Il nuovo volto della campagna americana

Il nuovo volto della campagna americana

E’ l’eclettismo la chiave di lettura delle trenta case raccolte nel volume “The New American Houses 2”, trenta abitazioni progettate da alcuni dei più affermati architetti americani e selezionate per il loro accattivante design, per l’uso inno-vativo dei materiali e dei metodi di costruzione. Attraverso planimetrie dettagliate e splendide immagini fotografiche viene mostrata una grande varietà di tipologie residenziali, con le diverse strategie e soluzioni progettuali di interni ed esterni: i soggetti sono sia grandi ville sia piccole dimore, alcune pensate per essere vissute tutto l’anno, altre soltanto nei fine settimana. Sebbene molto differenti tra loro, tutte le trenta abitazioni mostrano come la comune definizione di “casa”.

In queste pagine alcuni scorci dei progetti più interessanti: sopra, per esempio, una casa in legno spunta dagli alberi integrandosi al contesto. Esterni ed interni comunicano tra loro e a volumi esterni irregolari corrispondono spazi interni altrettanto articolati.

Si sta parlando di un’architettura che comunica attraverso i volumi, che crea e modella gli spazi a seconda delle esigenze di chi vi abita. E non solo: tutte le case mostrano un assoluto rispetto per l’ambiente, instaurando un rapporto di reciproco rimando con la natura, un dialogo presente nei materiali, nelle planimetrie, nella decisione, ogni tanto, di mimetizzarsi con il contesto. Così, tra gli alberi, si scorge una casa come una palafitta di legno, che sembra diventare un tutt’uno con il paesaggio. E’ un discorso che non si limita agli esterni, ma riguarda anche gli interni, anzi, spesso il desiderio di godere appieno della vita all’aperto, dove il clima lo permette, ha creato un’innovativa versione di patii e cortili: una camera da letto spalanca le sue vetrate verso la piscina diventando un’appendice del cortile.

Come dimostrano le immagini di queste pagine, le grandi vetrate sono un motivo dominante per tutte le trenta abitazioni, non solo perché rappresentano una fonte di luce, ma perché aprono la casa proiettandola all’esterno. Ecco quindi la frequente presenza di ampie portafinestre o verande che si spalancano su patii e cortili, su giardini in fiore o spettacolari piscine: cucine, soggiorni e camere da letto si affacciano così all’esterno dando la sensazione, quando le stagioni si fanno più calde, di vivere sempre all’aperto, ma con tutte le comodità e il senso di protezione che solo un ambiente chiuso può offrire. La flessibilità degli spazi é evidente all’interno: i corridoi si protendono verso le stanze come giochi ad incastro, rigorose geometrie si inseguono intersecandosi, muri di separazione e dislivelli dividono gli ambienti.

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