Il camino e la televisione.

Vuoti e pieni per la libertà spaziale

Località: Bussero (MI)
Progetto di: Paolo Giberti, architetto
Camino: focolare prefabbricato Edilkamin rivestito in pietra serena
Art Director: Lia Grilli
Testo: L. Servadio
Foto: Athos Lecce

E’ nell’ala lunga di un cascinale nel centro storico del paese. Un intreccio di modernità e di preesistenza, fuso nel segno della semplicità. Qui si assaporano prima di tutto i volumi e gli spazi, le superfici e le variazioni tonali. C’è un ordine che la fantasia consente di riempire con le immagini più variate, che non involucra il pensiero ma lo libera.
Il camino è oggetto di presenza forte, sostanziale. Quasi una macchina germinale che origina in una moltiplicazione inusitata l’insieme: punto di forza di una fuga di spazi.

Qui il rigore del disegno diventa vigore dell’impianto. Il parallelepipedo è immagine di solidità e di permanenza, ma la ripetizione di vuoti e pieni nel ripetersi delle apertura riquadrate suggerisce questo potere generativo che trascende la rigidità della forma. La misura è non più accessorio ma sostanza: un’apertura che accoglie. E nella disponibilità dello spazio si apre la libertà.

Nella pianta si evidenzia la razionale organizzazione dell’ambiente. Il camino è luogo complesso. Più che un fulcro, assomma una molteplicità di funzioni. Inconsueta la vicinanza con il televisore, per sua natura polo opposto, lontano anni luce. Nuovo focolare alternativo a quello antico, il televisore con la sua gelida apparenza, con lo schermo muto, si presenta freddo. Acceso,
diventa inevitabilmente contrastante, alternativo: è fonte di una luce troppo diversa. Qui l’ardito accostamento regge sulla base di un sapiente disegno che trova un equilibrio dinamico nuovo.

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