Granada

 
Tratto da:
Il ferro battuto N°24
Granada dai tanti volti

Servizio di: Claudia Molteni
Foto di: Vittorio Orlando

“Nella vita non esiste dolore più crudele dell’essere cieco a Granada” recita una scritta sui bastioni dell’Alhambra.
Un’affermazione valida ancora oggi: una città dai tanti volti, dominata dalla folgorante e imponente bellezza dell’antico complesso islamico.

Granada deriva dall’arabo “Karnattah”, infatti il suo periodo di massimo splendore risale alla dominazione araba: divenuta capitale del regno islamico nel 1246, fu l’ultima roccaforte della Spagna mussulmana fino al 1492. L’Alhambra era la residenza reale dei mori, espressione sublime dell’abilità artistica e della cultura sofisticata dei dominatori arabi, amanti di una vita raffinata e in armonia con la natura. Locali grandi e piccoli si alternano a cortili con portici e fontane, realizzando una tensione percettiva che ancora oggi lascia senza fiato; complesse decorazioni in stucco e mosaici in maiolica completano quello che si può definire un gioiello architettonico.

Granada però non è solo questo. Le tre colline che la caratterizzano rispecchiano tre volti diversi della città; oltre all’Alhambra troviamo il Sacromonte, con le abitazioni incavate nelle grotte e i locali di flamenco, l’Albacìn, con le sue candide case che formano un groviglio di vicoli, ma anche l’Alcaicerìa, che ricorda i suk islamici, e la parte più spagnola e cristiana, con le tombe reali e la cattedrale cinquecentesca.
Tutte queste differenti culture hanno lasciato un patrimonio artistico ricco e articolato, che si manifesta anche nella realizzazione di pregiati ferri battuti.

Alhambra misteriosa

In questa pagina alcuni scorci che evidenziano le raffinate decorazioni dell’Alhambra, realizzate in stucco nelle parti superiori e in piastrelline smaltate a mosaico (azulejos) nella parte inferiore; molto suggestivo è l’aspetto di mistero che riesce a comunicare questa architettura, caratterizzata da continue sorprese, alternando spazi chiusi, fontane e specchi d’acqua ad ampie vedute sul paesaggio circostante. Meno appariscenti, ma altrettanto pregevoli, sono le lavorazioni
in ferro battuto, normalmente utilizzate per rendere più eleganti le pesanti porte in legno: nella foto a destra e in alto
un esempio che rappresenta l’emblema di un antico moro. Nelle pagine precedenti a sinistra il Patio de los Arrayanes, dal quale si accede alla sala del trono, a destra in alto una via dove è ancora evidente una forte influenza islamica, in basso una veduta sulla città.

Particolari raffinati

L’arte del ferro battuto è una antica tradizione spagnola, risalente addirittura all’epoca romana: raccontano le cronache che, quando i romani conquistarono la penisola, furono colpiti dalla perfezione tecnica raggiunta da questo popolo nella
lavorazione del ferro. Granada, come tutta l’Andalusia, è perciò ricca di particolari realizzati in ferro battuto. Nella pagina precedente vediamo una via del quartiere dell’Alcaicerìa, con una serie di lampioni appesi a travi che formano una virtuale copertura. In questa pagina nella foto in basso a sinistra, il particolare di una grande porta dell’Alhambra, impreziosita da decorazioni in ferro a forma di conchiglie. Nella foto accanto uno dei tipici lampioni che ornano tutta la città, caratterizzati da rifiniture simili a merletti. In alto un particolare della Plaza de Espagna a Siviglia, in maiolica, dedicato alla città di Granada.

Tanti stili diversi

In alcune zone della Spagna sono ancora presenti botteghe che lavorano artigianalmente il ferro battuto tramite la
forgiatura. Una di queste regioni è l’Andalusia. Nella pa
gina precedente alcuni elementi di arredo urbano che si distinguono per la loro eleganza: in alto a sinistra una fontana in bronzo dove sono presenti, quasi come dei quadri, alcune antiche riproduzioni della città; nella foto accanto un lampione dalla complessa geometria dell’inizio del
Novecento; nella foto sotto una moderna panchina in pietra con schienale e braccioli realizzati con spessi ferri a
sezione quadra, che orna la Carrera del Genil, un’ampia via dove è possibile passeggiare nel centro della città.

In questa pagina, nella foto in alto, un originale lampione il cui sostegno si ispira alle sembianze di uccello, mentre la lanterna riproduce alcuni scorci del complesso dell’Alhambra. Nell’immagine sotto possiamo vedere il fastigio in ferro battuto che decora la cancellata d’ingresso della parte più cristiana di Granada, risalente al XVI secolo, dove vi sono la
cattedrale e la Cappella Reale. I differenti stili del ferro battuto presenti a Granada rispecchiano le diverse culture che
hanno arricchito il patrimonio artistico della città.

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