L’arte del tessere


Osservando un tessuto è difficile non chiedersi quale lavoro ha dovuto compiere il tessitore per dargli vita e quale
trama ha dovuto inventare ed ordire per creare i disegni con i suoi molteplici colori.
La tessitura è stata una delle attività artigianali tra le più antiche che l’uomo ha attivato per soddisfare la necessità di ripararsi dalle intemperie. Non può meravigliare che sia diventata una metafora per indicare la vita degli uomini; come non identificare infatti la trama del tessuto, l’intrecciarsi dei diversi fili, le infinite possibilità di soluzioni creative che la tessitura permette, con i percorsi della vita degli individui, dei popoli, dei destini sia individuali che collettivi?
Attraverso i numerosi manufatti ritrovati è possibile tracciare nei secoli la storia della tessitura e la sua evoluzione nelle tecniche e nei percorsi artistici che si esprimono attraverso questa.
La creazione del tessuto mediante le tecniche dell’intreccio è il risultato del passaggio della vita dell’uomo dal vagare in
maniera nomade come cacciatore, ricoperto unicamente di pelli, ad un modo di abitare sedentario, caratterizzato dall’agricoltura e dall’allevamento di bestiame. La possibilità di ottenere nuovi materiali come fibre vegetali e pellami di diversi animali, ha permesso all’uomo la realizzazione dei primi tipi rudimentali di tessuto.
Non è possibile stabilire l’epoca della nascita di un primo telaio, tuttavia antichissimi frammenti testimoniano che la tessitura era praticata da Cinesi, Egiziani, Ebrei, Greci ed Indiani.
Oltre che essere finalizzata alla preparazione di manufatti che venivano utilizzati quotidianamente, la tessitura era anche un mezzo di espressione artistica. Fin dall’antichità, i prodotti tessili artistici venivano conservati, mentre le scuole d’arte consentivano di tramandare tecniche e studi per la creazione di abiti ed indumenti, tappeti, arazzi, ed altri oggetti artistici.
Recentemente è stato l’artigianato tessile ad occupare un posto fondamentale nell’evoluzione dell’economia: la rivoluzione industriale in Inghilterra ha infatti avuto origine dall’espansione di questo settore e le prime attività imprenditoriali, condotte secondo il nuovo modo di produzione, si sono sviluppate proprio a partire dal settore tessile, impadronendosi delle capacità tecniche e delle esperienze degli artigiani del filato e della tessitura.
Tuttavia, con lo sviluppo dei processi industriali, il mondo della produzione artigianale e quindi anche quello della tessitura, inizia una fase di declino, dovuta all’impossibilità da parte degli artigiani di mantenere la concorrenza con le produzioni in serie i cui prodotti sono certamente meno curati, fantasiosi e raffinati di quelli artigianali, ma hanno prezzi di vendita più bassi.

Strumenti e tecniche di tessitura

Nessuna variazione si è verificata nelle tecniche di tessitura vera e propria, a differenza di quanto è avvenuto per i telai
utilizzati nella lavorazione dei filati, che si sono evoluti e trasformati nel tempo, adeguandosi alle necessità e all’evoluzione tecnologica.
Per la realizzazione di un tessuto, infatti, gli strumenti da utilizzare sono pochi e molto semplici.
L’operazione di tessitura vera e propria consiste nell’intrecciare l’ordito, ovvero i fili posizionati parallelamente e montati
su un telaio, con la trama (fili perpendicolari all’ordito).
Per facilitare l’intreccio tra trama ed ordito, l’artigiano utilizza uno strumento che viene chiamato spola o navetta.
L’intreccio più semplice che è possibile realizzare, permette di ottenere la tela.

In relazione all’intreccio dei fili con le trame, i tessuti si possono distinguere in:
• TESSUTI LISCI, se presentano effetti geometrici realizzati con intrecci fondamentali o derivati;
• TESSUTI OPERATI, se presentano motivi ornamentali realizzati con intrecci complessi di notevoli dimensioni.
Inoltre, poiché i tessuti possono avere più di un ordito e più di una serie di trame, si distinguono in:
• TESSUTI SEMPLICI, costituiti da un solo ordito e una sola serie di trame;
• TESSUTI COMPOSTI, costituiti da più orditi e una serie di trame, oppure da un ordito e più serie di trame od anche
da più orditi e più serie di trame.

GLI ELEMENTI IN BASE AI QUALI SI COSTRUISCE UN TESSUTO SONO:

• l’altezza, ossia la larghezza del tessuto comprese le cimosse;
• l’ordito, ossia il numero complessivo dei fili che formano l’ordito;
• le riduzioni, ossia il numero dei fili e delle trame per centimetro nel tessuto;

Così i telai automatici hanno risolto il problema legato alla quantità di produzione, ma hanno penalizzato il lavoro creativo degli artigiani.
Tuttavia, utilizzando la macchina come semplice strumento della propria esperienza, l’artigiano può esaltare sempre il proprio talento artistico e la propria professionalità, producendo comunque manufatti inimitabili.
Da qualche anno infatti, grazie ad un’accresciuta consapevolezza del consumatore e grazie alla flessibilità artistica, estetica e funzionale delle produzioni artigianali, in un mercato sempre più saturo di beni prodotti in serie, l’artigianato tessile conosce uno sviluppo notevole ed una diffusione importante.

 

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