being superfluou
s; it is an interplay of formal and ae
sthetic balances that come together and strengthen the general effect.

 

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