Le porte sono l’elemento dell’abitazione che concentra la maggior parte della produzione di ferri battuti. Forse sfugge all’attenzione dei piu’ la compresenza di ben quattro tipologie: battenti, bandelle, serrature e chiavi, elementi che concorrono a caratterizzare fortemente un’abitazione. in questo volume l’autore, Henry Rene’ d’allemagne, nel suo – les ancien maitres serruriers – passa in rassegna in un vasto arco di tempo la produzione europea di battenti, ricostruendo tecniche e forme ma anche i significati di mostri arcani posti a protezione delle antiche dimore.
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Sedie, letti, mobili e ringhiere: è quantomai attuale l’argomento affrontato in questo volume che offre un ricco campionario di tipologie e funzioni ancora valide comemateriale visivo per la progettazione d’oggi. Vediamo il ferro accostato ai più diversi materiali: cuoio, rasi, damaschi e trapunte di seta completano in modo originale diverse tecniche e invenzioni sempre raffinate. Di grande interesse il tema della ringhiera che, ancora oggi, accompagna il saliscendidi scale antiche e moderne: l’autore passa in rassegna diverse tipologie che accompagnano con disinvoltura spazi privati e religiosi, come le balaustre inferro dei pulpiti, gioielli di raffinata esecuzione e modelli trasferibili ovunque sivoglia connotare gli ambienti con sottolineature di grande eleganza.
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In questo volume dedicato alle bandelle si prosegue l’analisi dei ferri battuti presenti sulle porte. assieme a battenti, chiavi e serrature, le bandelle concorrono a formare quella immagine forte e austera che caratterizza le porte di alta epoca. Destinate come erano a rafforzare e congiungere le tavole di legno, Le bandelle assumono pero’ anche una valenza estetica quando, sotto le mani di esperte maestranze, si assottigliano e si ingentiliscono con andamenti fitomorfi. Di questi, Henri-Rene’ D’Allemagne presenta un repertorio, come sempre vasto, grazie all’accurata documentazione storica e materiale.
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In questo volume viene trattato quello che Henri-Rene’ D ’Allemagne, l’autore di “les anciens maitres serruriers et leurs meilleurs travaux” definisce come “serrurerie monumentale”. Si parla infatti di recinzioni con una disanima non solo delle cancellate da esterni, destinate a recingere palazzi e giardini, ma anche di quelle che anticamente venivano collocateall’interno delle chiese, a protezione di sacre reliquie e ancor piu’ sacre teche di oro e d’argento. Affascinante poi, come sempre, la rievocazione storica di vicende legate non solo alla costruzione ma anche alla dispersione di un patrimonio di altissimo valore artistico.
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