La bellezza decorativa del legno

Progetto di Claudio Verri, designer
Foto di Athos Lecce

A Madonna di Campiglio, un intervento che recupera il tema della stube, ispirato ad una tradizione che affonda le sue radici nella cultura popolare. Pareti e soffitti interamente foderati e decorati in legno sono l’espressione più vera
di un equilibrio armonico tra forma e materia.

In questo appartamento di circa 145 mq, l’intervento di ristrutturazione è stato decisamente radicale. Il designer che ha curato l’intero progetto spiega come, dopo la completa demolizioni dei tavolati preesistenti, si sia intervenuti con un conseguente e inevitabile rifacimento degli impianti tecnologici, dei serramenti interni ed esterni e della pavimentazione. Seguendo uno stile progettuale che investe in maniera decisa e assoluta sull’impiego del legno, si è cercato di caratterizzare ogni ambiente mantenendo tuttavia una sorta di continuità tipologica e decorativa.

Il tema della porta, che diventa il live motiv di questa abitazione, è accostato ad una serie di interventi lignei che privilegiano l’aspetto decorativo: ambienti rivestiti interamente da boiserie in legno anticato, intarsi ricercati e sobri che impreziosiscono le pareti e i soffitti sono un evidente richiamo alla struttura antica della stube, quella che un tempo, nelle case contadine, costituiva l’unica stanza in cui era presente una stufa. Ogni ambiente si caratterizza per una sua propria decorazione, diversa nei particolari ma omogenea nello stile e nell’impiego della medesima essenza lignea, abete per i soffitti e il rivestimento delle pareti, larice per la pavimentazione. E’ un’abitazione in cui, per l’ampia metratura a disposizione è stato possibile assegnare ad ogni locale un suo spazio indipendente e ben definito. Nell’ampio soggiorno si accede attraverso un’ampio ingresso e oltrepassando una sorta di imponente
“portale” a due ante scorrevoli: sotto un soffitto a travi e tavole di stile gotico, realizzato con legno antico recuperato, anche questo ambiente riscopre quell’ intimità che contraddistingue ogni altro locale della casa.

Tra le ditte che hanno partecipato alla realizzazione di questo appartamento, la ditta LTA ha fornito alcune lampade,
gli accessori in ferro battuto, i complementi per il camino ed i bastoni reggitenda; la Falegnameria Siorpaes Renzo ha eseguito i lavori di falegnameria, porte, tavoli, sedie, decorazioni, intarsi ed intagli; i divani sono della ditta G.& B.
Salotti di Giavelli; i tendaggi ed i tessuti di Tre-T, di Mazzari e della ditta Festi Silvano; la stufa è stata fornita da Zardini Stufe; i pavimenti in legno sono di Antico Cadore; i marmi della cucina e delle docce di Senini;
elettrodomestici Smeg; i serratamenti esterni di Girardini Legno.

Nella sala da pranzo, contraddistinta da un particolare soffitto dipinto, e nelle camere da letto l’atmosfera si fa ancora più intima e raccolta, gli ambienti hanno dimensioni più ridotte e ogni particolare è studiato in funzione delle diverse esigenze. La zona notte, in particolare, diventa il “luogo” in cui il designer ha rivolto una precisa attenzione al tema del guardaroba:in ogni stanza la necessità di ottenere una migliore capacità contenitiva degli armadi è stata risolta sfruttando razionalmente ogni spazio a disposizione e realizzando mobili contenitori mimetizzati nella struttura lignea delle pareti e dei letti.

Claudio Verri è nato a Cortina d’Ampezzo il 21,12,1962.Cresciuto professionalmente all’Istituto Statale D’Arte di Cortina d’Ampezzo, ha poi iniziato questa professione nello studio dell’Architetto Bepi Olivieri. Dal 1979 al 1991, essendo l’unico disegnatore tecnico dello studio, ha disegnato e collaborato
a tutti i progetti usciti da questo studio, cui faceva parte anche l’arch. Ambra
Piccin. La sua formazione professionale, incentrata nella direzione dei lavori di cantiere, va dalla progettazione alla coordinazione delle maestranze sino alle finiture finali.
– Come mai ha deciso di trasferirsi da Cortina nella Val Rendena?
È stato nel 1990, principalmente per due motivi : il primo è stata la mia seconda attività di giocatore (portiere) di Hockey su ghiaccio ed il secondo la donna della mia vita per la quale mi sono spostato e sposato a Pinzolo dove ho ritenuto opportuno aprire uno studio di architettura ed arredamento.
– In questo modo, però, professionalmente ha dovuto ricominciare da capo…
No, perché nel periodo dal 1990 al 2004, ho continuato la collaborazione con l’Architetto Ambra Piccin, che ha pubblicato un libro, “ Interni di Cortina “ dove gli elaborati grafici che presentano abitazioni Ampezzane sono stati disegnati da me a alle cui progettazioni ho collaborato attivamente.
In Val Rendena, ho collaborato con l’Ing. Malpocher Guido, con l’Architetto Marzoli Aldo, l’Ing. Gastone Cominotti ed altri studi professionali del luogo. Ho progettato diversi ambienti privati, collocati da Tione di Trento a Madonna di Campiglio, da Sardonico alla Val di Fassa, dalla Val Gardena a Cortina d’Ampezzo, da Verona a Cannes e Roma.
– Quale crede sia il “segreto” per la buona riuscita delsuo lavoro?
La mia caratteristica è di seguire il committente dall’inizio al termine dei lavori, dalla
“A” alla “Z”, appoggiandomi a maestranze specializzate in grado di ottenere le soluzioni più adatte per lavori che vanno dalla ristrutturazione al completamento di un’opera. In questo modo, il cliente non deve preoccuparsi di nulla e lasciare a me il compito
di risolvere i piccoli o grandi problemi che possono sorgere durante la fase di realizzazione di ogni abitazione. Inoltre, tra me ed i clienti si viene a creare un rapporto di complicità che, unito a trasparenza e fiducia reciproche, fanno in modo che le scelte fatte siano sempre in sintonia, ma soprattutto rispecchino la volontà del committente,
che ha tutto il diritto di avere un’abitazione consona al suo gusto personale.

The decorative beauty of wood

A project is underway in Madonna di Campliglio to revive the ‘stube’ – the customary Bavarian living room – having been inspired by a tradition whose roots lie in popular culture. Walls and ceilings that are completely lined and decorated with wood provide the closest expression of harmonious balance between shape and material.
The restoration of this 145 metre squared apartment was totally radical. The designer responsible for overseeing the project explains how, having completely taken away the pre-existing wooden flooring, he then carried out the inevitable reconstruction of the technological fittings, the internal and external fixtures and the flooring. By adopting a planning style that draws on the full use of wood, he endeavoured to distinguish each area while preserving
a kind of decorative and typological style.

The theme of the door, which becomes the leitmotiv of this home, is matched with a series of wooden features that embellish the decorative aspect: areas completely lined with antiqued wooden panelling, refined and simple inlays that adorn the walls and ceilings clearly draw on the ancient stube structure, which in traditional farmers’ houses was once made up of a single room with a stove. Each room has an individual décor, different in detail but identical in style and use of the wooden theme, pine in the ceilings and wall panelling and larch in the flooring.

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