Il rivestimento ligneo

Servizio di Francesco Borgia, architetto

Una abitazione di montagna si caratterizza da sempre per l’impiego del legno utilizzato per il rivestimento esterno ed interno. Le realizzazioni interne possono essere differenti, a secondo del tipo di legno impiegato e della tecnica di rivestimento adottata.

Il rivestimento di legno alle pareti è una caratteristica che accomuna molte case di montagna. L’uso del legno si deve ad un insieme di motivazioni, sia pratiche sia culturali. Nelle zone montane, le asperità del terreno, l’isolamento dai grossi centri e le difficoltà di trasporto hanno fatto prediligere quei materiali che facilmente si potevano trovare sul posto, quali la pietra ed il legno. L’uso della pietra permetteva d’avere costruzioni robuste e solide, con ambienti che rimanevano freschi d’estate e riducevano il rigore del gelo in inverno. Numerose però erano le difficoltà costruttive, quali la lentezza nell’esecuzione e la staticità delle forme. Spesso l’uso della pietra era limitato alla sola parte inferiore della costruzione che veniva integrata con strutture in legno, come nel caso del “rascard” valdostano. La costruzione di case interamente in legno riduceva i problemi costruttivi, ma l’aspetto negativo era quello d’avere un ambiente non coibentato; il legno disperdeva il calore del riscaldamento e non isolava dal caldo. Si costruivano così case di pietra rivestite di legno. L’uso del legno per il rivestimento interno delle case in montagna è assai diffuso. I legni che sono adoperati sono quelli che si trovano nelle zone limitrofe, come il pino, l’abete, il larice, il cirmiolo, la quercia, il castagno e tutte le conifere in genere. I tipi di rivestimento più diffusi sono: la perlinatura, le doghe, i pannelli e la boiserie.

In queste pagine, alcuni esempi di perlinatura realizzati in un’abitazione a Cervinia. I soffitti interamente rivestiti in legno sovrastano con la loro forza materica.

La perlinatura
In commercio si trovano delle liste di legno in varie essenze e misure, grezze o già verniciate, si possono posare in verticale oppure in orizzontale a secondo se si vuole evidenziare l’altezza o la larghezza dell’ambiente. Queste liste, le cui dimensioni sono abbastanza contenute, prendono il nome di “perline”. Le perline spesso sono applicate direttamente a parete con dei chiodi dacciaio, mentre sarebbe più corretto applicarle previa la costruzione di un’intelaiatura in legno. le perline che si trovano in commercio sono in massello essiccato artificialmente, perciò sarà opportuno lasciarle inerti, per alcuni giorni, all’interno del locale dove saranno mpontate, in modo che possano rendere stabile la loro umidità. Il risultato ottenuto con questo tipo di rivestimento non è particolarmente esaltante, è abbastanza monotono e ripetitivo. La fitta rigatura non permette di leggere la venatura del legno, perciò non riesce a trasmettere quell’ovattata serenità, propria dei caldi ambienti rivestiti in legno.

Il rivestimento a pannelli
Contrariamente alla “perlinatura ed al rivestimento a doghe, che sono posati consecutivamente senza una studiata successione, il rivestimento a pannelli tiene conto delle caratteristiche della parete da rivestire. La dimensione dei pannelli è determinata tenendo conto delle dimensioni della parete, della sua forma e di quanto in esse contenuto. Tutto questo è rapportato alle caratteristiche dell’impiallacciatura scelta e dalla venatura del legno. Si fa, insomma, uno studio approfondito degli elementi attivi e passivi che concorrono alla realizzazione.

Una realizzazione a pannelli per un angolo del soggiorno Uno scorcio di una scala in cui è visibile un rivestimento a doghe Un’ambiente particolarmente caldo caratterizzato da un rivestimento a boiserie

Il rivestimento a doghe
La doga consiste in un listone di legno lastronato, supportato su di un paniforte inerte, ignifugo all’origine, (classe 1) predisposto per la posa in modo consecutivo, mediante degli incastri a “fresata”. La doga non esiste in commercio, deve essere costruita in laboratorio. La posa della doga può essere fatta con una scanalatura decorativa che la evidenzia, oppure priva di questa. In quest’ultimo caso, se sarà curato il susseguirsi delle venature, si otterrà un effetto molto simile a quello della pannellatura. Se la lalrghezza della doga sarà variabile, si otterrà una composizione a doghe irregolare.

La boiserie
La boiserie è il rivestimento per eccellenza ed è piuttosto difficile darne una sintetica definizione. Il termine deriva dal francese bois (legno) e in generale s’intende un rivestimento di un intero ambiente con pannelli finemente lavorati, decorati ed altamente rifiniti. Nella boiserie, i serramenti interni, i mobili a parete e gli elementi architettonici dell’ambiente, diventano una cosa sola; completandosi reciprocamente concorrono alla decorazione e caratterizzazione dell’ambiente.

Per posare correttamente un rivestimento di legno occorre osservare due semplici accorgimenti, che ci consentiranno di ottenere un buon risultato. Il primo consiste nel creare una perfetta verticalità per agevolare la posa, il secondo ovviare il pericolo d’incendio. La costruzione di una semlpice intelaiaturara sulla quale posare il rivestimento ci permetterà di conseguire entrambi i risultati. Essa dovrà essere perfettamente a piombo, e sarà costruita in modo da poter inserire, tra i listelli che la comongono, del materiale isolante (lana di roccia o polistirolo).

Condividi

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nella pagine(cookie)(technical cookies) (statistics cookies)(profiling cookies)