I ricordi e la poesia sono evocati in un giardino romantico.

Servizio di Leonardo Servadio Foto Athos Lecce Testo di Roberta Ramella

Nella campagna delle prealpi nel Lombardoveneto, Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore, ha pazientemente restaurato un’imponente dimora in pietra dorata di un giardino spazioso, dal sapore campestre.

Le essenze sono quelle tipiche delle case di campagna, discretamente guidate nella crescita e messe a dimora in modo da ottenere spazi accoglienti, freschi e riposanti. Il prato all’inglese, creato sul livello inferiore prospiciente la casa, è stato attrezzato con tavolini e poltroncine bianche. E’ un giardino ricco di scorci prospettici, arricchiti da manufatti in ferro battuto che delimitano gli spazi. Un pergolato romantico sottolinea il percorso che porta alla casa enfatizzando la percezione di essere in un luogo speciale che rievoca i tempi passati dove il ritmo della natura scandiva le giornate e l’uomo era in piena sintonia con essa.

 

 

 

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