Grandi stufe nella villa tirolese.

Progetto: Wolfgan Comployer, architetto
Località: Gargazzone, Bolzano
Materiali: stufe in muratura
Art Direction: Maria Luisa Carrara
Testo: Walter Pagliero
Foto: Athos Lecce

Riscaldare l’ambiente secondo l’antica tradizione alpina

L’architetto Wolfgan Comployer di Bolzano ha scelto per le sue architetture, sia di esterni che di interni, la via maestra della tradizione locale, nel suo caso il Sud Tirolo (o Alto Adige per gli italo-centrici). Una tradizione che più che alla cultura italiana si rifà a quella alpina di lingua tedesca, ancora legata a una sensibilità “romanica” (un modo di sentire che qui cova sotto la cenere della modernità) influenzata da medioevalismi ottocenteschi provenienti da Vienna e da Monaco di Baviera. In tale contesto è ovvio che il camino e le grandi stufe tendono a manifestare tutto il loro peso simbolico e rituale.

Una perfetta ricostruzione degli spazi interni della tradizionale casa tirolese. Qui sopra si vede la zona pranzo col tavolo circolare e le sedie nella intramontabile tipologia gotica ma con schienale più moderno e civettuolo. Tipico anche il robusto armadio ad angolo che ha il pregio di non ingombrare. Per alleggerire l’onnipresenza del legno sia le tende che la lampada sono bianche: un richiamano al candore delle stanze intonacate. A fianco, un angolo della stube con la tipica stufa in muratura con copertura a botte e incastellatura di legno, già pronta col suo materassino e i cuscini ad accogliere con grande tepore gli assonnati più infreddoliti.

Nelle foto: Una stufa semicircolare che continua al di là dal muro scaldando nello stesso tempo due stanze.

Grandi stufe nella villa tirolese

La poetica del legno qui si sposa con i bianchi volumi tondeggianti

L’azienda altoatesina Oekotherm, come ci dice il suo titolare Karl Thomaser (qui nella foto), importa dai paesi nordici, che hanno una lunga tradizione sia nel design che nella tecnica, le stufe più calde e più belle, che non solo offrono rendimenti termici elevati, studiate come sono per offrire le massime prestazioni nei rigidi climi settentrionali, ma sono anche perfettamente in sintonia col gusto italiano e affascinanti, nelle loro forme tradizionali, che ben si inseriscono in ambienti classici, o nelle linee pure ed essenziali, ideali per gli arredamenti contemporanei. I materiali sono scelti con cura, dalla maiolica più pregiata per le stufe tedesche Oranier Justus, alla pietra ollare che accumula a lungo il calore e all’acciaio forte e brillante dei modelli Scan provenienti dalla Danimarca; in tutte c’è una grande cura dei particolari e un elevata ricerca tecnologica per la miglior combustione e bassi inquinanti.(R.S.)

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Copertura

La volta, come copertura sistematica degli ambienti, fu un’invenzione degli antichi romani quando, durante il periodo imperiale, iniziarono a progettare grandi terme pubbliche per ingraziarsi la collettività. Era il modo meno dispersivo e più uniforme di conservare il calore senza disperderlo negli angoli (la superficie curva è minore rispetto a due superfici piane che formano angolo). Questa tipologia è continuata nel periodo bizantino ed è passata nel medioevo grazie al suo utilizzo negli edifici di carattere religioso. La sensibilità gotica se ne è impadronita arricchendola di costolature e tale è a lungo rimasta nei paesi solo sfiorati dal Rinascimento come la Germania e l’Austria. Per cui, nelle zone di lingua tedesca più tradizionaliste, il sistema del soffitto voltato è sentito come parte integrante della loro identità culturale. Non ci si può quindi sorprendere se un architetto di un’enclave tedesca su suolo italiano ricorre a queste belle coperture per affermare un loro specifico etnos.

Stufa

Più le nazioni sono a Nord e più il riscaldamento viene enfatizzato. Gli antichi romani avevano inventato un riscaldamento sotto il pavimento (e talvolta lungo le pareti) completamente invisibile; ma erano un popolo mediterraneo che al riscaldamento ricorreva poco, soprattutto per uso termale, e preferiva un ambiente riscaldato in modo omogeneo piuttosto che un sistema incentrato sulla stufa. Loro non sentivano il bisogno di addossarsi a un oggetto caldo per togliersi il gelo dalle ossa. Sulle Alpi questa voglia invece c’è e la tradizione locale l’ha sempre soddisfatta con grandi stufe in muratura.

Portalegna

Il vano portalegna è una caratteristica irrinunciabile delle stufe in muratura. Qui, dove tutto è giocato su volumi curvi, questo incavo è a semi luna, una forma molto elegante.

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