Illuminare con le fibre ottiche

Arch. Massimiliano Falsitta

Fibre ottiche e acqua presentano una naturale affinità. L’acqua, fatta zampillare da ugelli che ne concentrano perfettamente il getto, diventa un’ottima fibra ottica, i due materiali hanno cioè entrambi la capacità di reagire alla luce con la propagazione e la luminescenza. Per questo motivo gli effetti che si possono ottenere sono straordinari e intorno a questo abbinamento sta fiorendo un interesse sempre più vivace da parte di progettisti e costruttori di piscine in tutto il mondo.

La fibra ottica è in grado di portare la luce nell’acqua senza tutti i problemi per la sicurezza derivanti dalla vicinanza di acqua e corrente elettrica. Questo può avvenire perchè la fibra ottica non conduce corrente ma soltanto luce.
Il sistema di illuminazione a fibre ottiche è molto semplice e consiste di due elementi: un generatore di luce o illuminatore e una fibra ottica o un fascio di fibre ottiche che escono dall’illuminatore. Il generatore di luce è un apparecchio che somiglia molto ad un normale proiettore per diapositive dalla cui lente di proiezione escono però le fibre ottiche.
Queste sono filamenti di uno speciale materiale plastico che possono essere usati soli o più spesso intrecciati a formare cavi di diametro variabile ed hanno la proprietà di condurre la luce per tutta la loro lunghezza con intensità illuminante praticamente inalterata. La massima distanza che può essere servita da un unico illuminatore è di circa 30/35 metri di fibra ottica.
Superata questa distanza bisogna inserire nell’impianto un secondo illuminatore e così via. L’unica precauzione da adottare consiste nel distanziare l’illuminatore dall’acqua di circa un metro ricoverandolo in un apposito pozzetto o in una torretta fuori-terra (pozzetto o torretta possono essere forniti dalla stessa ditta specializzata in fibre ottiche).
Le applicazioni possibili nel campo dell’illuminazione delle vasche d’acqua per piscine fontane etc.. sono diverse. Innanzitutto può essere realizzato con le fibre ottiche un normale impianto di illuminazione a fari subacquei incassati nelle pareti o nel fondo della piscina. La resa e la funzionalità di un impianto di questo genere sono del tutto analoghi a quelli dei normali fari ad elettricità ma non comporta i problemi di sicurezza di questi ultimi nei quali la perfetta tenuta stagna e l’accuratezza nella realizzazione di un efficiente impianto di messa a terra sono condizioni che in presenza dell’acqua diventano imprescindibili.
Applicazioni decorative Nonostante la validità della tecnologia a fibre ottiche applicata all’acqua dal punto di vista della sicurezza, la vera vocazione di questi dispositivi illuminanti risiede nelle vaste possibilità di impiego decorativo. La facilità con cui si possono ottenere effetti molto suggestivi e rilassanti per l’occhio abbinando le fibre ottiche alla naturale luminescenza dell’acqua ha già determinato negli Stati Uniti un vasto impiego di questa tecnica nel settore delle piscine ed è facile prevederne il successo anche in Europa.
Innanzitutto la fibra ottica può essere utilizzata nel modo più classico, cioè realizzando un disegno che ne sfrutta la capacità illuminante lungo tutta l’estensione e che può entrare e uscire dall’acqua a piacimento, descrivere il perimetro della vasca a pelo d’acqua oppure tracciare corsie rettilinee o i contorni di figure ornamentali sul fondo.
I fasci di fibre possono essere divisi e ed ogni singola fibra può essere condotta separatamente in modo da sbucare in tanti punti distinti a formare grandi superfici fittamente punteggiate di piccole sorgenti luminose. Oppure si possono immaginare sul fondo di una piscina grandi matasse di fibre ottiche variamente distribuite e con luci di diverso colore e fasci di fibre sottilissime e separate che ondeggiano dentro l’acqua ancorate al fondo come a realizzare le scogliere e le piante acquatiche di un magico fondale marino.
Inutile dilungarsi oltre in esempi perchè le possibilità sono moltissime però un’avvertenza è d’obbligo: proprio in riferimento alla versatilità decorativa di questo materiale è necessario affidarsi ad un professionista per non correre il rischio di sconfinare nell’ovvio o in un gusto discutibile.

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