INTORNO AL FUOCO


Aprendo nuove porte e finestre nella parete nord, si è riusciti a creare al suo interno
uno standard di vita decisamente attuale, sottolineato dalla modernità del camino – scultura.

Tre interni caratterizzati dalla presenza del camino: a Bergamo, sul lago di Como, a Tunisi; in tutti e tre i casi, con stili diversi, si afferma la centralità del fuoco.

La casa di un collezionista di arte primitiva africana ha un camino molto originale dovuto alla fantasia di un artista
bergamasco, Enrico Rometti. Si trova in una bella cascina della semiperiferia di Bergamo, ripristinata com’era all’esterno e completamente ristrutturata in chiave moderna all’interno. L’abbinamento della collezione di statuette cultuali africane con un camino-scultura creato da un artista che a quell’arte fa riferimento, non è casuale. Il risultato si capisce meglio se si tiene presente che il proprietario, pur rimanendo legato all’Italia, ha frequentato a lungo l’Africa, identificandosi con la sua cultura e il suo stile di vita. E la cornice del camino, infatti, riunisce in sé due diverse tendenze: quella del primitivismo africano e quella del futurismo alla Depero.

Sopra, il camino – scultura di Enrico Rometti.
Camino “Stellafocus” progettato dall’artista
Dominique Imbert per Focus, distribuito da Celsius Italia.

Questa villa, che gode di un magnifico panorama sul lago di Como, oggi viene utilizzata come seconda casa da Barnaba Fornasetti, erede e continuatore del famoso designer Piero Fornasetti, che negli anni ‘50 ha inventato oggetti surreali stampando su piatti, mobili e obelischi dettagli espressivi di vecchie stampe.
Piero Fornasetti amava molto questa villa, e anno dopo anno ne cambiava l’arredamento seguendo il suo gusto bizzarro e insieme opulento. Per chi non lo sapesse, Piero Fornasetti è stato il beniamino del bel mondo internazionale, che nei suoi mobili trovava l’estro e la bizzarria del vero artista applicata al nuovo gusto che si stava formando. Anche grandi architetti come Gio Ponti ne colsero l’attualità e utilizzarono i suoi oggetti nei loro interni. Anche se gli ambienti non sono monumentali, vivere in questa villa oggi è come soggiornare nella casa di un grande decoratore del passato. Il camino, in particolare, fatto di piastrelle all’antica con variazioni impercettibili di colore, è molto semplice nella forma, ma decisamente fantasioso nella realizzazione.
(Alcuni dei suoi soggetti più famosi nel servizio “Il colore, i soli, le lune” da pag. 52)

La chiave di lettura è: semplicità nell’insieme e complessità fantastica nei dettagli
per la villa di Barnaba Fornasetti, erede e continuatore dell’opera del padre Piero.

Barnaba Fornasetti ritratto nella villa di famiglia.
Alcune mattonelle in ceramica fatte a mano “Tarsie Pisane”, riedizione di antichi manufatti, Maro Cristani.

A Sidi Bou Said, l’architetto tunisino Farouk Ben Miled ha ristrutturato assieme alla moglie una casa antica di secoli andata completamente in rovina. Essendosi entrambi laureati in architettura a Parigi ed avendo molti amici europei, i due architetti hanno scelto di progettare una casa di gusto tunisino, ma adatta a ricevere chiunque.
L’enfasi dei divani, tipica del Nord Africa, qui ha portato a sdoppiare la zona conversazione: un divano ad L sotto la finestra, più un altro situato nell’alcova.
Quest’ultimo è una strana invenzione dovuta ai due architetti: è stato raddoppiato in altezza e, per meglio conversare, ci si può disporre sia in alto che in basso (vedi foto in alto). Il camino, essendo un’abitudine europea,
è di design moderno; mentre al centro della stanza troneggia un antico braciere tradizionale.
Anche la luce e il colore sono un compromesso tra Oriente e Occidente: c’è una grande finestra verso il giardino, come piace agli inglesi, ma i tappeti e i tessuti hanno colori molto scuri e non riflettono la luce.

Questo interno, tra gusto magrebino e abitudini della tradizione europea, è il gradevole
rifugio di Jalila e Farouk Ben Miled, due architetti tunisini vissuti tra Parigi e Venezia.

La coppia di architetti che hanno progettato la casa.
Camino “Incas” di Edilkamin con cornice di gusto etnico in metallo brunito posto su un pannello di travertino.

 

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