Tratto da: 99 Idee Casa N°65 |
La bourguignonne Un centrotavola di fuoco |
||
Fondue, bourguignonne o bagna caoda? Sono tutte deliziose specialità che si possono definire “piatti dell’amicizia”a causa del metodo di cottura che invita alla convivialità: prevede un fornellino al centro della tavola su cui viene posata una casseruola dove tutti i commensali cuociono le vivande. Ma le tre specialità si distinguono nettamente per gli ingredienti che le compongono. perciò: formaggio, carne o verdure? | |||
|
|||
La fondue, la bourguignonne e la bagna cauda hanno bisogno di un metodo di cottura decisamente conviviale, dove il piacere di mangiare deve essere accompagnato al piacere di stare insieme, allegramente e senza fretta. Infatti le tre specialità (a cui se ne può aggiungere una quarta, golosissima: la fondue al cioccolato) devono essere gustate con lentezza, apprezzando i diversi sapori e, nel caso della bourguignonne, aspettando che il prelibato boccone sia cotto. La fondue (in italiano “fonduta”) è un piatto tipico della Val d’Aosta, le cui valli donano buon latte e formaggi: a base di fontina, è una crema calda in cui si immergono fettine di pane tostato e, a piacere, tartufi affettati sottilissimi. Nella casseruola al centro della tavola la crema viene tenuta calda e i commensali ne prendono poco alla volta, versandola nella propria ciotola. La bourguignonne è un celebre piatto della cucina francese, ma fa parte anche della tradizionale cucina svizzera. Il “boef bourguignonne” francese vuole l’uso del filetto di bovino adulto o, in alternativa, lo scamone e la lombata. In realtà si possono usare tutti i tipi di carne, compreso il premium fillett (filetto di struzzo). Nella fondue bourguignonne svolgono un ruolo importante le salse: sulla tavola non devono mancare quelle a base di senape (forte, normale, alle erbe), la tartara e la salsa bernese. In commercio se ne trovano molte, ma alcune è divertente prepararle anche in casa, come la salsa d’acciughe o la salsa verde. La bourguignonne prevede che al centro della tavola venga posta la carne cruda tagliata a cubetti di circa tre centimetri di lato e che poi ogni commensale, dopo averla infilzata nella apposita forchetta a due punte, la frigga per qualche minuto nell’olio caldo. Quando è dorata si sfila dalla forchettina e si usa la propria forchetta per mangiarla, dopo averla intinta in una salsa. Ideale è usare i piatti divisi a scomparti, così da lasciarne uno per la carne e gli altri per le diverse salse. La bagna caoda è una specialità piemontese: si prepara una speciale salsa chiamata appunto “bagna caoda” e la si colloca al centro della tavola scaldata dall’apposito fornellino; con un mestolino ogni commensale se ne serve un po’ versandola nel proprio tega-mino- fornellino (scaldato da una candela scalda-vivande), dove intingerà con una forchetta pezzi di verdura cruda o cotta. Le verdure più indicate sono i cardi teneri, i peperoni, i sedani grossi e bianchi, le verze. SALSA VERDE 1. Per portare in tavola le salse Mesa propone la salsiera “Golosa”, elegante, raffinata, dal design particolare. E’ realizzata in ottone argentato a forte spessore; le dimensioni sono cm 37×22. Costa L. 411.000. |
|||