L’albero della vita

L’albero, vero snodo della casa, rappresenta con la sua quieta presenza il cardine organizzatore dello spazio domestico. La scala in metallo, che si sviluppa avvolgente intorno ad esso nell’ascesa alla zona notte, la sala che lo ospita e l’area pranzo cucina da cui è virtualmente diviso, la permeabilità totale degli ambienti sono le costanti di questo progetto e del suo protagonista.

Progetto di Alessandro Rizzi, industrial design & interiors

Un recupero che ha come teatro la campagna intorno a Norcia in Umbria e come sfondo i robusti fianchi del Monte Vettore. Protagonisti un cascinale abbandonato, un’aia, un albero e una famiglia che cerca un rapporto più diretto e autentico con la natura. Anche fra le “quattro mura” della casa per il week end. Quattro mura fra virgolette perché in realtà, questa ristrutturazione è basata proprio sull’abbattimento dei muri e sul trionfo della luce. Ecco allora luminose vetrate prendere il posto delle pareti in mattoni. L’abitazione diventa un habitat dove sentirsi al sicuro in una natura che circonda e governa con i suoi ritmi e i suoi colori la vita di chi la osserva dall’interno. Più che di una ristrutturazione si tratta di una integrazione fra ambiente umano e ambiente naturale, che nasce dal reupero del vecchio cascinale e comprende la costruzione ex novo del frontale dell’abitazione su una parte dell’area dell’aia. L’ampliamento tuttavia, non sacrifica l’albero che originariamente stava al centro della corte. Al contrario, l’albero diventa il vero padrone di casa, dal momento che vive all’interno di essa. L’integrazione di cui si parlava, riguarda anche gli elementi architettonici. Il portico, che dà un’imponente verticalità alla facciata, richiama con i suoi giochi di luci e di ombre l’ambiente ricco di grotte del Monte Vettore, dentro le quali la leggenda fissava le dimore della Sibilla. Ma è all’interno che l’abitazione rivela la sua vera anima, anche se, a pensarci bene la nozione di interno ha un valore puramente convenzionale. E’ sufficiente varcare la soglia d’ingresso per scoprire che ogni ambiente è concepito in modo tale da permettere di osservare la natura che circonda la casa.

In Edicola

Dalla sala da pranzo, serramenti basculanti in vetro creano una sorta di percezione virtuale dell’albero intorno al quale tutto ruota e si organizza. Dal punto di vista funzionale, infatti è il supporto per la scala che conduce nel soppalco, dove è stata realizzata la zona notte. Dal punto di vista simbolico, l’albero diventa una specie di totem che, da una parte esprime il desiderio di portarsi la natura in casa, e dall’altra rivela una ricerca di identità. Inglobando l’albero all’interno dell’abitazione e ponendolo al centro del recupero, è come se si volessero tracciare le coordinate per individuare la posizione dell’uomo nello spazio: il tronco rappresenta l’asse verticale che affonda nella terra; i rami quello orizzontale orientato verso la luce, l’aia, il cielo. E in realtà la luce è l’elemento che caratterizza l’operazione di recupero del vecchio cascinale. I muri scompaiono e diventano ampie vetrate che corrono per tutto il perimetro del salone, trasformato in un osservatorio immerso nel verde. Potrebbe sembrare una di quelle modernissime sale di proiezione dove lo spettatore è completamente avvolto dalle immagini e dai suoni. Qui però è tutto vero: la rugiada del mattino, le nuvole che si addensano sul Vettore nelle ore più calde del giorno, il vento che disperde le profezie della Sibilla. E un senso di nostalgia stempera le suggestioni hi tech, ispirate dai materiali (vetro e alluminio) che dominano il soggiorno. Questo grazie al caminetto ricavato nella paete di mattoni in faccia a vista, che funge da fondale, e al soffitto a capriate in legno.

Concorrono a creare un’atmosfera calda e avvolgente la verniciatura in grigio ghisa dei serramenti, la pavimentazione in pietra serena a spacco e le lampade di stile industriale che pendono dal soffitto. Lo spazio fluisce continuo, non esistono muri né barriere. Il tronco dell’albero separa ma non divide, il soggiorno dalla cucina. Quest’ultima estremamente funzionale e razionale nelle soluzioni conserva il suo fascino antico. Una scala in ferro battuto porta nella zona notte, nel soppalco, dove sono state ricavate una camera da letto padronale e una per i ragazzi. Per entrambe le stanze è stato pensato un arredamento estremamente funzionale e coerente con le altre parti dell’abitazione per consentire una perfetta visione dell’ambiente circostante. Nessun impedimento all’occhio derivante da mobili ingombranti, ma pratici armadi a muro con la parte centrale in nicchia, dove inserire una toilette con specchi e luci o una scrivania, a seconda delle necessità dei genitori e dei ragazzi.

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)