Il legno, materia semplice e preziosa

Il legno riveste una funzione centrale nell’architettura e nell’arredamento di una casa; bello e decorativo, resistente e durevole, naturale e salutare, rustico e moderno, con il legno tutto é possibile.

Il legno è il materiale edile, insieme con la pietra, da sempre usato per costruire la dimora dell’uomo, non solo per la sua abbondante disponibilità e la facilità di lavorazione, ma anche per la sua natura di materia viva, che si muove e respira con la casa, e per le sue notevoli doti:
– È ecologico: nessun altro materiale da costruzione viene prodotto con cosí poca energia. Il legno cresce da solo ed in continuazione, con l’aria, l’acqua e l’energia del sole. Tra tutti i materiali da costruzione, il legno è quello che richiede la quantitá di energia minore per essere prodotto, trasportato e lavorato.

– È sostenibile: una gestione forestale attenta promuove un utilizzo della risorsa legnosa responsabile e con un occhio volto al futuro: non è permesso tagliare piú di quanto cresce.
– È una materia prima locale, naturale, sostenibile e utile. Un maggior utilizzo dell’incremento legnoso annuo giova ai proprietari boschivi, al bosco, all’economia e di conseguenza a tutti.
– Il legno è il materiale da costruzione piú leggero, che contemporaneamente presenta buone proprietá isolanti ed elevata resistenza, tale da consentirne l’impiego nelle strutture portanti.
– Nelle costruzioni in legno, gli elementi portanti e quelli isolanti possono essere realizzati in uno stesso strato costruttivo, guadagnando superficie utile.
– Ha un’azione di benessere, di attenuazione dello stress e di riattivazione delle forze psichiche. Le superfici in legno
migliorano il clima interno dei locali, poiché il legno è in grado di regolare efficacemente l’umiditá dell’aria, ha un’azione antistatica, assorbe le sostanze nocive dall’aria e crea una sensazione di comfort attraverso la sua temperatura, sempre gradevole.
– Nelle costruzioni ben eseguite, il legno presenta una durabilitá elevata. Nella parte inferiore dei tetti e negli ambienti interni non è necessario alcun tipo di protezione chimica. Se è tenuta nella giusta considerazione la naturale resistenza delle diverse specie legnose, nonché il loro diverso impiego in relazione alla protezione preventiva, gli edifici in legno possono durare alcuni secoli.
– Di tutte le forme di vita terrestri, solo le piante verdi sono in grado di assorbire l’energia solare ed immagazzinarla
in forma chimica.

Tale processo prende il nome di fotosintesi: la pianta assorbe acqua e anidride carbonica e le trasforma, con l’aiuto dell’energia solare, in glucosio. L’energia solare effettivamente utilizzata durante la fotosintesi è misurabile: per la formazione di 1 kg di glucosio sono necessari 2.872 kJ (0,8 kWh), che la pianta immagazzina.
Nel corso di tale processo si forma come prodotto secondario l’ossigeno, elemento molto importante per la vita. Durante la combustione del legno, vengono liberate sotto forma di calore, 2.817 kJ (0,78 kWh). L’energia solare immagazzinata nel legno è quindi nuovamente utilizzabile, nella quasi totalità, come energia termica.
– Il legno è composto di cellulosa e lignina; contiene inoltre resine, cere, grassi, oli, amido, zucchero, svariati minerali,
sostanze tanniche e pigmenti, nonché alcaloidi. Soprattutto alla lignina è dovuta la formazione di una cellula legnosa da una normale cellula vegetale. La lignina (dal latino lignum, legno) è, dopo la cellulosa, la sostanza piú diffusa nel regno vegetale. Il peso secco del legno è dato per il 20-40 % da questa “sostanza lignificante“; nelle conifere la sua percentuale è maggiore rispetto alle latifoglie.

I nomi del legno

Il ritidoma è lo strato di protezione piú esterno di un tronco. Il libro serve all’albero come sistema di trasporto per l’acqua e le sostanze nutritive. Ritidoma e libro insieme formano la corteccia. Il cambio è la parte piú importante del tronco, poiché a partire da esso l’albero cresce. Le cellule di questo strato (le vediamo qui accanto fotografate al microscopio) hanno la capacitá di moltiplicarsi, originando il libro nella parte esterna e il legno in quella interna. Annualmente il cambio
forma un nuovo strato di legno, un anello annuale. L’alburno è la parte viva del legno. In esso acqua e sostanze nutritive vengono trasportate fino alla chioma.

Con l’ispessimento delle pareti cellulari, le cellule piú interne dell’alburno muoiono originando il durame. Il durame è la struttura portante del tronco. Esso è composto da cellule morte. In esse vengono immagazzinate svariate sostanze (pigmenti, sostanze tanniche, gomme, resine), che rendono il legno duraturo. Nel durame non viene trasportata acqua, per questo esso è molto piú asciutto rispetto all’alburno.
Nel centro del tronco si trova il midollo. Il fusticino della giovane piantina, crescendo in lunghezza, forma un canale ininterrotto dalle radici alla cima dell’albero.

Questo canale midollare pieno di aria non è utilizzabile nella lavorazione del legname. I raggi midollari attraversano in direzione radiale il tronco. Essi mettono in comunicazione il midollo con la corteccia eservono al trasporto di sostanze e all’immagazzinamento.

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