RESTAURO DI CAMPANILI PERICOLANTI

Numerosi sono i campanili di rilevante valore storico artistico ma che versano in cattive condizioni dal punto di vista statico: crepe e fessure lungo le pareti o sulle volte, materiali che hanno perso coesione, solai pericolanti: queste sono solo alcune delle vulnerabilità dei campanili che devono essere tenuti monitoriati. Oltre all’azione degli agenti atmosferici, al degrado dovuto al tempo e all’usura, un fattore che può peggiorare questi problemi sono le campane. Quando queste suonano, generano spinte dinamiche orizzontali e verticali che si scaricano sulla torre nei punti di contatto tra questa e la struttura in acciaio che sostiene le campane. Inoltre, le vibrazioni nel campo delle frequenze udibili possono anch’esse provocare danni ai materiali leganti del campanile.L’azienda A.E.I. di Perego si occupa da anni di questo tipo di problematiche ed è stata la prima in Italia a sviluppare i congegni ammortizzanti per gli impianti campanari.
Un telaio di supporto ammortizzato per campane è una struttura predisposta per l’alloggiamento di queste ultime non direttamente innestata nella struttura muraria ma appoggiata su una base di speciali elementi antivibranti che smorzano le spinte dinamiche associate al movimento di grosse masse e le vibrazioni acustiche, limitandone la quota trasmessa alla torre.
Due recenti interventi effettuati dimostrano l’efficacia di questo sistema su impianti particolarmente critici.Il campanile della chiesa di San Giovanni Battista e Santo Stefano Protomartire di Pieve di Camaiore (Lucca), si presentava prima dell’intervento in uno stato preoccupante: i materiali costitutivi, essenzialmente pietre legate da malta, erano sconnessi e la torre, sotto la sollecitazione delle campane, oscillava oltre i limiti ammessi dalle normative vigenti. A.E.I. di Perego è intervenuta compiendo delle misurazioni sui movimenti oscillatori della torre con le campane in movimento e ha progettato con successo una soluzione ammortizzante per riportarli entro i limiti di legge. Il restauro è stato diretto dall’Ing. Marino Moretti. Il secondo recente intervento degno di nota ha riguardato il campanile della chiesa di San Michele Arcangelo di Pontasserchio (Pisa).In questo caso le campane poggiavano su mensole direttamente inserite nelle pareti in corrispondenza delle finestre, la parte muraria del campanile si presentava gravemente ammalorata e le oscillazioni della torre eccessive, al punto da essere percepite da chi si trovasse all’interno della stessa durante il suono delle tre campane. I lavori di restauro della torre sono stati diretti dall’Arch. Leonardo Germani e dall’Arch. Stefania Franceschi, sotto il patrocinio della curia di Pisa, e l’impianto campanario è stato ristrutturato da A.E.I. di Perego. Anche in questo caso i risultati sono stati eccellenti: la torre, anche con le campane in movimento, è diventata sufficientemente stabile e sicura.Fornitore ufficiale custiodia di terra Santa
www.aeiperego.it

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