Il suono che distingue

Le chiese contemporanee, a differenza di quel che avveniva una volta, non sono caratterizzate da un disegno architettonico univoco. Non solo, oggi diversi edifici pubblici di rilevanza culturale o sociale, quali quelli di un museo, di una biblioteca, di un’amministrazione pubblica, sono a volte concepiti con l’aulicità e la rilevanza nel contesto urbanistico che
nel passato apparteneva prevalentemente alla chiesa. Di qui il particolare significato che oggi assume un elemento architettonico come il campanile, che da secoli è identificato principalmente con l’edificio di culto.
Oggi solo la chiesa reca le campane. E solo le campane sanno rievocare la lunga, radicata tradizione del farsi presente col suono. Con i loro caratteristici rintocchi, le campane scandiscono i momenti che dividono la giornata e danno significato allo scorrere delle ore. Ricordano a chi è indaffarato nel lavoro, la presenza di un tempo e di un luogo "altro": quello del sacro, della chiesa, appunto. Ecco perché oggi il campanile e le campane acquisiscono un significato se possibile ancora maggiore rispetto a quello che hanno ricoperto nel passato. Essi costituiscono il più evidente elemento architettonico
di continuità storica dell’edificio chiesa. E sono strumento di riconoscibilità nel contesto urbano. Questa importanza del campanile la si ritrova anche nella chiesa dello Spirito Santo a Poggibonsi, paese di circa 30.000 abitanti, situato tra Siena
e Firenze e facilmente raggiungibile dalle due città toscane, grazie alla superstrada del Palio.

Il castello delle campane è posto alla sommità di
una struttura leggera in acciaio. Pur nella modernità
del disegno, nulla perde della forza del simbolo.
Le campane, prima della collocazione sul campanile
della chiesa di Poggibonsi.
Prospetto interno dell’aula verso l’ingresso principale.
Si intravede il disegno del portale angolare.

Quella dello Spirito Santo è una chiesa di recente costruzione che si distingue, oltre che per il suo disegno imponente, moderno ma non privo di richiami classici, anche per il suo campanile, realizzato in acciaio, posto sul tetto della chiesa stessa. Il campanile, proprio per la sua posizione insolita, è stato provvisto di ammortizzatori che alleviano le sollecitazioni, derivanti dalle vibrazioni meccaniche, e dalle oscillazioni. La ditta Toninelli Alberto Tecnica Campanaria, ha provveduto all’elettrificazione delle cinque campane del peso complessivo di 700 kg, realizzando un concerto in “Si”. Le campane, prodotte dalla Ecat, sono realizzate in bronzo, lega che come tutti sappiamo, è ottenuta con rame e stagno. L’impianto campanario è gestito da una centralina computerizzata “CRONOS ECAT” realizzata con microprocessori, i quali permettono il suono delle melodie, la programmazione dei suoni per tutto l’anno, compresi quelli della Santa Pasqua che sono automatici e permettono al sacerdote di gestire solo il suono delle messe.
Anche il cambio dall’ora solare a quella legale avviene in modo automatico, così la sospensione dei suoni e tante altre funzioni. Un’interessante peculiarità di quest’impianto la si può trovare nel suono dell’Ave Maria, che avviene automaticamente al calar del sole. Gli impianti come questo, con campanile in acciaio, realizzato allo Spirito Santo di Poggibonsi, sono di facile gestione e durano nel tempo. Infine, il rapporto tra qualità e prezzo è davvero notevole.

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