ieri e oggiVECCHI RUSTICI A CONFRONTO

Per difendersi dal clima rigido e nevoso delle Alpi, i nostri avi hanno progettato solide costruzioni in legno e pietra. Proponiamo in queste pagine alcuni disegni di Camillo Giona, tratti da “Architettura Rusticana”, pubblicato nel 1923. Immagini di costruzioni tradizionali intonate al paesaggio, alle quali abbiamo affiancato, per un confronto, ristrutturazioni recenti realizzate nel rispetto della tradizione.

Ristrutturare o progettare rispettando l’ambiente. Ma cosa significa per un architetto rispettare l’ambiente? Troviamo la risposta nelle parole dell’architetto Camillo Giona: “Una delle conquiste dell’arte moderna è quella della comprensione dell’ambiente … possiamo dire che ogni regione ha i suoi tipi caratteristici i cui caratteri sono dovuti a fattori come il clima, le abitudini della popolazione, le qualità dei materiali da costruzione disponibili e l’influenza che gli stili classici hanno esercitato sulle costruzioni locali …”

1. Le finestre, difese sempre da grate di ferro, sono molto basse e ciò che non si può avere in altezza lo si guadagna in larghezza; perciò abbondano le bifore e le finestre larghe. Casa del seicento con loggia a volte a Brusson.
2., 3. Estetica e funzionalità sono tutt’uno nella casa di montagna. Legnaia, granaio, fienile tenevano in vita una famiglia per tutto l’inverno. I due disegni mostrano: Lomatta, casa dell’alta valle; vecchie case della media valle di Fontainemore.

4. Un mulino del XIII secolo, completamente ristrutturato è oggi una confortevole abitazione.
5., 6. L’obiettivo di un buon architetto deve essere, primariamente, quello di salvaguardare il patrimonio esistente. Nelle due foto presentate, per la ristrutturazione è stato riutilizzato tutto il materiale originario, riportato, dopo un’accurata operazione di pulizia, alla sua ruvida, originaria bellezza.

7. Particolare di una scala con veranda in legno ad Antagnod. Da notare la balaustra in legno lavorato.
8. Esempio di locale con scala coperta con ballatoio interno, in una casa del settecento a Brusson.

9. La scala, rustica e semplicissima porta al soppalco e completa il gioco delle travi che sostengono il tetto, realizzato con il legno originale e tavelle in cotto a vista.
10. Questa baita presenta tutte le caratteristiche tipiche di una costruzione della Valsesia che comprendeva oltre all’abitazione vera e propria, anche la legnaia, il fienile e il magazzino per gli utensili. Tutto intorno alla casa, divisa in moduli di una misura che si adatta alle braccia aperte di un uomo che carica il fieno, vi è la lobbia, il largo corridoio coperto e chiuso da un reticolato in legno che, appunto, serviva per ammassarvi il fieno e farlo essicare.
11. In alcuni paesi della Valle d’Ayas, la parte superiore della casa destinata a fienile è costruita totalmente in legno e si appoggia sulla parte inferiore a mezzo di sostegni a fungo, formati da un pezzo di tronco d’albero portante una lastra di pietra.

Esistono in Italia aziende, come ad esempio Ludis Legnami, specializzate nella ricerca e risanamento di legni antichi; materiale che, recuperata l’originaria bellezza, viene utilizzato nelle ristrutturazioni di vecchi edifici.

 

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