L’impegno degli architetti italiani


La seconda edizione del Premio Nazionale di Idee di Architettura e il 2° Congresso Nazionale degli Architetti a Palermo hanno posto in evidenza come il progetto architettonico possa e debba essere integrato con soluzioni innovative a salvaguardia del benessere: così il mondo professionale affronta la sfida della qualità del progetto per la città contemporanea.

La seconda edizione del Premio Nazionale di Idee “ARCHITETTURA CULTURA & SPORT" ha raggiunto bene gli obbiettivi che si era posto: ottima qualità dei progetti presentati, partecipazione dei giovani, elementi significativi di innovazione tecnologica di risparmio energetico. Proposte di sistemazione di aree o di edifici preesistenti con impianti sportivi e nuovi spazi per l’aggregazione culturale e spirituale sono state le linee direttrici del bando del Premio nel quale, dopo la già buona prima esperienza sui Sagrati, abbiamo nuovamente creduto. Il CNAPPC, tramite il suo Presidente Raffaele Sirica, e la DI BAIO EDITORE, con gli editori Giuseppe Maria Jonghi Lavarini e Gilla Giani, sono stati gli Enti banditori; fondamentale è stata però la presenza attiva degli altri Enti collaboratori: la Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa con l’allora Segretario Mons. Carlo Chenis, la Conferenza Episcopale Italiana con Don Giuseppe Russo e Don Stefano Russo, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano con Giovanni Petrucci e Claudio Barbaro, la Società di Consulenza e Assistenza Impiantistica Sportiva (SCAIS) con Dario Bugli.
Arch. Massimo Gallione

Il confronto tra concorrenti si basava su di una proposta di un progetto di nuova costruzione o di riqualificazione inerente gli spazi per attività sportive, culturali e aggregative, all’interno di aree di pertinenza degli Enti ecclesiastici interessati quali: oratori, strutture sportive, centri culturali e tutte quelle aree destinate alle attività collettive per la pubblica utilità. Il progetto doveva riferirsi a un contesto ambientale reale, individuato e proposto dal concorrente tramite l’attribuzione di qualità architettonica identificativa e contestuale ad alcuni spazi nelle periferie urbane e in piccoli centri abitativi, finalizzando il progetto all’aggregazione sociale e religiosa. La fattibilità dell’intervento doveva in particolare essere improntata a tecnologie innovative.

Chiesa di S. Giuseppe Operaio a Pescia Romana
(Viterbo) di Perazzetti, Pugliesi, Mattei, Mancinelli,
vincitore ex aequo. I panneli fotovoltaici.

Progetto per l’Oratorio S. Pio X a San Benedetto
del Tronto (Ascoli Piceno) di Polidori, Mattioli,
Di Simplicio, Laudadio, Pignotti, vincitore ex aequo
della seconda edizione del Premio.
Progetto per il Centro sportivo Giovanni Paolo II
a Roma, di Federica De Vito, vincitore ex aequo.
Coperture fotovoltaiche ed eliotermiche.

Conoscenza, Competitività ed Innovazione per una Democrazia Urbana nella qualità sono stati i temi del recente Congresso Nazionale degli Architetti italiani che si è tenuto a Palermo; il contesto del Premio Nazionale di Idee "ARCHITETTURA CULTURA & SPORT" ha anticipato nella pratica queste tematiche e ne ha confermato l’attualità soprattutto con buoni progetti. Questo buon successo non si sarebbe ottenuto se non vi fosse stata una adesione corale degli Ordini italiani a questa iniziativa, adesione sempre attivamente coordinata da Caterina Parrello della segreteria tecnica, e tutto ciò è testimoniato dalla diffusione capillare a livello nazionale delle proposte e dei concorrenti.
Siamo convinti di aver bene contribuito a quel processo di qualità in atto, sia nella Società civile che nella Chiesa, che trae origine anche dai principi etici e di sussidiarietà della nostra professione.

Arch. Massimo Gallione
Vicepresidente CNAPPC

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