Il metodo telematico

Testimonianze – Il metodo telematico

E’ stato il I° Premio Nazionale di Architettura organizzato per via telematica. Mario Caruso, che ne ha curato le procedure, spiega quali sono stati i passi necessari per garantire sicurezza e anonimato.

Le specifiche funzionali indicate in fase di progettazione del sistema telematico di supporto al Premio prevedevano che l’ambiente informatico fornisse garanzie circa l’anonimato dei partecipanti, fosse sufficientemente affidabile per la ricezione degli elaborati e risultasse complessivamente di uso agevole per i concorrenti, in maniera quanto più possibile
aderente alle indicazioni delle recentissime direttive comunitarie in materia. Su questa base, scartati i sistemi di firma digitale per la loro intrinseca complessità di gestione e l’attuale ancora non capillare diffusione, come pure i formati di documenti che non permettono una sufficientemente affidabile gestione dei privilegi di accesso e modifica, si è optato per l’utilizzo del formato Adobe Acrobat PDF che, oltre ad essere lo standard de facto per la trasmissione di documenti complessi creati con applicazioni anche molto sofisticate, permette l’implementazione, tramite il semplice inserimento durante la sua generazione di una password e l’assegnazione dei relativi privilegi d’uso, di sufficienti capacità di protezione a garanzia dei concorrenti.
Arch. Mario Caruso

Al fine poi di garantire un commisurato livello di affidabilità del sistema, è stato attivato un meccanismo di ridondanza del server: nella server farm specializzata e specificatamente attrezzata presso cui è collocato il server primario, è stato predisposto un secondo server dedicato in grado di entrare in funzione automaticamente in caso di guasto del server primario, in maniera trasparente per l’utente. Il database di gestione del sistema ha tenuto traccia di tutte le registrazioni effettuate dai partecipanti anche nel caso esse non si siano effettivamente concluse con la trasmissione di un elaborato ed ha provveduto ad assegnare in modo automatico e casuale ad ogni elaborato due codici alfanumerici univoci a 32 cifre, di cui uno è stato segnalato al partecipante quale unico riscontro dell’iscrizione e della trasmissione dell’elaborato, mentre l’altro è divenuto la denominazione dell’elaborato stesso ai fine dei lavori delle giurie, di modo che nessuna corrispondenza logica al di fuori del database potesse consentire di risalire dal codice di un elaborato al suo autore. Per individuare con esattezza il momento in cui sono avvenute tutte le transazioni, l’ora e la data del server venivano automaticamente sincronizzate con l’ora ufficiale nazionale; esse, costituendo l’ora e la data ufficiale del Premio, erano per altro rese costantemente evidenti sulle pagine del sito in maniera da non essere dipendenti dall’ora e dalla data impostati sui computer dei concorrenti. La procedura di iscrizione e trasmissione dell’elaborato da parte dei partecipanti, impostata su soli 3 passaggi, è stata costruita in maniera da risultare quanto più possibile analoga ad altre procedure di registrazione che sono correntemente attive sul WEB; essa è stata inoltre affiancata da un dettagliato manuale in cui l’intera procedura è stata descritta passo passo. Nel passato ci sono stati alcuni altri esempi sperimentali di concorsi condotti in qualche misura per via telematica, ma il Premio “I Sagrati d’Italia” può senz’altro dirsi il primo ad essersi svolto, dopo l’emanazione della direttiva 2004/18/CE, interamente per via telematica.

Arch. Mario Caruso (Consulente per il CNAPPC)

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